BEJELIT
You Die And I...
Etichetta: Punishment 18 Records
Anno: 2010
Durata: 49 min
Genere: power metal
Arrivano al terzo disco i novaresi Bejelit, una vecchia conoscenza
dell'underground milanese che qui su Shapeless eran stati recensiti in
seguito all'uscita del loro secondo album "Age Of Wars". Da allora (si
parla ormai di quattro anni fa) la band non si è certo fermata sebbene
ci siano state alcune difficoltà da risolvere: da una parte la ricerca
di una nuova etichetta e dall'altra qualche piccolo aggiornamento di
line up in seguito all'abbandono del cantante Tiberio Natali.
Fortunatamente la band ha risolto il tutto, prima trovando un buon
contratto con l'attivissima Punishment 18 e poi riprendendo tra i
ranghi Fabio Privitera, il precedente cantante della band, che va a
completare la formazione composta da Sergio Capone (chitarra), Daniele
Genugu (chitarra), Giorgio Novarino (basso) e Giulio Capone (batteria,
tastiere).
Il frutto di tutto ciò è proprio "You Die And I...", album ormai
decisamente lontano dalle tematiche figlie del manga Berserk (da cui
derivano sia il nome sia le tematiche trattate nei testi degli esordi)
che mostra una band ormai molto vicina alla maturità artistica.
Musicalmente il gruppo propone un power metal di stampo americano
piuttosto in voga nella nostra penisola: dimenticate gli svolazzi del
tipico power nostrano e concentratevi invece su una matrice possente e
tellurica, che incede senza sosta grazie alla grande importanza e cura
data in sede ritmica, ma che non dimentica affatto la componente
melodica tipica del genere. Certo, i Bejelit non sono certo i primi in
Italia a declinare il power metal in questo modo, né sono i migliori in
quello che hanno fatto, ma la bontà dell'opera rimane assolutamente
percepibile grazie ad un buon equilibrio tra le parti e il pregio di
non voler strafare, giocando le proprie carte con abilità.
Abbiamo così una prima metà dell'album assolutamente senza cedimenti,
che parte con la sinistra "Rostov", suonata in maniera tesa e nervosa
da tutta la band e ottimamente interpretata dal cantante che modula la
sua performance tra tracce di growl e possente voce pulita. "She's
Lying 6 ft Under" gioca all'inizio con i synth per poi aprirsi in un
brano ancora piuttosto tirato e cupo sia nei suoni che nelle tematiche;
mentre "Saint From Beyond" si dipana in territori più tipicamente
melodici, complice anche l'ottimo ritornello. Molto buona, poi,
l'alternanza tra luci ed ombre, sfuriate e momenti di respiro, che
danno dinamismo all'intero brano. Il power metal più puro invece si fa
sentire nella breve e coinvolgente "Your Personal Hell", classicissima
ma davvero trascinante, ma anche in "Death Row", che però funziona meno
pur essendo più elaborata con addirittura la presenza di una sezione di
archi.
Peccato che negli ultimi pezzi, invece, la band perda un po' la bussola
e così, dopo una prima parte davvero coinvolgente, sul finale la band
fa un errore di valutazione e presenta tre brani piuttosto lunghi,
"Goodnight My Shade", "Shinigami" e "Orfeo 10": niente di orribile, per
carità, ma si sente qualche ingenuità di troppo e le canzoni finiscono
per trascinarsi senza meta. La prima, infatti, è una ballad piuttosto
stucchevole che lascia il tempo che trova; la seconda potrebbe
funzionare bene, ha diversi spunti interessanti, ma come dicevo finisce
per perdersi in lungaggini che non mi sembrano funzionali al brano;
mentre la terza, con il suo incedere maestoso convince per le atmosfere
ma non per le melodie, un po' troppo abusate.
Poco male, comunque, perchè sebbene l'album non sia esente da difetti,
sicuramente chi ama il power metal potrà trovare diversi spunti di
interesse in una band che comunque è in fase di crescita e che potrà
regalarci diverse soddisfazioni anche con il prossimo lavoro.
(Danny Boodman - Luglio 2010)
Voto: 7
Contatti:
Mail Bejelit: info@bejelit.it
Sito Bejelit: http://www.myspace.com/bejelit
Sito Punishment 18 Records: http://www.punishment18records.com/