AXEVYPER
AxeVyper
Etichetta: My Graveyard Productions
Anno: 2010
Durata: 42 min
Genere: heavy metal
Dalle ceneri degli Assedium, o almeno da una parte della band, è nato
nel 2009 il progetto che porta il nome AxeVyper, con la ferma intenzione
di ricreare ancora una volta le magiche e classiche atmosfere heavy che
hanno reso immortale il suono con cui ogni metal maniac oggigiorno ha a
che fare, senza pretese di sorta, senza volersi presentare come entità
fresca ed originale, ma solo sincerando chiunque si avvicini alla loro
musica che questa è nata e prende vita dall'irrefrenabile passione per
un genere che per molti può semplicemente suonare retrò, per altri è
l'unica ragione (musicale) di vita.
AxeVyper significa quindi heavy metal old school, niente di più e niente
di meno, e per chi si era avvicinato in precedenza al flavour epico
della band primigenia, è utile sottolineare come quella verve
"battagliera" sia stata sostituita da un approccio diretto e senza
fronzoli, "in your face" insomma, che guarda allo speed ed allo US power
d'oltreoceano in primis, ma non disdegna l'isola della comunità europea
che ha dato vita al genere, con echi ai grandi nomi così come a nomi
"minori".
Un platter consistente, con 10 brani che raggiungono il minutaggio
finale di ben 42 minuti; nove inediti cantati in inglese, ed uno in
italiano, primo passo che ha successivamente portato alla realizzazione
di un EP nel corso del 2011, interamente cantato nella nostra lingua
madre. La My Graveyard non si è tirata indietro, ed ha voluto credere in
questa nuova incarnazione dei nostri, con risultati positivi sia dal
punto di vista della qualità che dell'apprezzamento da parte del
pubblico italiano, non solo dei più strenui defenders, ma anche di una
cerchia più allargata di metalheads.
Una breve panoramica per inquadrare il lavoro dei nostri, sincero e
senza troppe aspettative, è d'obbligo. Se ancora avete qualche dubbio al
riguardo, un titolo posto in apertura di platter come "Revenge Of The
Axe" non lascia adito a possibili fraintendimenti, e la traccia va
dritto al sodo supportata da un refrain che resterà in mente al primo
ascolto; "Rats In The Walls" assume una carica più "oscura", e velocità
ed una strizzata d'occhio al thrash primordiale concretizzano l'assalto.
"Poserkiller" e "Immortal Steel" seguono a ruota, e non sussiste
realmente la necessità di commenti a brani che portano nomi del genere,
la dicono già lunga da soli; l'autocelebrativa "AxeVyper" fa della
melodia la sua carta vincente, così come "Bad Italian Boys" si configura
come un tributo all'heavy tricolore degli 80s, stesse sonorità e stessa
attitudine, atmosfere riproposte anche nella conclusiva "Non E' Finita
Qui", con il valore aggiunto del cantato nella nostra madrelingua.
Una registrazione in sintonia con l'inquadramento che il quintetto ha
della propria proposta, niente che possa quindi rimandare alle
produzioni che vanno tanto di moda oggigiorno, ma cura nel mantenere
quel mood che ha reso magiche le produzioni degli anni '80, ovviamente
proiettato in una dimensione più odierna (ma non troppo).
Personalmente, ho notato la perdita e la cura dello "smalto" che aveva
contraddistinto le produzioni degli Assedium, a favore di una incisività
maggiore che paga alle volte, ma perde di consistenza molte altre,
finendo per semplificare anche troppo brani che avrebbero necessitato di
costruzioni forse più ricercate per compiere davvero il salto di
qualità definitivo.
Ciò non costituisce comunque un grosso problema, anzi, sembra che gli
AxeVyper stiano riscuotendo molto più successo di quanto non ne avessero
in precedenza con questa rinata carica, e non si può dire che questo
self titled debut non riesca a far muovere la testa di chi lo sta
ascoltando!
Non resta che attendere i passi futuri di una band da cui si sa in
partenza cosa attendersi, e che sicuramente rispetterà le aspettative di
quanti hanno riposto fiducia in loro... supporto!
(PaulThrash - Settembre 2011)
Voto: 7
Contatti:
Sito AxeVyper: http://www.myspace.com/axevyper