BEHEMOTH
Demigod
Etichetta: Regain Records
Anno: 2004
Durata: 41 min
Genere: death metal
Dopo l'innocuo MCD "Conjuration", Nergal e soci tornano alla ribalta
con l'attesissimo nuovo album. "Demigod" riprende il discorso
interrotto con "Zos Kia Cultus (Here And Beyond)". Lo stile del gruppo
si è sviluppato ulteriormente: sono sì presenti tanti elementi che
costituivano la colonna portante dell'album precedente, ma qui sono
stati rielaborati ed ora assumono dei connotati per certi versi nuovi.
In particolare si può osservare come le antiche popolazioni dell'Egitto
e della Mesopotamia siano diventate una fonte d'ispirazione
fondamentale sia a livello di liriche, sia a livello musicale. Quel
fascino che anima ormai un numero sempre maggiore di gruppi, tra i
quali i Nile sono senza dubbio l'esempio più conosciuto, ha contagiato
anche i Behemoth. Per la prima volta, infatti, troviamo inserimenti di
chitarra acustica dal sapore ancestrale ed evocativo nelle loro
canzoni. E' proprio in questo modo che inizia l'album, con arpeggi che
lasciano presto spazio ad un death metal d'assalto intitolato
"Sculpting The Throne Ov Seth". Lo stile del gruppo appare più
compatto: era dai tempi di "Satanica" che i Behemoth non scrivevano
canzoni così solide e granitiche. La produzione, manco a dirlo, è
semplicemente impeccabile: le chitarre a sette corde hanno un suono
potentissimo e nitido, la sezione ritmica è sempre da paura, una vera e
propria mitraglia, e la voce di Nergal, effettata, con il passare degli
anni ha assunto una timbrica via via più personale. Se è vero che "Zos
Kia Cultus (Here And Beyond)" era contraddistinto da un'ottima
produzione, va sottolineato che i suoni di "Demigod" sono ancor più
profondi ed aggressivi, nonostante la batteria risulti un po' troppo
triggerata. Ma i miglioramenti non si esauriscono qui. Nonostante
l'influenza della scuola americana sia evidente, con i Nile in cima
alla lista soprattutto per quanto riguarda le parti più veloci, i
Behemoth sono arrivati con "Demigod" ad aver completato un lungo
processo di maturazione, iniziato nel 1999, che li ha portati a
delineare e perfezionare pian piano un modo loro di concepire il death
metal.
La title track è semplicemente un capolavoro, con Inferno che fa
il diavolo a quattro già a partire dall'introduzione marziale, ma non è
un caso isolato. "Conquer All" parte con un riff dal tiro incredibile,
di quelli che rimangono impressi fin dal primo ascolto e che figuravano
qua e là anche nell'album precedente; nel finale di "The Nephilim
Rising" compaiono nuovamente riferimenti alla musica egiziana, ma in
verità tutto il brano viaggia su livelli di assoluta eccellenza. Gli
assoli, fluidi e per certi versi melodici, orecchiabili, rivenstono un
ruolo sempre più importante nella musica dei Behemoth.
L'ottava traccia, "XUL", vede la partecipazione non casuale di
Karl Sanders dei Nile in veste di guest, mentre la velocissima e
rabbiosa "Slaves Shall Serve" è l'ultimo assalto frontale dell'album,
che si conclude con la lunga ed evocativa "The Reign Ov Shemsu-Hor". E'
in questa canzone, paradossalmente la più lenta dell'intero lavoro, che
la doppia cassa di Inferno tocca velocità folli, mentre i riff stoppati
di chitarra e i frequenti assoli completano l'opera.
Onore a Nergal, Inferno e al nuovo arrivato Tomasz "Orion" Wroblewski
(bassista dei Vesania e dei Neolithic), accompagnati dal session Seth
(ex chitarrista dei Vesania ed attualmente in forza ai Nomad), che
hanno saputo progredire di album in album, migliorandosi sia a livello
tecnico che compositivo. "Demigod" è un album completo, violento e
veloce ma anche affascinante ed evocativo. Le canzoni, seppur compatte
ed omogenee, non finiscono per assomigliarsi proprio perchè la band ha
dimostrato di saper muoversi su tante coordinate diverse, sfruttando al
massimo le proprie capacità e optando per svariate soluzioni. Vedremo
con il prossimo album se "Demigod" è stato soltanto un punto d'arrivo,
o se sarà anche un punto di partenza verso ulteriori evoluzioni
stilistiche. Di certo è che ormai i Behemoth non hanno più nulla da
dimostrare. Sono loro uno dei gruppi più importanti del panorama
estremo mondiale.
(BRN - Giugno 2006)
Voto: 9
Contatti:
Sito internet: http://www.behemoth.metalkings.com/