BLINKING LIGHTS
Psycho
Etichetta: autoprodotto / Wild Flower / Alkemist Fanatix
Anno: 2006
Durata: 50 min
Genere: heavy/prog metal
Blinking Lights è il nome di un gruppo lombardo, formato da Michele G.
Catri (chitarre e basso), Alberto Sonzogni (piano, tastiere) e Luca
Mazzucconi (batteria). Tutti e tre i musicisti suonano anche, o hanno
suonato, in un'altra band heavy metal chiamata Arkadia.
"Psycho" è l'album d'esordio di questo gruppo, ed anche la sua
unica prova fino ad ora. E' stato registrato, missato e masterizzato in
diversi studi della Lombardia dal luglio all'ottobre del 2005.
La copertina, dai bei colori pastello, ci mostra uno scheletro seduto
su una poltrona, rivolto verso una televisione accesa. Il libretto, di
ben ventotto facciate (e quindi quattordici pagine), contiene tutti i
testi, ognuno dei quali è corredato da un disegno. Non sono tutti allo
stesso livello, ed il tratto dell'artista ogni tanto ha delle cadute
puerili ed ingenue. Il libretto è completato da svariate foto dei
musicisti, dai ringraziamenti e dalle informazioni relative alla
registrazione. Proprio dalle note, si apprende che la voce sia stata
affidata all'ospite Raffaele Chiummo, in arte Scream.
L'album è aperto proprio da "Blinking Lights". Le battute
introduttive sono melodiche e potenti al tempo stesso, e preparano la
strada alla successiva accelerazione. Quando il brano entra nel suo
vivo, eccoci catapultati nell'universo heavy metal del gruppo lombardo.
L'arrangiamento, ottimamente strutturato, è in linea con la tradizione
del genere, ma è anche mutevole e ricco di spunti personali. Il lavoro
ritmico di basso e batteria, generoso di sfumature, tradisce di tanto
in tanto qualche influenza progressive. Ma il lavoro della band è
sempre inteso a valorizzare la canzone nel suo insieme, e mai il valore
dei singoli. E dire che, ad esempio, la capacità solista di Michele è
notevole, sia quando si libera in passaggi virtuosi, sia quando mette
la melodia in primo piano. La band fa però del suo meglio per dar vita
ad un songwriting avvincente, che vada dritto al sodo senza perdersi in
lungaggini inutili e noiose. L'intera canzone (ma il discorso vale per
tutto l'album) è valorizzata dall'ottima prova di Scream alla voce: il
suo timbro è pulito e potente, sicuro sia nelle tonalità più gravi che
in quelle più acute. La sua interpretazione è sentita, e pervasa di
puro spirito metal. Peccato che non faccia parte a titolo definitivo
dei Blinking Lights! Comunque sia, la freschezza compositiva del gruppo
riesce a colpire l'ascoltatore sin da questa bella traccia d'apertura!
L'inizio intenso di "Miracle", appesantito dall'azzeccatissimo
tessuto sonoro delle tastiere, viene a poco a poco "incattivito" da
scelte ritmiche vigorose, sebbene lente, per poi aprirsi a ritornelli
ariosi e ricchi di emozione. La melodia gioca un ruolo fondamentale
nell'economia di questo brano, anche se Michele non rinuncia certo a
liberarsi in deliziosi prodigi chitarristici. "Miracle" non presenta
sorprese di sorta: è una canzone semplice, di facile presa, nella quale
i Blinking Lights mettono in mostra il proprio lato più introspettivo
ed evocativo, sognante e discretamente malinconico. Un brano calmo, che
contrasta in modo stridente, ma piacevole, con l'arrembante traccia
d'apertura.
"Insomnia" è un brano cattivo, le cui battute d'esordio sono senza
dubbio inquietanti e cariche di tensione. Le violente esplosioni di
chitarra e tastiere, seguite dal buon lavoro melodico della chitarra,
non attenuano certo la suspence. Anzi, bisogna piuttosto aspettare
l'ingresso della voce per rifiatare un attimino. Scream punta tutto su
un registro acuto e potente, sul modello del Halford dei tempi
migliori. Molto buoni tra l'altro i cori, che rendono il tutto più
evocativo. Dopo una prima parte piuttosto nella norma, la canzone si
apre ad una sezione strumentale mutevole, nel quale riff, melodie e
ritmo cambiano in continuazione con una naturalezza sorprendente. E,
giunti al terzo brano in scaletta, si possono azzardare in parte dei
paragoni stilistici, anche se non si tratta certo di una cosa facile.
Lo stile del gruppo è decisamente heavy metal, e trattandosi di un
genere ben codificato, è ovvio che si possano riscontrare influenze
maideniane e priestiane, così come anche echi della NWOBHM. Ma non si
tratta di un'influenza pesantissima ed univoca. Lo stile compositivo
dei Blinking Lights ha in sè anche forti cadenze americane, e mi
vengono da citare in parte i Savatage più progressivi, in parte i
Queensyche più cazzuti, talvolta la versione maggiormente introspettiva
degli Iced Earth. Ma come non citare le cavalcate che strizzano
l'occhio al power più tradizionale, e che a volte si spingono quasi
allo speed metal? O le rare similitudini con gli ultimi Virgin Steele?
Beh, penso che il lettore abbia ora parecchi termini di paragone, con i
quali farsi un'idea della musica dei Blinking Lights. Ma è comunque
un'idea imparziale, anche perchè i richiami che saltano fuori nel corso
del CD sono veramente tanti!
