BAALPHEGOR
Post Earthquake Age
Etichetta: Fastbeast Entertainment
Anno: 2006
Durata: 36 min
Genere: death metal
I Baalphegor sono un gruppo spagnolo formatosi nel 1996 e questo "Post
Earthquake Age" è il loro secondo album. La formazione attuale vede
coinvolti Alfred Berengena (batteria), Xesc Cla (basso), Miguel Herrera
(voce), Marc Plana e David Fernandez (chitarre).
Prima di ricevere questo promo li conoscevo solo di nome e non
sapevo che genere suonassero. Beh, devo dire che sono stato sorpreso in
maniera assai positiva, la loro proposta è un death metal brutale,
d'assalto, tecnico e ben suonato, che tuttavia nasconde al suo interno
alcune parti estranee ma che si incastrano alla perfezione col resto.
E' il caso di "Humtec Sphere", che a metà si trasforma in un pezzo
jazz/prog, con tanto di basso fretless in primo piano e chitarre che
propongono melodie astratte. Altri esempi sono "New Coming Are Slave",
nella quale vengono inserite delle percussioni accanto alla batteria,
oppure la title-track, una strumentale dai forti connotati tribali.
Questi elementi atipici, pur essendo presenti solo in casi isolati,
contribuiscono a rendere il loro stile vario ed originale. Non sono
molti i gruppi per i quali si può dire altrettanto. L'ossatura dei
brani consiste invece in un death metal brutale e serrato, per fare
alcuni riferimenti potrei citare Morbid Angel, Decapitated, Nile, e in
misura minore Behemoth, Cryptopsy, Hate Eternal. In certe occasioni le
fonti di ispirazione appaiono inconfutabili, tuttavia il gruppo non si
limita a copiare, ma inserisce alcuni riff inusuali e decisamente
personali. L'ascolto si traduce quindi in un alternarsi vivace e
continuo di richiami a questo o quel gruppo e di passaggi inaspettati,
che inizialmente potrebbero cogliere in contropiede, ma che in breve si
rivelano azzeccati e facilmente assimilabili.
I brani sono abbastanza articolati, pur non essendo lunghissimi.
Soltanto "The New Adoreds" raggiunge i sette minuti, le altre non
superano i quattro. Ci sono cambi di tempo frequenti, parti veloci e
altre cadenzate, stacchi di chitarra e basso, assoli... insomma, tutto
quello che serve per fare un disco completo, ma senza esagerazioni. Le
strutture dei pezzi, infatti, solitamente prevedono la ripresa di
strofe e ritornelli, pur senza risolversi nella classica forma-canzone.
"Post Earthquake Age" è diretto e spontaneo, ma anche omogeneo e
compatto; la produzione, curata dallo stesso chitarrista David
Fernandez, è assai limpida ed equilibrata. Si nota subito come sia
stata posta una cura maniacale nella scelta dei suoni: sono potenti, e
naturali e cristallini.
Ai Baalphegor si può criticare il fatto che non siano in grado di
esprimersi dall'inizio alla fine su livelli di eccellenza, ma a conti
fatti il loro è un gran dell'album, privo di difetti particolari. Anzi,
a voler proprio rompere i coglioni, uno ci sarebbe: la veste grafica.
Se proprio ci doveva essere, meglio che sia questo. Il libretto è di
dodici pagine sostanzialmente vuote ed anonime, ma almeno ci sono tutti
i testi.
Per concludere: accaparratevi quest'album. "Humtec Sphere",
"Manipuled Nerves Impulses", "Ansphina", "Post Earthquake Age"
rasentano la perfezione, ma onestamente nessuna è da scartare.
(BRN - Novembre 2006)
Voto: 8.5
Contatti:
Mail Baalphegor: contact@baalphegor.net
Sito Baalphegor: http://www.baalphegor.net/
Sito Fastbeast Entertainment: http://www.fastbeast.ch/