ASKLEPIA
Cold Of Solitude
Etichetta: Art Of Silence / Solitude Prod.
Anno: 2009
Durata: 51 min
Genere: black metal depressivo, melodico ed atmosferico
Gli Asklepia si sono formati nel 2006, in Russia, da un'idea di
Dunkelheit ed Ulver, due musicisti attivi anche nella black metal band
Necrolatreia. Dopo due anni passati alla ricerca di uno stile
personale, il gruppo ha esordito su full-length con "Lake Of Eternity",
pubblicato dalla Rigorism. Sempre nel 2008, Throthylle è entrato nel
gruppo.
Nel 2009, gli Asklepia sono tornati con un nuovo album: "Cold Of
Solitude" ("Firnovaja Bezdna"). Questo disco è stato inciso nel Hell
Studio da Dunkelheit (chitarra, basso, tastiera, batteria programmata),
Ulver (chitarra), Throthylle (basso e voce). Alle registrazioni hanno
partecipato anche il cantante Death Armor e, in una canzone, 3DeeMon.
Ora, vorrei scusarmi con tutti i lettori per le eventuali imprecisioni
di queste mie prime righe. Il fatto è che tutte le informazioni
stampate sul libretto di "Cold Of Solitude" sono in russo, una lingua
che non conosco, ed i siti internet degli Asklepia non sono aggiornati.
Ragion per cui, ho tentato di capirci qualcosa traslitterando dal
cirillico ai nostri caratteri, però non conoscendo la lingua potrei
anche aver riportato qualche notizia errata. Se così fosse, vi prego di
essere indulgenti con il sottoscritto.
La copertina di "Cold Of Solitude" ha i colori freddi, tendenti
all'azzurrino, e ci mostra l'immagine sfocata di alcune colonne
innalzate al centro di una pianura. Sembrano dei menhir, ma credo che
siano delle colonne rimaste in piedi, appartenute ad un edificio
crollato ormai da tempo. All'interno del libretto di due pagine
troviamo alcuni testi, e le varie informazioni relative alla
registrazione, rigorosamente (come ho scritto prima) in russo.
"Cold Of Solitude" contiene otto tracce per un totale di 51 minuti
di musica. Una musica oscura, notturna, negativa ma senza dubbio
affascinante. Con grande abilità, gli Asklepia danno vita a scenari
malinconici, nostalgici ma altresì astiosi e carichi di rabbia
repressa.
Stilisticamente, gli Asklepia suonano un depressive black metal
fortemente influenzato da suggestioni gothic/doom, com'è evidente sia
nell'arrangiamento che in alcune scelte melodiche. Tipicamente black,
piuttosto, sono i vocalizzi aspri e digrignati (che però a volte si
trasformano in un growling profondo), e la distorsione zanzarosa delle
chitarre. Ma è solo un mio vezzo da critico separare queste due anime
degli Asklepia: in realtà, lo stile di questi russi è molto coerente ed
omogeneo. E proprio per questo risulta tanto attraente.
"Cold Of Solitude", sebbene possa essere ascoltato tranquillamente
traccia per traccia, può essere goduto al meglio solo se ascoltato
tutto d'un fiato, nella sua interezza. Ovviamente, non si tratta di un
ascolto facile. Però è una fatica che può regalare grandi
soddisfazioni. Legate fra di loro da campionamenti di pioggia ed altri
effetti sonori, le otto tracce formano quasi un'unica, lunga suite che
sussurra al cuore dell'ascoltatore, mettendone a nudo tutti i segreti
più reconditi e dolorosi.
Uno dei difetti tipici del depressive black metal, è quello di essere
ripetitivo, infinito e talvolta noioso. Questo non è il caso degli
Asklepia, le cui canzoni sono sempre ben equilibrate ed in possesso di
minutaggi accettabili. In più, il songwriting è vario, così come gli
arrangiamenti. Si ascoltino ad esempio due tracce come "Golodnaja
Metel'" e "Otkrovenie Dozhdja" (il cui titolo, curiosamente, richiama
alla mente un altro gruppo di casa Solitude, i Revelations Of Rain).
Dunque, la prima traccia mette maggiormente in evidenza l'anima black
del gruppo, grazie a vocalizzi rauchi ed odiosi, accompagnati dai riff
ben definiti suonati da chitarre zanzarose e taglienti. La seconda ha
invece i suoni più morbidi, mette in mostra la sua natura gotica e
doom: il cantante utilizza un growling davvero profondo, e le chitarre
hanno un timbro pieno. Si segnala anche un ottimo assolo melodico,
tipicamente metal, del chitarrista ospite. Ecco, queste due canzoni
sono molto diverse fra di loro, come arrangiamento e struttura. Sono
però accomunate dalle scelte musicali ambigue ed ibride degli Asklepia,
dalle melodie malinconiche ma piacevoli, da un senso di tristezza
schiacciante, di rassegnazione.
E' difficile assegnare la palma di canzone migliore, tra quelle
presenti nell'album. A parte le due citate in precedenza, funzionano
benissimo anche brani quali "Gost'", "Uvjadanie" e "Holod
Odinochestva". In realtà, gli Asklepia sono in possesso di una qualità
compostiva decisamente elevata. Di conseguenza, non ci si trova mai di
fronte ad episodi banali o scontati.
La Solitude non tradisce mai, ed ha fatto un gran bene a mettere sotto
contratto gli Asklepia. Certo, il gruppo può ancora maturare, perchè
allo stato attuale non è ancora in possesso di un suono unico ed
inconfondibile. E' però sulla buona strada per trovarlo. Occorre quindi
che il gruppo non si accontenti di ciò che ha realizzato in "Cold Of
Solitude", ma provi ad andare oltre. Al tempo stesso, è importante che
il pubblico li sostenga, e per questa ragione consiglio caldamente
l'acquisto di questo disco. E' bello, e non deluderà gli amanti delle
melodie al tempo stesso deprimenti e rabbiose.
(Hellvis - Febbraio 2010)
Voto: 7.5
Contatti:
Mail Asklepia: asklepia@inbox.ru
Sito Asklepia: http://www.asklepia.6dp.ru/
Sito Solitude Prod. : http://solitude-prod.com/