BUTCHER
Welcome To The Night
Etichetta: Inferno Records
Anno: 2010
Durata: 57 min
Genere: heavy metal
La Inferno Records, per chi bazzica un minimo nell'universo underground,
non è etichetta avvezza a generi moderni, a grandi innovatori, e
nemmeno risulta vogliosa di trovare la "next big thing" del momento...
prendete le uscite che si sono susseguite dalla recente nascita ad oggi:
il leit motiv resta sicuramente "old school", e con esso le band finora
accasatesi presso di loro, improntate in tutto e per tutto ad una
celebrazione del passato del genere musicale più veloce ed intransigente
mai esistito. Una peculiarità che è facile notare dando una scorta al
roster della label francese è una massiccia presenza di band con voci
femminili (non ultimi, i nostrani Spidkilz, dove milita la metal maniac
Elisa "Over" De Palma), che pur essendo finora una minoranza, si mettono
fieramente in mostra con produzioni che definire datate non è
certamente considerabile come insulto.
I Butcher, protagonisti di questa recensione, oltre ad essere una
"semisconosciuta cult band" proveniente dall'Arizona, nata negli anni
'80, con all'attivo un album datato 1996 intitolato "Iron Tiger",
risorgono in tempi recenti per dare alle stampe questo nuovo lavoro, il
primo da 14 anni a questa parte. "Welcome To The Night" è l'ennesima
riprova che l'heavy metal più inflessibile ed irremovibile sta
attraversando in questi ultimi anni una rinascita, incoraggiata dalla
schiera di nuove leve metalliche nella loro corsa a testa bassa a
supporto di tutto quel che più suona retrò ed anti-commerciale.
I Butcher ci presentano un lavoro corposissimo, considerato che il
minutaggio finale raggiunge quasi l'ora. Non c'è di che spaventarsi
però, considerato che delle 26 tracce presenti, sono ben 14 gli
intermezzi non musicali, alle volte jingles, alle volte pubblicità che
apparentemente non entrano nell'ottica del contesto, alle volte annunci e
spezzoni da telegiornali; la prima parte del platter riesce a stancare
per il lungo lasso di tempo che intercorre prima di riuscire ad
ascoltare qualche nota suonata dai Butcher. La situazione è spiazzante,
ma fortunatamente la sezione conclusiva mostra la proposta dei nostri,
un miscuglio di influenze US e NWOBHM, che risulta inquadrata nella sua
conformità al genere: non c'è una canzone che spicca sulle altre, ma
nella loro ostinata continuità, nella loro assolutamente scontata
personalità, tutti i brani sembrano muoversi sugli stessi passi,
lasciare le stesse orme, prendere forma dalle medesime influenze e
plasmarsi sulle reminescenze di Judas Priest, Black Sabbath, ma anche
Deep Purple e Led Zeppelin. I Butcher sanno imbracciare i loro strumenti
con la necessaria padronanza, che permette loro di confezionare un
album valido dal punto di vista strumentale; alle volte ciò non basta,
soprattutto è lecito aspettarsi di più da una band che ha mosso i primi
passi in anni che arridevano al genere, pur essendo in seguito riuscita a
produrre la prima fatica solo durante l'ondata grunge che si sarebbe
scatenata nella prima metà degli anni '90, travolgendo tutto. "Welcome
To The Night" è un album onesto, questo è il termine più adatto a
descriverlo, e ci si può limitare ad indicare questa peculiarità.
Un lavoro che non farà gridare al miracolo nemmeno quanti hanno a cuore
la salute del genere e non perdono occasione per supportare a tutto
tondo vecchie e nuove conoscenze; dritti alla meta, i Butcher non
perdono di certo il lume della ragione, ma non riescono nemmeno ad
"accendere la fiamma" senza riserve. Un ascolto consigliato davvero solo
a quanti non transigono e non riescono a staccarsi da band che alle
volte intraprendono il sentiero della monotonia e non riescono ad
uscirne, pur cercando di variare almeno in minima parte le coordinate
della propria proposta. Per il resto, un album che si lascia ascoltare e
resta coerente con sé stesso, ma risulta bypassabile senza
ripensamenti.
(PaulThrash - Novembre 2011)
Voto: 6
Contatti:
Sito Butcher: http://www.butcherusa.com