BEHEMOTH
Conjuration
(MCD)
Etichetta: Mystic Production
Anno: 2003
Durata: 30 min (versione europea)
Genere: death metal
"Conjuration" fu il primo lavoro ufficiale che seguì "Zos Kia Cultus".
In precedenza vennero messi sul mercato il video "Art Of Rebellion" e
la raccolta "Historica", due uscite poco interessanti e di valore quasi
esclusivamente collezionistico.
Questo nuovo MCD è uscito in due versioni: quella europea è
limitata a 5000 copie e contiene 7 canzoni, mentre quella statunitense
è limitata a 2000 copie e contiene due pezzi in più. Entrambe sono
state stampate anche in vinile.
La confezione è un digipack spoglio, privo di libretto, con in
copertina il primo piano dello stesso caprone apparso su "Zos Kia
Cultus", senza nessun'altra immagine. Nella versione europea i colori
vanno dal rosso al grigio scuro dello sfondo, mentre l'altra si basa su
tinte giallognole, tendenti al marroncino. All'interno ci sono solo
alcune note riguardo le tracce presenti. La band si ripresenta con la
stessa formazione di "Zos Kia Cultus". Per i contenuti musicali,
"Conjuration" richiama "Antichristian Phenomenon": infatti è presente
anche qui una canzone inedita, seguita da un paio di cover. La
track-list è completata da quattro pezzi suonati dal vivo. La qualità è
sicuramente di minor interesse rispetto al precedente MCD.
Si parte con "Conjuration Ov Sleep Daemons", una canzone risalente
alle sessioni di "Zos Kia Cultus", ma che non è stata inserita nella
versione definitiva. Lo stile è indubbiamente quello dell'album. Grande
l'assolo centrale, meno interessante il finale; in definitiva si tratta
di una prova discreta ma non entusiasmante. A renderla monotona è
soprattutto l'enorme dose di armonici, inseriti praticamente ovunque.
Spazio ora a due cover, anch'esse registrate nella medesima
occasione di "Conjuration Ov Sleep Daemons": la prima è "Wish" dei Nine
Inch Nails, che prosegue l'esperimento di riarrangiare un pezzo non
metal in chiave death, già iniziato con "Hello Spaceboy" di David
Bowie. Secondo me in questo caso il risultato è migliore, grazie alle
atmosfere acide e stranianti create con il cantato pulito, ma ancora
lontano dall'essere paragonabile ad un classico brano dei Behemoth in
quanto ad intensità.
Segue la classica "Welcome To Hell" dei Venom, piuttosto piatta e decisamente fuori luogo.
In chiusura troviamo quattro pezzi live risalenti al 13 ottobre
2001, quando la band si esibì a Cracovia, in occasione della seconda
edizione del Mystic Festival. Nell'ordine, sono presenti "Christians To
The Lions", "Decade Ov Therion", "Antichristian Phenomenon" e "Chant
For Eskaton 2000". L'esecuzione della band è velocissima e rabbiosa,
non scevra di qualche imprecisione più o meno evidente, che comunque
non influisce sulla resa di queste canzoni dal vivo. La registrazione è
molto fedele, anche se non perfetta: sicuramente migliore di "Live In
Tolouse".
Insomma, "Conjuration" contiene sette tracce eterogenee, alcune
abbastanza interessanti, altre molto meno. I quattro episodi live
contribuiscono ad innalzarne la qualità, altrimenti deludente. A me
pare tanto un prodotto messo sul mercato più che altro per motivi
commerciali, giusto per racimolare qualche soldo in più. Di certo non
rappresenta un capitolo fondamentale della discografia dei Behemoth.
(BRN - Aprile 2005)
Voto: 6.5
Contatti:
Sito internet: http://www.behemoth.metalkings.com/