BLOODAXE
Raping The Ancient
Etichetta: White Legends
Anno: 2004
Durata: 35 min
Genere: black metal
Bloodaxe è il nome di un duo proveniente dal nord dell'Ontario, in
Canada, e che ha visto la luce nel marzo del 2000. Membri fondatori
sono Nordavinden (chitarra, basso, voce e piano) e Rati (batteria).
Entrambi sono fieri delle proprie origini norvegesi.
La band ha all'attivo un demo, intitolato "In Battle", e due
full-length: il primo, "Bloodthrone", è uscito nel 2001 mentre "Raping
The Ancient", registrato ancora nel 2002, ha visto la luce solamente
quattro mesi fa. Da segnalare, inoltre, l'apparizione in due
compilation.
"Raping The Ancient" racchiude nove canzoni più intro e outro. Il
genere suonato è un black metal abbastanza semplice e diretto. Chitarre
sulfuree, in bilico tra "Battles In The North" degli Immortal e i
Bestial Warlust, voce effettata ed una batteria precisa e tirata sono
le armi principali di questo gruppo. L'esecuzione del duo è istintiva,
guidata dalla sola volontà di trasmettere una gran violenza. La
produzione è molto pompata, con i bassi a manetta, per rendere la
musica massiccia e potente. I pezzi sono mediamente brevi, tanto che
nessuna delle prime sette tracce supera i due minuti e mezzo. Da ciò si
intuisce che la loro struttura non deve essere molto elaborata. La
caratteristica principale di "Raping The Ancient" sta nella velocità.
La sezione ritmica è sempre tirata mentre i mid-tempo sono piuttosto
rari. In qualche caso si trovano riff stoppati, altre volte sono epici
e freddi. Pur essendo ispirati ai gruppi scandinavi, i Bloodaxe si
distinguono proprio per un suono molto più profondo e corposo. Si deve
attendere "Drifting Of Ull" per trovare qualcosa di nuovo. Il finale,
in particolare, ha un'anima rockeggiante: cosa abbastanza inconsueta
per lo stile della band. Il resto del pezzo non racchiude alcuna
innovazione. L'ultima canzone vera e propria, "While You Lie Bleeding",
è invece il pezzo più cadenzato dell'intero album e anche il peggiore,
ad essere sincero. Sette minuti ripetitivi e piuttosto banali sono
quello che ci si deve aspettare. La voce è molto effettata, ancor più
che in precedenza.
"Raping The Ancient" si lascia ascoltare d'un fiato ma non lascia
il segno. La violenza che Nordavinder e Rati vogliono esprimere è fine
a se stessa. Il disco in questione è troppo monolitico e ripetitivo per
risultare interessante dall'inizio alla fine. Per fare un esempio,
quasi non si riesce a distinguere quando finisca una canzone e ne inizi
un'altra, specie ascoltando la prima metà dell'album. La produzione
pompata da un lato accresce l'impatto delle canzoni, dall'altro le
satura di bassi confondendo gli strumenti in più di una circostanza.
Neppure la scelta di un cantato effettato si è dimostrata vincente,
visto che fa perdere spontaneità al disco. In qualche caso, poi,
l'effetto finale è assolutamente tedioso.
Si tratta di un lavoro che raggiunge la sufficienza ma ancora
lontano dall'essere interessante. Oggettivamente non sembra in grado di
regalare forti emozioni, vista anche la scarsa originalità del genere
proposto. Il prezzo del CD è di 10 dollari, escluse le spese di
spedizione.
(BRN - Marzo 2005)
Voto: 6
Contatti:
Mail Bloodaxe: viking_squad@hotmail.com
Sito Bloodaxe: http://www.bloodaxe.net/
Mail White Legends: White_Legends@hotmail.com
Sito White Legends: http://www.whitelegends.com/