"Electrified" è contraddistinto da un riffing vigoroso e di buona
fattura, dall'andatura battagliera ed energica. Non traggano in
confusione i tanti paragoni citati in predenza. I Blinking Lights
trattano la materia heavy metal come una ricetta ricca di spezie, ma
dal sapore inconfondibile e personale. "Electrified" è comunque una
delle canzoni più tradizionalmente heavy metal. Sicuramente, è una
traccia in grado di coinvolgere il pubblico durante i concerti. Bella e
concisa.
Le battute introduttive di "Flying" sono epiche, ma che presto si
liberano in un brano decisamente melodico, sebbene molto pesante.
Interessante il contrasto tra il registro acuto del cantante, e le
tonalità gravi di basso e chitarre. L'ingresso dei cori rende il tutto
ancora più epico ed evocativo, anche se alla fine "Flying" non riesce
mai a prendermi completamente. E dire che la scelta dei suoni,
soprattutto quando la chitarra elettrica si lancia in spunti melodici
su un tappeto di tastiere e chitarra acustica, è notevole. Il
songwriting brillante dei Blinking Lights è, nel caso di "Flying" un
po' meno lucente, a parer mio. La canzone mi pare poco ispirata, ma
forse si tratta meramente di una questione di gusti.
"Tears In The Rain" è una poderosa cavalcata heavy/power, che mi
ha ricordato come tipo di riffing qualcosa dei Running Wild. Ovviamente
lo stile vocale del cantante è diverso, e nei ritornelli è più in linea
col power degli anni '90, ma i Blinking Lights non perdono occasioni di
mettere in evidenza il loro ricco background musicale, che dà la stura
a diversi confronti, ma che non riesce mai a trovare un termine di
paragone unico ed indiscutibile (ma forse questo l'ho già scritto...).
Davvero violenta, un attacco all'arma bianca: il testo ovviamente, come
tutti i testi dell'album, non hanno a che fare con i soliti clichè del
metal, ma hanno sempre risvolti introspettivi. Però la musica potrebbe
adattarsi anche ad altri contesti più classici.
"Majestic Bell", introdotta dal lavoro della chitarra acustica, è
un'altra canzone lenta e ricca di pathos. E' una consuetudine di questo
CD, alternare canzoni veloci e violente, ad altre più intense da un
punto di vista emozionale. E difatti la prima strofa è da brividi, con
il cantante che tocca vertici di espressività davvero commoventi. La
melodia è molto bella, ma è proprio Scream a fare la differenza, con la
sua voce bellissima. In seguito interviene il gruppo al gran completo,
ed il suono si fa più potente, ma il ritmo rimane sempre calmo, ed
anche il potenziale evocativo della canzone non cambia.
"Psycho" è una lunga suite di sedici minuti, senz'altro il brano più
ambizioso dell'intero CD. Anche il testo in latino presente nel
libretto, tratto da Seneca, ci mette in guardia sulle mire
intellettuali del gruppo. E difatti nel giro di un minuto dall'inizio
del brano, la canzone cambia più e più volte direzione, e l'unica
certezza è proprio lo spirito prog la permea. Melodie di chitarra di
buona fattura, ottimo lavoro di basso, batteria e tastiera puntuali e
precisissime. E vari cambi di atmosfera, non solo di ritmo. La prova
del chitarrista è sempre in primissimo piano, ma anche Alberto non è
certo uno sprovveduto dal punto di vista tecnico. Ma non è solo la
tecnica, a tessere le fila di "Psycho": è anche la sensazione, la
capacità di comunicare emozioni, il gusto di esplorare la meravigliosa
duttilità della musica. Tutto questo senza perdere di vista la potenza,
e la capacità di impatto. A dieci minuti dall'inizio del brano, ecco
arrivare l'anticlimax: non rimane che un coro, sorretto dalla tastiera
e dalla chitarra acustica. A conti fatti, "Psycho" è uno strumentale,
nel quale il coro altro non è che uno strumento come gli altri. Questo
piccola suite ha in sè uno spirito quasi sinfonico, rilevabile nella
continua ricerca di timbri nuovi, e nella sorprendente gamma di
soluzioni. Un'accelerazione bruciante prelude alla conclusione del
brano, nuovamente rallentata.
"Psycho" è un disco emozionante, che deve tanto, tantissimo al
passato, ma che sarebbe un delitto penalizzare solo per questo. La
musica presente nel CD comunica all'ascoltatore una marea di
sensazioni, e coinvolge sempre di più ascolto dopo ascolto. Non credo
ci sia bisogno di dilungarsi ulteriormente. Il lettore avrà già capito
dalle parole di questa mia recensione che "Psycho" è un gran bel disco.
Considerato che si tratta di un'autoproduzione, beh, c'è da dire che i
Blinking Lights non avrebbero potuto far meglio come esordio. Forse il
songwriting a volte accusa delle piccole fasi di stanca, e alcuni brani
sono meno convincenti di altri, ma nel suo insieme "Psycho" è un disco
di valore, ed i Blinking Lights una band da sostenere.
(Hellvis - Luglio 2008)
Voto: 8
Contatti:
Mail Blinking Lights: 911stratostudio@virgilio.it
Sito Blinking Lights: http://www.blinkinglights.it/
Sito Alkemist Fanatix: http://www.alkemist-fanatix.com/