BEHEADED ZOMBIE
Schastiye Dlya Vseh
Etichetta: BadMoodMan / Technical Sound Records
Anno: 2009
Durata: 32 min
Genere: jazz/techno-death
Sono proprio strani questi Beheaded Zombie. Strani per davvero. Dal
nome ci si aspetta un gruppo brutal/grind. La copertina -e ancor più la
veste grafica del libretto- è spiazzante, potrebbe suggerire un gruppo
alternative con un tocco umoristico. La musica, invece, è un mix
fenomenale di jazz e techno-death.
A nominare questo genere si pensa subito alla triade Cynic,
Pestilence, Atheist. Se è vero che i Beheaded Zombie hanno raccolto
l'eredità di alcuni gruppi importanti (i Cynic in primis, poi i Death
più tecnici e ricercati e, infine, qualcosa degli Atheist), è altresì
evidente che i nostri hanno rielaborato queste influenze in un'ottica
personalissima e dannatamente accattivante.
Innanzitutto, nel loro stile ci sono parti techno-death, parti
jazz e parti in cui queste due realtà coesistono e, in misura diversa,
si fondono. Insomma, si passa da uno stile all'altro con una
naturalezza incredibile, senza il minimo stacco.
Il gusto per la melodia deborda, ad ogni istante la band ammalia
l'ascoltatore con linee melodiche sinuose, intriganti. Abbandonate il
concetto classico che il termine "melodia" ha assunto in ambito metal:
qui non c'è niente di sdolcinato, di commerciale, nulla è usato con il
fine di ammorbidire e rendere più accessibile la proposta. La trama
tessuta dai Beheaded Zombie è un intreccio di melodie che penetrano
pian piano sottopelle, derivano direttamente dal jazz e, forse proprio
per questo motivo, risultano così strane all'orecchio di un ascoltatore
metal medio. Così strane, eppure così efficaci da rimanere stampate
indelebilmente nella mente.
L'album conta ben dieci canzoni più intro. Si tratta di
composizioni brevi, della durata media di tre minuti appena; nonostante
ciò, non danno l'idea di incompiutezza. Ogni brano è caratterizzato da
picchi di raffinata bellezza, la struttura è contorta ma non a livelli
esasperati perché il gruppo dà importanza, come detto, alla continuità
e all'armonia tra le parti. C'è una certa varietà di soluzioni, si
passa da fasi arpeggiate ad altre più vigorose, con tanto di tappeti di
doppia cassa e blastbeat. In generale, però, la musica non assume mai
un carattere violento, perché anche i momenti legati in maniera marcata
al death metal sono complessi e intrisi di melodia.
Non è corretto dire che i brani sono poco immediati, perché, non
appena si riesce a comprendere i criteri compositivi che ne stanno alla
base, diventano assai scorrevoli, quasi immediati. Lo so, sembra un
controsenso, quando si parla di musica complicata di solito si ha
sempre a che fare con album difficili da assimilare. Qui, vuoi perché
la tecnica è posta al 100% in funzione della musica, vuoi perché i
Beheaded Zombie hanno doti compositive tali da rendere scorrevole anche
una ferrata sulle Dolomiti, le canzoni si lasciano ascoltare che è un
piacere. Di più, oserei dire che hanno anche un bel tiro.
Non ha senso descrivere brano per brano, troppe sono le
variazioni, i cambi d'atmosfera. Tutto il CD è un susseguirsi di
poliritmie, assoli, arpeggi, controtempi. Ogni strumento fa la sua
parte in maniera egregia. Le chitarre duettano in grande sintonia, ma
non rubano spazio al basso, sempre presente e di frequente anche in
primissimo piano. La batteria supporta gli strumenti con notevole
versatilità, optando spesso per ritmiche ingarbugliate e ad effetto. La
voce, infine, è un growl basso ma non esasperato. Si accompagna bene al
contesto e si mantiene sempre sugli stessi livelli di cattiveria, anche
quando la musica varia di registro. Non aspettatevi, dunque, parti
troppo dolci, i Beheaded Zombie non si lasciano mai andare a soluzioni
morbide e di comodo. Una particolarità: l'album è interamente cantato
in russo; forse anche per questo la voce risulta dura.
La registrazione è assolutamente all'altezza. Ha il pregio di
essere molto ben bilanciata, cosicché ogni strumento gode del proprio
spazio. Inoltre, anche la scelta dei suoni è personale, non abbiamo a
che fare con una produzione che si confonde con tante altre nel suo
genere, come invece oggigiorno accade sempre più spesso. I Beheaded
Zombie hanno una loro personalità sia dal punto di vista strettamente
musicale, sia per le sonorità.
"Schastiye Dlya Vseh " è un album coi controfiocchi. Viene voglia
di ascoltarlo in continuazione e ad ogni ascolto regala emozioni.
L'acquisto è vivamente consigliato, sia per la qualità della musica,
sia per l'originalità.
Vi lascio con una nota biografica: il cantante Dmitry "Letarg"
Tolokonnikov ha lasciato il gruppo dopo la pubblicazione dell'album. Al
suo posto, inaspettatamente, è subentrata una ragazza, Daria Murder.
Chissà come è cambiato il volto dei Beheaded Zombie con questo
avvicendamento.
(BRN - Maggio 2010)
Voto: 9
Contatti:
Sito Beheaded Zombie: http://bezombie.ru/
Sito BadMoodMan: http://solitude-prod.com/
Sito Technical Sound Records: http://www.technical-sound.com/