CLEAVER
Leur Sauvage Poussée (MCD)

Etichetta: autoprodotto
Anno: 2010
Durata: 22 min
Genere: death/brutal con melodie folk e pagan


La copertina del MCD "Leur Sauvage Poussée" dei lombardi Cleaver è molto bella, realizzata con un tratto caratteristico e personale da Cordelio, che nel gruppo suona anche la batteria e canta. La stessa qualità grafica è ravvisabile nelle otto facciate del libretto, contenenti tutti i testi e le foto dei vari musicisti, che oltre al già citato Cordelio sono Exus (chitarra, voce gutturale) e Bonnie (basso).
Questi musicisti hanno cominciato a suonare assieme sin dal 2000, con il nome di Saluster. Cambiando nel corso degli anni il proprio stile musicale, gli artisti hanno deciso di cambiare anche il nome della band in Cleaver. Il primo demo pubblicato con questo moniker ha visto la luce nel 2003, "Deep Conceits Deep In The Tarn". In seguito, nel 2007, il gruppo ha pubblicato un secondo demo, "Gates To The Woods".
"Leur Sauvage Poussée" è quindi la prima uscita ufficiale del trio di Sondrio, visto che viene indicato come MCD. Contiene otto tracce per un totale di ventidue minuti, e poco più, di musica.
Il disco è aperto dall'introduzione "Leaving The Beloved Prison", nella quale una melodia rilassante e nostalgica viene suonata con un timbro distante e riverberato, ed accompagnata con un tranquillo arpeggio di chitarra.
Le suggestioni dell'introduzione sono tutte evidenti nel riff d'apertura di "Ipna", la prima canzone vera e propria del CD. Canzone questa che spiazza per la sua melodia in maggiore, briosa ed ottimista, suonata dai Cleaver con perizia ed attitudine estrema. Le sonorità del gruppo sono tipicamente death metal, anche brutal. Il gutturale di Exus è poderoso, e sovente è doppiato dalle urla di Cordelio. L'abilità tecnica dei nostri è professionale, e la qualità di registrazione ottima. La particolarità di "Ipna" è l'utilizzo di melodie allegre, dal piglio popolare (o meglio folk), che donano al tutto una vivacità ed un'originalità consistenti. I cambi di ritmo sono frequenti, e si distinguono anche passaggi in minore. Gran bella canzone, ricca di personalità e di freschezza.
"Searching For Tragedy" mescola con qualità e vigore delle melodie folk e pagan, alla consueta attitudine death metal. L'arrangiamento, come impostazione, tradisce anche consistenti influenze derivanti dal metal classico. Prendendo spunto un po' da tutto ciò che la scena metal ha da offrire, i Cleaver rifiutano assolutamente di ispirarsi a dei gruppi precisi. Questo dona alla band una gamma espressiva illimitata, e le garantisce una certa indipendenza. In alcuni frangenti, "Searching For Tragedy" mi ha ricordato i The Lord Weird Slough Feg periodo "Twilight Of The Idols", in versione però estrema.
"Domani Si Muore" è un esempio di come, al giorno d'oggi, si possano unire melodia e death metal senza utilizzare obbligatoriamente le medesime successioni armoniche e soluzioni melodiche. I tanti seguaci del death melodico di matrice svedese, che ormai ha stancato anche i suoi difensori più strenui, dovrebbero imparare da un brano quale "Domani Si Muore". L'utilizzo della melodia dovrebbe essere un arricchimento, mentre per moltissime band non si rivela altro che un impoverimento disarmante. "Domani Si Muore" utilizza una melodia lineare e di buona fattura, che se fosse arrangiata diversamente, con suoni più morbidi, potrebbe funzionare benissimo come brano indie. Molto piacevole.
"Happy Little Things" conferma ancora la bontà compositiva di questi ragazzi, giovani ma dinamici e dalle idee chiare. I Cleaver non temono affatto di esprimere il loro talento a 360 gradi, e quindi non si pongono limiti espressivi di sorta. Certo, la base death metal non viene intaccata, ma gli sviluppi musicali sono sempre vivaci e ricchi di sorprese. Le melodie, ariose e sovente in maggiore, potrebbero ricordare quelle dei canti delle nostre Alpi. Per il resto, "Happy Little Things" rivela una struttura complessa, più vicina al death classico rispetto ad altre canzoni di questo MCD. E' anche una nuova dimostrazione del valore tecnico dei nostri.
"Storsaeterfossen" non si discosta dai canoni di questo lavoro, che pur dimostra un buon eclettismo. Mi piace l'utilizzo delle melodie in maggiore, così raro in questo genere musicale, ma anche le armonie create dalla chitarra. Senza timori, e fuori dagli schemi, i tre artisti dimostrano un'intelligenza ed una personalità spiccate. Per questo motivo non possono che meritarsi il mio sostegno più sincero. Anche perchè a tutte queste trovate, benchè semplici, uniscono un impatto ed una grinta di tutto rispetto.
Le composizioni presenti in questo MCD sono tutte piuttosto brevi: si pensi che la più lunga non arriva ai quattro minuti.
"Brooding Time" è un'intermezzo melenso, che prepara il terreno alla canzone conclusiva di "Leur Sauvage Poussée": "The Grand Fruit Of Sloth". In questa traccia i Cleaver non tirano al massimo, ma prediligono una struttura che consente loro di proporre sezioni dalla ritmica più severa e moderata, alla quale contrappongono accelerazioni e variazioni. Grande creatività come al solito, anche se "The Grand Fruit Of Sloth" non è la mia canzone preferita.
Beh, non posso che complimentarmi con i Cleaver per questo "Leur Sauvage Poussèe". Non è un MCD geniale, ma è un lavoro estremamente intelligente ed indipendente. Sono certo che il gruppo potrà migliorarsi in futuro, però voglio premiare il MCD perchè questo trio lo merita eccome. Lo merita per la sua volontà di distinguersi e di seguire un percorso musicale personale. Ecco perchè questo lavoro è così fresco, vivace e capace di non stancare l'ascoltatore, invogliato anzi a dedicargli a nuovi ascolti.
Sostenete i Cleaver.

(EGr - Agosto 2010)

Voto: 8


Contatti:
Sito internet: http://www.myspace.com/cleavermetal