AUTUMNIA
O'Funeralia

Etichetta: Solitude Productions
Anno: 2009
Durata: 60 min
Genere: doom death


Nati come progetto parallelo dei Mournful Gust, gli ucraini Autumnia ci propongono un classicissimo esempio di doom death figlio degli anni '90. Il duo, composto da Alexander Glavniy (chitarre, tastiere e programmazione) e Vladislav Shahin (voce), si ispira innegabilmente all'opera dei My Dying Bride e l'influenza della band inglese si fa sentire in ognuna delle cinque tracce proposte in questo album.
Andiamo però con ordine, gli Autumnia, che in questo lavoro si fanno aiutare da Igor Guy al basso, Sergey Vinnik al violino e Yuriy Baygush al piano, non sono affatto dei novellini e, anzi, pur trattandosi di un progetto parallelo, arrivano con "O'Funeralia" al loro terzo lavoro, dopo "In Loneliness Of Two Souls" (2004) e "By The Candles Obsequial" (2006); in questa nuova opera non c'è nessuna volontà di creare strani ibridi e nemmeno di raggiungere una spiccata personalità: abbiamo a che fare con un semplice omaggio ad un genere che viene rispettato in ogni sua componente, a partire dalla copertina che, tra tinte verdi e nere, ritrae il solito angelo di pietra con le ali spiegate. Bella, ben fatta, evocativa, ma non certo originale.
Arrivando alle composizioni vere e proprie, le carte vengono messe ben in chiaro subito con "In Heavens... Among The Tombs", dove la solita dicotomia tra oscurità e luce si manifesta in un doom metal funebre e solenne: singole note prolungate disegnano i lamenti della melodia, mentre accordi rocciosi si trascinano con pesante lentezza. La sezione ritmica è essenziale e serve principalmente a scandire i rintocchi mortuari della musica, senza grande dinamismo. Molto buona anche la prova vocale di Yuriy, che opta per un growl cavernoso e profondo. A metà brano, all'incirca, c'è il doveroso stacco malinconico, con arpeggi di chitarra, gocce di pianoforte e il pianto straziante del violino, così come siamo stati abituati dal buon vecchio Martin Powell all'epoca dei fondamentali "Turn Loose The Swans" e "The Angel And The Dark River". Tutto secondo le regole, insomma, cosa che farà felici gli appassionati e lascerà indifferente chi si annoia dopo trenta secondi di questo genere: d'altra parte la durata delle canzoni è, come potete ben immaginare, molto elevata, viaggiano sempre tra i 10-12 minuti per ogni pezzo.
Mi piacerebbe parlarvi con più varietà dei brani, ma bisogna dire che la musica degli Autumnia non regala tantissime variazioni, puntando molto di più sul monolitico incedere di una formula ben rodata e conosciuta. Così "Blessing Your Illness" e "Breathe Your Mourning Into Me" non ci riservano sorprese inaspettate, con la prima che si limita a proporre qualche inserto di voce pulita e la seconda a sfruttare di più violino e tastiere. Anche qui i brani sono sicuramente apprezzabili, sebbene non ci sia molto di diverso da aggiungere a quanto già detto.
Decisamente diversa, sebbene in linea con il genere, "Falling Asleep With Entreaty": il brano questa volta non vede la presenza di chitarre elettriche e urla demoniache, ma lascia la scena al pianoforte e al rumore della pioggia, mentre Yuriy declama sussurrando il testo. Malinconico e triste.
Chiude il CD "By The Candles Obsequial", che riprende il titolo dell'album precedente, sebbene il brano non fosse presente in quell'album. Qui l'apertura è più magniloquente e sinfonica, con le tastiere che si aprono su un rintoccare di campane: dopo quasi cinque minuti di sole tastiere, la composizione si sposta su lidi più tipicamente metallici, riprendendo la formula conosciuta. Mantiene però un'aura più maestosa che funziona e lo rende uno dei momenti migliori dell'album, con quel pizzico di personalità in più.
Insomma questo "O'Funeralia" non sarà un capolavoro ma è un buon prodotto, fatto per piacere senza troppe pretese a chi ama flagellarsi con il doom più cupo. Da tenere da parte per le fredde giornate a venire.


(Danny Boodman - Settembre 2009)

Voto: 7


Contatti:
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Sito Autumnia: http://autumnia.org/

Sito Solitude Prod.: http://solitude-prod.com/