BLACK HOLOCAUST
Black Holocaust
Etichetta: autoprodotto
Anno: 2006
Durata: 19 min
Genere: black metal / funeral black metal
I Black Holocaust si sono formati nel 2003, dando subito alle stampe
due demo: "Rivers Of Tears" e "Suffering". All'epoca la band era
formata da Tesin (chitarra) e Destroyer (basso e voce). Nel 2005, Ruben
(batteria) si è unito alla band. Il primo prodotto del neonato trio è
il MCD "Black Holocaust", pubblicato nell'aprile del 2006.
La copia in mio possesso è solo un promo, ma nel sito MySpace
l'artwork è definito "professionale". Limitato a 100 copie, il MCD è in
vendita al prezzo di 4 euro, spese postali escluse.
"Still life... Endless" ci presenta subito, ed in maniera
inequivocabile, le caratteristiche musicali dei Black Holocaust. Black
metal, dunque, e del tipo più fedele alla linea: ortodosso, semplice,
istintivo. Nella fattispecie, questa prima traccia parte molto
lentamente: l'arpeggio lineare di una chitarra, sostenuto da una
batteria minimale in sottofondo, sembrano collocarsi nel contesto di un
black deprimente, funereo, disperato. La voce del cantante è un
digrigno odioso, aspro, rigorosamente legato alla tradizione del
genere. La qualità di registrazione è abbastanza scadente, ma permette
di distinguere tutti gli strumenti. Una melodia semplice di chitarra
arricchisce l'arrangiamento basilare di un brano che, sia bene inteso,
dura oltre dodici minuti. Il suono, comunque, peggiora nel momento in
cui la batteria accellera il proprio ritmo, e la chitarra abbandona gli
arpeggi a favore delle successioni armoniche. Il suono "a zanzara"
toglie profondità al suono, ed il risultato finale è pessimo. Manca la
potenza, in tali situazioni: l'intenzione dell'autore è ben
comprensibile, e il problema è soltanto di natura tecnica. Però, quando
si ascolta un demo, un promo o un MCD che sia, non bisognerebbe intuire
ciò che si ascolta, ma sarebbe opportuno sentirlo con le proprie
orecchie. Per fortuna, tale accelerazione ha una durata limitata, ed il
brano si assesta su un ritmo lento, melodie tristi e di sicuro effetto.
Risoluzione discutibile, ma obiettivamente una buona composizione di
black funereo.
"Rain" ci riporta sui terreni del black nudo e crudo, sostenuto da
una sezione ritmica vuoi nervosa, vuoi mesta e priva di speranze.
Ripeto, la qualità di registrazione è veramente discutibile, e ci vuole
un certo impegno per seguire gli sviluppi della melodia, soprattutto
quando la batteria parte in blastbeat. La situazione migliora sempre
quando il ritmo è meno forsennato. Visto che si dimostrano comunque in
possesso di buone idee, è importante che le rendano più fruibili.
Altrimenti molto, troppo, verrà perso tra fruscii e passaggi musicali
confusi.
"L.D. ...Ricordi" è un outro per chitarra, che si congeda senza lasciar speranze all'ascoltatore.
Non è il caso di discutere sul fattore stilistico: gruppi come
questo non hanno intenzione di portare qualcosa di nuovo al genere, e
sicuramente anche la registrazione scadente fa parte delle intenzioni
musicali dei Black Holocaust. Chi si cimenta in un dato genere, rivolge
la sua arte ad un determinato tipo di ascoltatori, indipendentemente
dalle mode, dalle evoluzioni, eccetera.
I Black Holocaust hanno il grande vantaggio di saper scrivere melodie
semplici e disperate, ciò che più è importante nel loro contesto
artistico. Con la creatività vi è inoltre la possibilità di compensare
i limiti tecnici, cosa che comunque non influisce più di tanto
nell'estetica black. E' però opportuno che, nel 2007, la musica possa
essere ascoltata senza difficoltà, e purtroppo la registrazione di
questo CD presenta parecchi svantaggi, in particolare quando il ritmo
accelera. Allora, io penso che si possa mantenere una registrazione
pessima, sullo stile dei demo di dieci, se non venti anni fa. A patto
però che tutti gli strumenti si sentano, in qualunque condizione.
Quando le traccie di questo CD cominciano a correre, ecco che il caos
travolge le orecchie dell'ascoltatore. La melodia quindi è un debole
mormorio in mezzo ad un frusciare fastidioso, la ritmica un
guazzabuglio di battiti senza capo nè coda. E' perciò fondamentale che
i Black Holocaust migliorino la registrazione del loro prodotto, ancora
più per il fatto che si tratta di un CD promozionale. Un CD che
presenti la band alla stampa, o al grande pubblico, deve mostrare le
qualità di una band, e non nasconderle o confonderle! Le qualità, come
ho scritto, ci sono... ma come sono ben celate!
(Hellvis - Settembre 2007)
Voto: 6.5
Contatti:
Mail: tenebra00@hotmail.com
Sito internet: http://blackholocaustii.altervista.org/index.html