BLADESMITH / OHVRIKIVI
The Tenebrous Journey
Etichetta: Mahtra Records
Anno: 2007
Durata: 40 min
Genere Bladesmith: black metal
Genere Ohvrikivi: black metal
L'etichetta estone Mahtra Records ci propone uno split tra i Bladesmith
e gli Ohvrikivi, che tra l'altro aveva già visto la luce nelle 111
copie della Dungeons Deep. Non si può parlare però di ristampa, perchè
la pubblicazione della Mahtra ha un valore, per così dire, ufficiale.
La copertina ritrae una figura umana al centro di un paesaggio, però il
tutto è poco definito a causa della sfocatura. L'immagine è in bianco e
nero. Il libretto, di due pagine, contiene i testi e le foto degli
artisti. Ci sono poi tutti i contatti e la tracklist, senza però una
suddivisione delle traccie. In realtà, troviamo alternativamente una
traccia di Bladesmith ed una traccia di Ohvrikivi, ma la cosa non è
indicata da nessuna parte. Probabilmente, chi ha pensato l'artwork ha
dato molto peso all'intuito degli ascoltatori!
Due parole sulle band. Anzi, one-man-band. Bladesmith è il gruppo
di Erik, canadese importato in Finlandia, del quale abbiamo già avuto
modo di recensire un demo in passato. Ohvrikivi è invece il progetto di
Berg, estone trapiantato in Inghilterra, che ha goduto di trascorsi nei
Must Missa.
Iniziamo quindi con la prima canzone, ad opera di Bladesmith.
"Conquerors Of The Barbican" mette subito in chiaro i grandi
miglioramenti di questo progetto musicale. BRN, che aveva recensito il
demo "Darkness Remains Unsent", era stato molto severo. Alla luce di
questa canzone invece, e delle successive, si nota come Erik abbia
messo la testa a posto. Sì, la qualità di registrazione non è il
massimo, ma non fa neppure schifo. Lo studio Firesoul Forge ha
garantito un suono pulito, che mette in luce la precisione del
musicista, così come la bontà della programmazione ritmica. In più,
l'arrangiamento è arricchito da cori (finti) e suoni che danno al tutto
un aspetto più pagano. La composizione, della durata di sette minuti,
non è mai velocissima, e al tempo stesso non brilla in quanto
creatività. Però non si può dire che sia obiettivamente brutta.
Insomma, Bladesmith è migliorato molto, sia come qualità che come
songwriting. Ora non è peggio di tanti altri, e comunque il suo lavoro
si lascia ascoltare.
"Tuhast Tous" è un brano molto diretto, nel quale la ritmica
cazzuta e il riff vero e proprio hanno la meglio rispetto alle
successioni armoniche. Ed è la prima canzone di Ohvrikivi. La qualità
di registrazione è più scadente rispetto a quella di Bladesmith, ma non
è inaccettabile. Anzi, è in linea con quanto propone un certo tipo di
black underground. La canzone comunque non fa gridare al miracolo.
"In The Wake Of Darkness I Shall Rise" ci riporta nelle atmosfere
tipiche della band finlandese. Atmosfere malate, vocals sgradevoli ed
il solito black innocuo ma ascoltabile. Sicuramente una produzione più
rabbiosa avrebbe dato quel tocco in più che, ora come ora, ancora manca
al progetto. Se prima era inascoltabile, ora è diventato così pulito da
sembrare "finto" e poco sentito. Però alcune scelte musicali sembrano
presagire un futuro migliore, e sicuramente interessante.
Più vitale è sicuramente "Mu Langenud Vennad" di Ohvrikivi, anche
se continuo a preferire i Must Missa. Vitale, si fa per dire, perchè la
canzone è un mid-tempo oscuro. Però l'insieme è più aggressivo, sebbene
più semplice rispetto a Bladesmith. Se il black di quest'ultimo affonda
le sue radici negli anni '90, quello dell'artista estone sembra invece
guardare anche agli anni '80. La musica è davvero basilare, così tanto
da sembrare voluta.
"Torn Asunder By Revenge" è una traccia severa, non molto diversa dalle
precedenti, ma che dimostra come l'artista finlandese riesca comunque a
cavare qualche buona idea dal cilindro. E la cosa è positiva, perchè se
la musica di Bladesmith non avesse mostrato un'evoluzione, non ci
sarebbe stato nessun senso alla sua esistenza. Così invece, tutto ha un
senso, e chissà che negli anni a venire Erik riesca a stupirci.
"Through The Forest" è la prima (ed unica) canzone di Ohvrikivi in
inglese. Ed è anche la più veloce, e distruttiva. L'esecuzione è
selvaggia, e si sente l'utilizzo di una batteria vera. Si tratta della
sua composizione migliore, e a dire il vero non è tutta spedita. Però
ha quella verve in più che fa la differenza.
Perciò, a conti fatti, le migliori composizioni di Bladesmith e
Ohvrikivi sono, rispettivamente, "In The Wake Of Darkness I Shall Rise"
e "Through The Forest". E sapete che vi dico? Che l'acquisto di questo
CD, per quanto non sia eccezionale, potrebbe comunque avere un certo
interesse per gli amanti del black più grezzo, perchè si ha la
possibilità di scoprire due gruppi underground in una volta sola. Ah,
potere degli split! Almeno si ha la certezza di apprezzare un gruppo,
se proprio l'altro non lo si riesce a digerire!
Perciò, semmai voleste conoscere due realtà underground legate al
black metal tradizionale, "The Tenebrous Journey" potrebbe fare al caso
vostro.
(Hellvis - Ottobre 2007)
Voto Bladesmith: 6.5
Voto Ohvrikivi: 6.5
Contatti:
Mail Bladesmith: bladesmith.band@gmail.com
Sito Bladesmith: http://www.myspace.com/bladesmithband
Mail Ohvrikivi: berg@metal.ee
Sito Ohvrikivi: http://www.metal.ee/ohvrikivi
Mail Mahtra Records: mahtra@metal.ee
Sito Mahtra Records: http://www.metal.ee/mahtra