CAULDRON
Chained To The Nite
Etichetta: Earache
Anno: 2009
Durata: 43 min
Genere: heavy metal
La Earache si sa, non è nuova ad operazioni che molto sanno di
commerciale, e poco di genuino spirito musicale, almeno per quanto
concerne questi ultimi anni in cui ha dato prova di saper scovare le
band capaci di posizionarsi sulla cresta dell'onda. Probabilmente agli
albori non erano queste le intenzioni, ma l'ingrandirsi ed espandersi a
vista d'occhio oltre i confini britannici ha certamente portato i
gestori a rivalutare il modo di intendere e volere, nonché di agire, di
quella che oggi possiamo definire come una major in campo heavy, e
punto di riferimento per molti metalheads, sinonimo di qualità per la
maggior parte del materiale licenziato a livello mondiale.
Tra le band della nuova ondata heavy classico, spuntano anche i
canadesi Cauldron, forse fra i più fortunati ad aver ricevuto
un'offerta così vantaggiosa, vista la proposta sì interessante, ma più
"anonima" rispetto a molti altri blasonati compagni di etichetta. Una
riflessione che scaturisce dalla duplice concomitanza di una tecnica
efficace ma più elementare rispetto alla media molto alta a cui
oggigiorno si è abituati, ed un songwriting che deve moltissimo ai
cliché più in voga nel panorama metal, più pronunciati rispetto alle
altre giovani formazioni che impazzano nel mercato discografico.
Ma si sa, la passione trascende questi particolari, e nonostante i
toni forse polemici nei confronti del trio tenuti sino ad ora, mi
ritrovo sempre ad ascoltare con piacere "Chained To The Nite", scoperto
grazie alla compilation (sempre edita dalla Earache Records) "Heavy
Metal Killers", nella quale i nostri comparivano con "Chained Up In
Chains" (trovate la recensione sempre ad opera del sottoscritto sulle
pagine di Shapeless, con tanto di menzione a sfavore dei Cauldron...
per la serie, si è sempre in tempo per ritornare sui propri passi,
N.d.P.).
Per chi non conoscesse direttamente i nostri eroi, il passato li
ha visti farsi le ossa con il monicker Goat Horn, heavy doom metal
sempre ispirato alle sonorità del passato, almeno per quanto riguarda
il bassista e cantante Jason Decay, con due album all'attivo nel 2001 e
nel 2003; la prima incarnazione dei Cauldron prende vita nel 2006, e
dopo un solo Ep nel 2007, ecco che viene dato alle stampe il qui
recensito album.
Recensione "postuma", in quanto il trio è quasi pronto a
licenziare sempre per Earache il nuovo full length "Burning Fortune" il
prossimo gennaio 2011; 9 brani per 43 minuti di musica, e come è d'uso
per le band Earache, un ulteriore dischetto con 2 canzoni bonus per una
decina di minuti extra nel caso di acquisto dell'edizione limitata.
Atmosfere sognanti, il giusto dosaggio di armonia ed "aggressività
elettrica", refrain che si stampano in testa con grande semplicità,
fanno di quest'album un compromesso che potrà garbare a molti nuovi
amanti della vecchia guardia, con cavalcate come "Conjure The Mass" e
"Dreams Die Young", dal riffing ispirato ma al contempo immediato,
capace di unire saggiamente quanto di unico hanno lasciato l'heavy
americano e la NWOBHM, senza dimenticarsi di quel passato vicino al
doom, omaggiato a più riprese lungo tutto lo scorrere del platter. La
triade "Witch Trail", "Midnite Hour" e "Chains Around Heaven" chiude
questa prima fatica imprimendo un sigillo ed un marchio di fabbrica
targato Cauldron, mostrando l'intenzione di mantenere una propria
personale impronta, del tutto derivativa nei confronti dei mostri sacri
che hanno preceduto i canadesi, ma pur sempre mostrando come sia
fattibile definire una propria "iconografia" anche ai giorni nostri,
facilmente riconoscibile e riconducibile alla stessa matrice
originaria. Da sottolineare come "The Striker Strikes" e "Restless", le
due bonus track citate in precedenza, si attestino su livelli anche più
elevati delle vere e proprie tracce dell'opera prima, sintomo che i
nostri sono stati in grado nel frattempo di raggiungere una certa
maturità compositiva.
Un assalto all'arma bianca, in un'unica ondata che avvolge
l'ascoltatore dalla prima all'ultima traccia, lasciandolo respirare con
molti momenti dedicati alla melodia e ad interventi acustici, che
spezzano l'incedere comunque sempre ragionato di una formazione che non
si getta a capofitto in ritmiche serrate, ma è capace di incanalare
l'attenzione con una serie di mid tempos dal forte sapore 80s,
magnetici per quanti tutt'ora apprezzano il revival della musica che fu
e continua a rivivere grazie ad una miriade di accaniti fan, che non
smettono di sognare e nutrire le proprie speranze di un ritorno in
grande stile del movimento che ha dato vita alla nostra stupenda
colonna sonora di tutti i giorni.
Staremo a vedere se i Cauldron sapranno ripetersi nuovamente,
ancora una volta supportati da una realtà discografica capace di fornir
loro una visibilità ben superiore di quanto la maggior parte delle
bands di questo mondo possa anche solo sperare, e per questo
incoraggiati a dare il massimo per non deludere le aspettative di tutti
i metalmaniacs... supporto!
(PaulThrash - Novembre 2010)
Voto: 7.5
Contatti:
Sito Cauldron: http://www.cauldronmetal.com/
Myspace Cauldron: http://www.myspace.com/cauldronmetal
Myspace Earache: http://www.myspace.com/earacherecords