CANADA
Afterimage
Etichetta: Andromeda Relix
Anno: 2010
Durata: 52 min
Genere: hard rock-prog-AOR
Come detto più volte l'operato della Andromeda Relix si divide tra nuove produzioni e ripescaggi mirati, come in questo caso.
Il disco dei Canada infatti comprende quanto registrato dalla band negli anni '80 e prima parte dei '90, con formazioni diverse.
Parlare dei Canada è parlare di Massimo Cillo,
tastierista/bassista/compositore del gruppo - trio - e oggi motore
della reunion, perchè in effetti il gruppo si è riformato e sta
producendo nuovo materiale.
Ma tornando ad "Afterimage"... la prima cosa che colpisce è la
bellissima copertina, e tutto il digipack in generale. Note interne a
cura di Gianni Della Cioppa e dello stesso Massimo Cillo, che
ripercorre un po' tutta la storia dei Canada fino ad oggi.
IL disco comprende brani tratti dai demotape prodotti dal gruppo tra il
1987 e il 1990 ("Canada", "Endless Pictures" e "But for you"), un brano
tratto dalla compilation in vinile "Surgery of the power", prodotta
dalla Fireball Management nel 1989 e tre pezzi dal demo "Mr. Gone" del
1995, cantato in italiano. Ricordo il nome dei Canada quando leggevo le
rubriche di demo italiani su HM e Metal Shock ma non ho mai avuto
occasione di ascoltare un loro demotape, all'epoca. Ascoltai invece
"Don't throw your heart" tratto dalla compilation di cui sopra, che
raccoglieva band piuttosto diverse tra loro, pur se comunque
"avvininabili" a sonoriotà in linea di massima definibili hard'n'heavy.
E il trio dei Canada già i quell'occasione si distingueva dal resto,
non tanto perchè la canzone, per quanto apprezzabile, fosse chissà cosa
ma perchè lo stile era piuttosto personale e diverso rispetto alla
maggioranza dei gruppi del periodo (va detto che nello stesso vinile
sul secondo lato apparivano anche H.Kristal e Arpia, gruppi dalla
proposta molto particolare, soprattutto i secondi... nda). I Canada
infatti proponevano una sorta di rock molto personale, ora vicino a
sonorità progressive ora hard rock.... potremmo definirlo progressive
melodico o hard rock intricato, non so... è per rendere l'idea.
Pensate, a grandi linee, a un incrocio tra Rush e Van Halen....
Di certo, ascoltando oggi per la prima volta quanto proposto oltre
vent'anni fa bisogna dire che il buon Massimo Cillo qualche idea valida
ce l'aveva, anche se gli mancavano i mezzi....
Prendiamo un pezzo come "Broken heart", presente nel disco sia
nella versione tratta dal primo demo del 1987 e in quella di "But for
you" di tre anni più tardi: beh, mi spiace averla conosciuta solo
recentemente perchè a mio parere rientra sicuramente tra le migliori
cose partorite della nostra scena in quel periodo. Certo, la voce e i
suoni sono quello che sono, mancano cori degli di tal nome e via
dicendo.... ma la scrittura e l'arrangiamento globale sono ottimi e con
altri mezzi il risultato sarebbe stato di ben altro tipo. Sarebbe bello
provare a darla in mano - pesco da varie "epoche" - agli Asia, ai Van
Halen, agli Shy, ai Fair Warning o Harem Scarem del primo disco e a un
vero produttore per vedere quel che ne uscirebbe.... per me un
autentico hit. L'avrò ascoltata almeno cinquanta volte da quando ho
ricevuto il CD e ancora non riesco a dire quale delle due versioni mi
piace di più!! Una piacevolissima scoperta.
Il resto del disco è, come anticipato, "indeciso" nella direzione
da intraprendere, e con questo intendo fare un complimento al gruppo
che ricercava una propria via di espressione senza preclusioni.
La strumentale "Never surrender" mostra il lato più progressive del
gruppo, per quanto sempre nel complesso piuttosto arioso, con il basso
in bella evidenza e ispirati assoli di chitarra. "Eyes on you" è il
brano maggiormente ispirato dai Rush, quelli post "Signals" ovviamente.
In "Valerie" è palese il richiamo ai Van Halen, visto che l'intro è
molto simile a quello di "Jump". Ancora una volta siamo di fronte a un
brano comunque ben composto e che avrebbe meritato altra fortuna. Bello
anche l'incedere di "Angel of the city", con il suo riff spezzato. La
voce suona "lontana" e l'esigenza di un cantante di ruolo si avverte
più di una volta. Però (mi) stupisce ancora il gusto melodico del
gruppo, capace di creare buone canzoni con apparente facilità.
Trascurabile la ballad "Goobye Patricia", a mio parere piuttosto
banale. E onestamente trovo poco interessanti anche tre brani cantati
in italiano, non tanto per la lingua (anzi, sono un appassionato di
musica cantata in italiano! nda) ma perchè musicalmente mi pare che
l'ispirazione non sia la stessa degli anni precedenti. Sonorità più
rock, più scarne... pezzi ben suonati, ma nel complesso meno
comvincenti. "Niente a parte l'amore" riprende poi il tema della già
citata "Goodbye Patricia" e la lingua italiana non migliora il
risultato, anzi.. Paradossalmente funziona meglio "Oltre la marea",
giocata su un riff molto duro e atipico per il gruppo.
Un disco per appassionati della scena italiana del periodo. Tra Rush, Van Halen, Asia, Triumph...
Per me si è trattato di una bella scoperta; un nome noto in
precedenza solo per un fugace ascolto e qualche vecchia recensione si è
rivelato invece molto interessante e, mi sento di dire, meritevole di
maggior fortuna. Quattro/cinque canzoni sono di valore assoluto!
Resta ovviamente un CD per cultori, vista la sua natura, e quindi non consigliabile a tutti indistintamente.
P.S. Come detto nelle prime righe il gruppo si è riformato
recentemente, e nelle note interne Massimo Cillo ringrazia a tal
proposito Beppe Diana di http://www.hardnheavy.org/ "per avere riacceso la luce".
Penso si riferisca alla prima intervsta del gruppo presente sul sito
indicato (oggi ce ne sono due, una è recente. nda); magari fateci un
salto, si tratta di documenti interessanti per gli appassionati.
(Linho - Aprile 2011)
Voto: 7
Contatti:
Sito Canada: http://www.canadaprog.net/
Sito Andromeda Relix: http://www.andromeda-relix.com/