BUATTITIME
Strong Antidots Against Love Soaps
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2010
Durata: 42 min
Genere: crossover/alternative
I Buattitime si formano nel 2004, inizialmente come project studio, poi
come vero e proprio gruppo live; vengono prodotti, un primo Ep di
quattro tracce e nel 2008 il primo vero album autoprodotto, "Eaten By A
Grizzly", che permette loro di ricevere ottime recensioni e di far da
supporto ad act più quotati, come Exilia o Liars. E' dell'anno passato
quindi l'uscita del secondo lavoro, questo "Strong Antidots Against
Love Soaps", stavolta sotto l'egida della Hot Steel Records e con la
produzione del chitarrista della band, Riccardo Pasini.
Apre il cd "They Have To Remember"; da notare subito il forte e
preciso utilizzo di sampler elettronici, atti ad amalgamare il tutto,
rendendo peraltro il sound moderno e attuale. La struttura compositiva
non segue le "cosiddette" direttive standard potendo, comunque,
riscontrare e riconoscere facilmente sia le strofe che i chorus; le
chitarre posseggono un suono asciutto e corposo, il basso risulta
notevolmente espressivo ed in generale il brano spacca di brutto,
ricordando immediatamente gruppi come i Prodigy, meno dance oriented.
Anche "Il Messicano" prosegue sicuro su questa falsariga, lasciandosi
impregnare, però, di uno spirito e di sonorità blueseggianti e dal
leggero afrore stoner; ritmiche cadenzate, chitarre pesanti, basso
slabbrato ed in generale un andamento lento ed avvolgente. Bravi. Con
"Sandman" i ritmi prendono maggior velocità e certe reminiscenze
hardcore fuoriescono in modo prepotente, riportando alla mente gruppi
come i NoMeansNo dell'epoca "Wrong"; la componente elettronica è qui
molto presente, mai troppo invadente e consona alle risultanze finali.
Anche "As Long As You Can" tradisce talune reminiscenze hardcore,
sia in fase interpretativa che, ma in maniera più sporadica, in fase
esecutiva, dove stavolta vengono preferite atmosfere più intimiste,
ricche di pathos e dal gusto melodico assolutamente più accentuato;
buona la prova di Vins alle vocals, eclettico, sicuro e personale.
Con "Fixed Habits" raggiungiamo forse gli apici di questo lavoro;
una sorta di rock song dalle atmosfere e linee melodiche poppeggianti,
dalle risultanze sonore molto british oriented e dalle potenzialità
commerciali e radiofoniche enormi, sia per il riff principale,
orecchiabile e ficcante, che per il ritmo ed il vigore espressi. Non
so, come se i migliori Suede si fossero fatti coinvolgere da improvvise
voglie elettroniche. Ottimi. "Tommy" e "Media" non fanno altro che
confermare la buona vena compositiva ed esecutiva dei Buattitime,
capaci di utilizzare chitarre corpose e distorte, un basso decisamente
hardcore, influenze elettroniche e sinth, risultando credibili, capaci
ed incredibilmente coinvolgenti, avvicinandosi ora al rock più
contaminato, ora al british pop più colto e raffinato, senza perdere
colpo alcuno. "The Slavery Process" si dipana lungo strutture e
sonorità continuamente in bilico tra il blues più oscuro e tenebroso ed
un certo britpop di matrice elettronica, riuscendo a cogliere il meglio
da ogni genere senza mai però rimanerne totalmente coinvolti,
lasciandosi quindi la possibilità di poter spaziare a piacere e senza
compromessi alcuni.
Altro brano coinvolgente e possibile hit del disco è sicuramente
"Everything Is On The Tape", con le ritmiche principali di chitarra
riconducibili ai tanto lontani, almeno per genere, Rush di
"Counterparts" e con le linee vocali dal sapore malinconico e sofferto,
ben appoggiate dagli inserti di sinth e dalle melodie avvolgenti e
atmosferiche. Bellissima nella sua perfetta essenzialità.
"Emo Teenage Girl" riesce a racchiudere in se, senza peraltro
troppi sforzi, accentuate reminiscenze punk ed un' anima essenzialmente
pop-rock oriented; accostamento che a detta di molti, forse quasi tutti
noi, potrebbe sembrare alquanto bizzarro od azzardato, ma che qui trova
giusto e fattivo compimento. Tocca quindi a "Friendly Line" chiudere
questo secondo lavoro dei talentuosi Buattatime; una sorta di power
ballad, dalle chitarre acustiche, dai suoni di basso corposi e da l'
andamento generale in lento crescendo, soprattutto emotivo. Di nuovo
grande la prova di Vins alla voce, aiutato anche dal proprio timbro
vocale, riconoscibile, personale e caldo,
Un lavoro questo " Strong Antidots Against Love Soaps" in cui
niente è lasciato al caso, dove tutti i pezzi del puzzle sonoro
risultano al loro posto e che, grazie anche all'ottima produzione, non
può non ritenersi valido e pronto per la ribalta internazionale. I
crismi per un successo assolutamente meritato e dovuto sembrano esserci
assolutamente, l'unica speranza che nutro nei loro confronti è di poter
ottenere la maggior ribalta commerciale possibile. Bravissimi.
(Pasa - Gennaio 2011)
Voto: 7
Contatti:
Sito internet: http://www.myspace.com/buattitime