CROPMENT
Deadsoil
Etichetta: Fastbeast Entertainment
Anno: 2009
Durata: 36 min
Genere: brutal death metal
I Cropment sono una piccola istituzione della scena underground
svizzera, essendo attivi ormai da un decennio. Curiosamente, nessuno
dei tre membri che nel 1999 hanno formato la band è ancora in
formazione. Il cantante René Barthoulot, entrato nel 2001, è l'unico
dell'attuale line-up ad aver preso parte a tutte le registrazioni. Dopo
di lui, sono subentrati il bassista Patrik Wawrzyniak nel 2003, il
chitarrista Tobias Iten nel 2005 e il batterista Chris "Fox" Fuchs nel
2007, che hanno rinnovato completamente il volto del gruppo.
I Cropment hanno all'attivo un MCD, uno split, un promo e due
album, ovvero "Spiral Of Violence" (2004) e "Deadsoil", fresco di
pubblicazione.
Il nuovo album contiene nove canzoni più intro. Il genere è un
death brutale, d'impatto, di stampo americano, che spazia da parti
lente, cadenzate, assai pesanti, ad assalti veloci in puro stile grind.
Si tratta di musica diretta, che bada esclusivamente al sodo e rifiuta
qualsiasi tipo di melodia o di soluzione ricercata e raffinata. Non c'è
spazio neppure per gli assoli.
La musica dei Cropment, così compatta e finalizzata alla pura
violenza, ha i propri punti di forza nella voce bassissima e gutturale,
che a tratti potrebbe essere paragonata a quella dei Demilich
(purtroppo non so dirvi se anche i Cropment riescano a raggiungere tali
livelli senza usare alcun tipo di effetto), nella sezione ritmica
estremamente concreta e nei riff più aggressivi e rocciosi sprigionati
dalla sei corde. Il basso, come spesso accade, si sente ma non si
stacca dal resto. Se la voce si mantiene sempre sugli stessi standard,
lo stesso non si può dire per gli altri strumenti. A volte, infatti, le
canzoni non hanno molto da offrire, al di là dell'impatto. Troppo
simili le une alle altre, poco dinamiche e per nulla imprevedibili per
colpa di una struttura affatto elaborata, finiscono per risultare
ripetitive e monotone in più di un'occasione. Sono davvero pochi i
brani in grado di distinguersi: "Dead Soil" e "Till I'm Satisfied" sono
quelli che ho apprezzato di più, ma dire cosa abbiano di diverso dagli
altri è assai difficile. Si può solo rapportarsi alla qualità dei riff,
impossibile fare distinzioni di stile. Non è una questione di mancanza
di originalità, quanto piuttosto di una riproposizione pedante degli
stessi schemi.
Altro punto che gioca a sfavore del quartetto è la registrazione
della chitarra. Il gain settato in maniera scriteriata rende il suono
assolutamente freddo, zanzaroso e confuso. Se le parti di chitarra
fossero più complesse e tecniche, sarebbero davvero difficili da
seguire.
La copertina è carina, ma nulla di originale. Un paesaggio
inospitale e privo di vita. Lo stesso tema è sviluppato anche nelle
altre pagine del libretto (in maniera un po' banale) che fanno da
sfondo ai testi. Purtroppo, dove lo sfondo è scuro risulta molto
difficile leggerli.
In definitiva, "Deadsoil" è un album onesto, che potrebbe
incontrare tranquillamente i favori dei deathsters incalliti e degli
amanti del brutal. Purtroppo, la mancanza di fantasia in fase
compositiva, l'eccessiva monotonia dei brani e la distorsione esagerata
minano alla base la buona volontà e la dedizione del gruppo. Ci delle
buone canzoni (immagino che dal vivo siano in grado di spaccare di
brutto e generare un bel pogo davanti al palco), ma vi consiglio di
avvicinarvi con cautela a questo CD, ascoltando qualche brano prima di
impegnarvi nell'acquisto.
(BRN - Giugno 2009)
Voto: 6
Contatti:
Mail Cropment: cropment@gmx.net
Sito Cropment: http://www.cropment.com/
Sito Fastbeast Entertainment: http://www.fastbeast.ch/