CRUCERVIX
Blood

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2008
Durata: 50 min
Genere: death metal strano e sperimentale


Crucervix è il nome di una one-man-band della Pennsylvania, creata nel 2004. La mente di questo progetto è un certo Peter M. Syslo, detto Petram Crucervix, un ragazzo diplomatosi in chitarra all'università locale, e fiero amante della musica estrema. Sin dall'inizio, Petram ha voluto fare tutto da solo, ed i Crucervix non sono mai stati un vero gruppo. L'esordio è avvenuto nel 2007 con l'album autoprodotto "My Dark Angel", contenente dodici canzoni per cinquantasette minuti di musica.
Nel 2008, ecco il ritorno di Crucervix con l'album "Blood". Anche in questo caso, l'ispirazione è stata generosa: le tracce sono dieci, ed i minuti di durata più di cinquanta.
La copertina di "Blood", dallo sfondo nero, ci mostra la statua di una Madonna che perde sangue dalla sua parte bassa. Un'immagine irriverente, e proprio l'irriverenza è una caratteristica tipica dei testi di Petram. Tali testi sono riprodotti integralmente nel libretto di quattro facciate, ben stampati nero su bianco.
Come ho scritto in precedenza, Petram è l'unico membro dei Crucervix. Ragion per cui, è lui il solo ad occuparsi delle chitarre, del basso, della voce, della programmazione della batteria e dei vari effetti sonori. Quindi, Crucervix presenta tutti i difettucci tipici dei progetti solisti underground, primo fra tutti quel senso di "artificiale" tipico di chi deve fare tutto da sè. Sensazione acuita dall'utilizzo di una batteria programmata, il cui suono non può e non potrà mai competere con quello tradizionale. In secondo luogo, trattandosi di un'autoproduzione, la qualità di registrazione è sufficientemente buona, ma non eccezionale. Evidentemente, Petram non gode di una quantità illimitata di finanze, e facendo tutto da solo non può nemmeno contare sull'aiuto di altri musicisti.
Ciò nonostante, "Blood" è un disco dignitoso. Anzi, più che dignitoso. Perchè al di là dei limiti produttivi, la musica proposta dall'artista è davvero buona e stuzzicante. Il punto di partenza è sempre il death metal. Un death brutale ed assassino, oscuro e marcio, di stampo americano. Da questa base, Petram lascia sfogare liberamente la sua fantasia, inserendo elementi provenienti da altri generi, componendo sezioni acustiche molto suggestive, e non negandosi consistenti passaggi in voce pulita. La sua proposta è sfuggente, e molto particolare. In effetti, il CD è stato diviso in due sezioni: "The Sinful Deeds...", contenente sei tracce e decisamente estrema, e "False Repentance...", di quattro tracce, più moderata ed acustica. Ecco, "Blood" mette in mostra i due volti dell'artista. Due volti così diversi e personali che, se avessi definito questo stile semplicemente come death metal, avrei fuorviato il lettore. Che Crucervix suoni principalmente death metal, su questo non ci piove. Ma la sua musica non è soltanto questo. Ho scritto che Petram è diplomato in chitarra. E sono infatti le parti di chitarra il vero fiore all'occhiello del CD. Nel corso dei cinquanta minuti di "Blood", Petram si dimostra anche un abile bassista, ma è con la chitarra che la sua arte prende il volo. Non si pensi però ad un guitar hero. Per Petram ciò che conta è la canzone, è l'effetto complessivo. Le chitarre non rubano mai la scena al resto per il puro gusto di esibire una tecnica spaventosa. Al contrario, difficilmente Petram tenta la strada del virtuosismo arduo. Anzi, quando suona un brano death metal, si limita a creare riff di buona fattura, originali, e di mescolarli con qualche discreta intuizione melodica, oppure con dei suoni di tastiera, o effetti sonori, atti a rendere la musica più moderna e varia. Quando i brani sono invece principalmente acustici, la chitarra o le chitarre sovraincise tendono a creare atmosfere affascinanti, meste, gotiche, talvolta desolate. In queste occasioni, la voce di Petram abbandona il gutturale per mormorare appena i testi. I testi strani, curiosi, perversi dei quali ho scritto in precedenza.
Non posso quindi che complimentarmi con Petram per aver creato un disco coraggioso come questo "Blood". Coraggioso e personale. Ora, trattandosi di un album, non posso dargli un voto altissimo, perchè qualche difetto è ancora presente. La realizzazione non è ancora ai livelli di un disco professionale, dal punto di vista produttivo, e talvolta l'artista pecca un po' di prolissità. Ma almeno prova a dire qualcosa di suo. Tenta di battere territori diversi, spingendo i limiti del death metal verso nuovi orizzonti, senza copiare per forza gruppi più famosi. Io credo molto in Crucervix, e consiglio a tutti gli appassionati dell'underground di visitare il sito del progetto, per ascoltare qualche brano. In caso qualcuno di voi fosse interessato all'acquisto del CD, il prezzo è di 8$ spese di spedizione per l'Italia escluse. Il disco è disponibile anche su CDBaby, così come anche l'album precedente.
(Hellvis - Giugno 2009)

Voto: 7.5


Contatti:
Mail Crucervix: mydarkestangel@comcast.net
Sito Crucervix: http://www.myspace.com/crucervix