BRAIN DEAD
In The Deep Of Vortex
Etichetta: Punishment 18 Records
Anno: 2009
Durata: 48 min
Genere: thrash metal
I Brain Dead si sono formati ad Ivrea, in Piemonte, nel 2000. La loro
carriera è stata un continuo crescendo, con la pubblicazione dapprima
di un demo nel 2001, "Rage Of Thrash", seguito da "The Double Face" nel
2003. Questo secondo lavoro ha permesso al gruppo di vincere un
concorso, grazie al quale ha potuto partecipare al Gods Of Metal del
2008.
"In The Deep Of Vortex" è il nuovo lavoro del gruppo, la cui
formazione consiste ora in Felix Liuni alla voce, Daniele Vitello alla
chitarra, Daniel Giovanetto alla batteria e Haron Zorzi al basso. Il
disco è stato registrato nel rinomato One Voice Studio di Chivasso
(TO), tra agosto e settembre del2008.
La copertina del CD è piuttosto retrò, realizzata con una
monocromia malsana e verdastra. Nell'immagine si vedono delle persone
che avviarsi verso un vortice che le risucchia. Dietro, stagliato
contro il cielo, è ritratto un uomo che stringe parecchie banconote tra
le mani, un uomo dall'espressione feroce. Il libretto, di otto
facciate, contiene tutti i testi, le varie note ed una foto dei
musicisti. "In The Deep Of Vortex" è stato pubblicato dalla Punishment
18 Records.
"Enter In The Vortex" è un'introduzione costituita dai
campionamenti di alcuni telegiornali, in particolare dello
scelleratissimo Studio Aperto, che danno un'idea di un'Italia stanca,
umiliata, derubata e squallida. Nel frattempo la voce del cantante
comincia a pronunciare, in tono minaccioso, il titolo dell'album,
fermandosi in maniera ossessiva sulla parola "Vortex".
Ed ecco che "Seasons Of Your Destiny" parte in tutta la sua violenza.
Si tratta di un assalto thrash oscuro e rabbioso, contraddistinto da un
suono denso e carico di minaccia. La voce di Felix è sfacciata,
strafottente, e passa con una certa facilità anche al gutturale:
l'unica pecca è il forte accento italiano con il quale pronuncia il
testo in inglese. La sezione ritmica avanza compatta e severa; la
chitarra di Daniele crea riff tradizionali e di buona fattura, e si
esibisce in un bell'assolo.
"Till The End Of Time" mantiene costante la tensione accumulata
nel corso del brano precedente. Il dinamismo ritmico dei nostri, capaci
di passare con nonchalance da accelerazioni secche e rapide a mid-tempo
ricchi di groove, è formidabile. Ma questo dinamismo è presente anche
nelle parti vocali di Felix, un interprete sempre attento a dare quella
spinta in più. Anche in questa traccia, è lasciato spazio ad un gustoso
assolo di chitarra.
"All Is... Strange!" è una canzone vecchia, già comparsa nel demo del
2001. In pratica, un classico dei Brain Dead. Come di consueto, il
songwriting è cupo e teso, e dato che il gruppo punta molto sul groove,
queste sensazioni sono enfatizzate moltissimo. In occasione
dell'immancabile assolo, si segnala un'accelerazione repentina. Per il
resto, "All Is... Strange!" prosegue attraverso variazioni interessanti
e cambi di ritmo emozionanti.
"Dreaming Your Fear", come la precedente e come la canzone
successiva, è comparsa originariamente su "Rage Of Thrash". Questo è un
vero e proprio assalto thrash, senza compromessi, capace di sprigionare
il fuoco negli ascoltatori. E' una canzone da pogo distruttivo,
adrenalinica, sincera e schietta. Gran bel pezzo!
"Return Of The Flesh" non fa altro che aggiungere un nuovo
tassello a quanto i Brain Dead hanno costruito dall'inizio del CD.
Canzone cattiva, negativa, sferra colpi decisi all'ascoltatore, che non
può rimanerne illeso. Molto efficaci i coretti in shout. I Brain Dead
padroneggiano molto bene la materia thrash, e questo è evidente in ogni
momento del loro songwriting.
"Struck In The Honour (September 11 2001)", già apparsa su "Double
Face", è un brano vorticoso e devastante, tirato allo spasimo. Buona la
scelta dei riff, originale e creativa. Il quartetto dà vita ad un muro
sonoro pesantissimo, sostenuto da un ritmo folle. Grandi!
Anche le tre canzoni successive hanno già visto la luce nel demo del 2003. Passiamo quindi a commentarle.
"Death Illusion" ci presenta un thrash denso e comunicativo, non
lontano da quanto ascoltato in precedenza. Come ho avuto già modo di
scrivere, i musicisti conoscono molto bene i meccanismi del genere, e
non perdono occasioni per mettere in mostra questa loro abilità. E
grazie infatti ai tanti piccoli accorgimenti, che i Brain Dead riescono
sempre ad essere catchy. "Death Illusion" presenta parecchie sezioni
lente, e la melodia riveste un ruolo fondamentale.
"The Double Face" è in possesso di uno dei riff più incisivi
dell'intero CD. Proprio per questo, il brano tende a candidarsi come
una delle prove più personali dei nostri. Ma non solo. C'è anche una
sezione più morbida e lenta, con tanto di vocalizzi puliti da parte di
Felix, seguiti da un bell'assolo di chitarra. Questa sezione è l'unica
nella quale la tensione molla un po', e garantisce a "The Doulbe Face"
la palma di canzone più originale del CD.
Il thrash ritorna a mordere con "Man In The Silence". Ritmica
decisa, riffing tagliente e così via. Una canzone tutta da ascoltare,
capace di risvegliare anche i morti. Ottima prova di grinta e di
concitazione.
"Deep Vortex" chiude il CD con una sana dose di violenza.
Irresistibile, "Deep Vortex" infiamma gli animi, è un tripudio di
energia, ed è impossibile non scuotere il capoccione! Questo è il
thrash. Davvero bravi!
"In The Deep Of Vortex" è un lavoro ben realizzato che sicuramente
sarà apprezzato dagli amanti del thrash. La carica è tanta, e non
mancano le buone idee. Certo, mi sarei aspettato qualcosa in più. In
effetti, gli inediti di questo CD sono solo quattro, a conti fatti.
Comunque, è comprensibile la scelta della band di dare più risalto a
canzoni comunque vincenti, e di proporle ad un pubblico ampio, non
soltanto ai pochi affezionati dei demo. Il gruppo è discretamente
maturo. Da parte mia, continuerei su questa strada cercando di
incrementare il valore dei brani, cercando talvolta soluzioni più
particolari e creative. Ed è importante che Felix migliori la propria
pronuncia dell'inglese, o meglio, la renda meno italiana. Lo sò che
questo ha poca importanza, per quanto riguarda la musica in sè. Ma per
i mercati esteri, è importante che questa pecca venga eliminata.
Per il resto, i soliti, onesti e compatti Brain Dead.
(Hellvis - Giugno 2009)
Voto: 6.5
Contatti:
Mail Brain Dead: felixbraindead@hotmail.it
Sito Brain Dead: http://www.myspace.com/braindeadthrashband
Sito Punishment 18 Records: http://www.punishment18records.com/