BURNIN' GAZE
Perception
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2007
Durata: 44 min
Genere: power metal americano con sfumature dark/doom
I Burnin' Gaze sono una bella realtà della provincia di Udine: formati
nel 2002 dal bassista Alessandro Mirone e dal batterista Fabio Tomba
che in breve tempo reclutano Davide Fontanel alla voce e chitarra e
Antonio "Jimmy" Furlanetto, anche lui chitarrista. Gli inizi sono
influenzati dalle solite band storiche, Iron Maiden e Judas Priest su
tutti. L'abbandono da parte di Jimmy porta nella line-up Daniele
Cattelan alla chitarra; con lui il suono si appesantisce e il genere
suonato si sposta verso il thrash della bay area. Con questa formazione
esce nel 2004 il loro primo demo di quattro traccie. Vincitori nello
stesso anno del "Galigia Summer Festival" si aggiudicano la possibilità
di registrare in uno studio professionale il secondo demo, "The Last
Ride", che esce nel maggio del 2005. Personalmente non ho ascoltato
questo CD, ma mi sono letto alcune recensioni e le ho trovate tutte
unanimi nel giudicare la prova di ottimo livello. Nel settembre dello
stesso anno la band aggiunge il quinto elemento, Antonio Petris alla
chitarra, liberando Davide da questo compito e trasformandolo in
maniera definitiva in vocalist. E' con questa formazione che i Burnin'
Gaze arrivano a registrare "Perception", il CD di cui parliamo ora.
Purtroppo poco dopo l'uscita di questo album Antonio lascia la band e
l'organico torna ad essere il four pieces
delle origini. La musica contenuta in "Perception" è una gradevole
sorpresa. Se vi capita di sbirciare il booklet del CD e di vedere la
foto della band in terza di copertina, non direste mai che questi
cinque ragazzi dal look normalissimo e la faccia da "perfetto genero"
possano essere in realtà degli oscuri e esperti macinatori di riff
dannatamente pesanti e metallici. Veramente piacevole e coinvolgente il
power metal muscoloso, di chiara matrice statunitense, suonato dalla
band. Ma quello che rende il prodotto veramente appetibile sono le
evidenti influenze dark e doom che contaminano tutte le composizioni e
le linee melodiche del cantato, chiara eredità dei grandi Trouble e dei
Corrosion Of Conformity di "Deliverance"... o se vogliamo andare
all'alba dei tempi, dei fondamentali Black Sabbath. Ogni tanto nelle
composizioni compaiono cori sulfurei che rendono l'atmosfera
estremamente gotica e sembrano invitare chi ascolta a qualche rito
pagano. Tutto l'album, a partire da "Human", che lo apre in maniera
devastante, è impregnato da queste atmosfere oscure. Solo "What in
God's Name?!" risente del passato thrash metal della band, proponendo
intermezzi speed ad alta velocità, anche se il ritornello rimane ben
inserito nel contesto dell'album. Non ci sono altri episodi
particolarmente veloci; i Burnin' Gaze prediligono in questa loro prova
mezzi tempi e canzoni cadenzate scandite da giri di chitarra di
grandissima presa, separati da passaggi tecnici che mettono alla prova
la buona preparazione della band. Non credo vi siano canzoni che
svettano su altre; il livello si mantiene sempre alto su tutte le otto
canzoni che lo compongono. Molto Witchfynde l'inizio di "Sacrificed",
mentre più vicino al dark doom dei già citati Trouble è "Invisible"
piena di variazioni e dalla notevole immediatezza. L'apertura di "Under
the Ashes" è un ulteriore tributo alla band di Eric Wagner e soci:
l'atmosfera opprimente e malsana pervade il tempo cadenzato con cui
avanza questa devastante macchina di metallo oscuro. Stessa storia per
le rimanenti "Painful Peace", "Unbreakble Memories" e "The Last Ride",
tutte di notevole qualità e piene di variazioni di tempo da ascoltare
più volte. Una prova veramente buona, anche dal punto di vista della
produzione: ottimi i suoni e il mixaggio finale che rende il prodotto
bello dinamico (a mio avviso suona meglio dell'ultima prova dei
Trouble, "Simple Mind Condition"). I cinque (adesso quattro) elementi
della band suonano come professionisti incalliti. Menzione particolare
per la voce di Davide, che non ha una escursione esagerata o
particolari pregi tecnici, ma che ha il timbro perfetto per queste
canzoni e risulta fondamentale nell'economia della composizione. Se poi
è lui stesso a creare i cori (dai credits sembrerebbe proprio di sì),
così evocativi e ben dosati, beh allora tanto di cappello. Bravi.
(J.L. Seagull - Ottobre 2007)
Voto: 8
Contatti:
Mail: info@burningaze.it
Sito internet: http://http//www.burningaze.it/