APEIRON
Among The Lost

Etichetta: Last Scream Records / Andromeda
Anno: 2010
Durata: 47 min
Genere: death metal melodico


Nel 2008 ho avuto la fortuna di recensire "The Cruel Crime", il buon MCD d'esordio dei lombardi Apeiron. Tra l'altro, il lettore è rimandato a quella recensione, presente negli archivi album di Shapeless Zine, in caso fosse interessato alle notizie biografiche relative al gruppo. Avendone già scritto in passato, non mi sembra il caso di ripetermi in questa sede.
Relativamente a "The Cruel Crime", comunque, avevo espresso un giudizio piuttosto favorevole. Infatti, il death metal melodico proposto dagli Apeiron faceva mostra di una personalità e di una creatività inusuali per il genere. Avevo assegnato pertanto un bel 7.5 a quel MCD, poichè la band si era dimostrata in possesso di doti e talento notevoli, purtroppo penalizzati da un'inevitabile aderenza ai canoni del loro stile musicale. Queste le parole con le quali avevo concluso quella recensione: "Se riuscissero a diventare ancora più personali, allora potrebbero candidarsi come una delle nuove promesse assolute nell'ambito death metal melodico internazionale".
E' quindi con curiosità che mi sono messo all'ascolto di "Among The Lost", il primo full-length degli Apeiron, pubblicato dalla Last Scream Records. Una curiosità dettata dalla fiducia nel potenziale di questi ottimi artisti.
Dunque, gli Aperion hanno mantenuto le promesse, oppure no? La risposta sarà data al termine di questa recensione.

Commentiamo immediatamente la copertina ed il libretto di "Among The Lost". La copertina ci mostra una stanza spoglia: da una porta, fuoriescono busti, braccia e facce urlanti di persone. Dietro di loro, una luce abbagliante. Il libretto, di dodici facciate, contiene tutti i testi, le foto dei musicisti e le varie informazioni relative alla registrazione. A tal proposito, "Among The Lost" è stato inciso all'Ironape Project Studio e missato al Fear Studio. La formazione che ha realizzat il CD vede Filippo alla chitarra ed alla voce, Alessio al basso ed alla voce, Federico alle chitarre e Rodolfo alla batteria.
"Among The Lost" è aperto dall'introduzione "Into The Deep": un brano breve e cupo, inquietante. Esso spiana la strada a "Voids Of Breath", che sin dalle prime battute mette in mostra una certa originalità ed una grande attenzione nell'arrangiamento. Stilisticamente, gli Apeiron suonano sempre death metal melodico, ma tanta acqua sembra essere passata sotto i ponti dai tempi di "The Cruel Crime". Il songwriting è decisamente più maturo, e inoltre il quartetto evita di adottare soluzioni melodiche troppo in linea con il genere: una cosa ottima, visto che ormai il death melodico sembra essere, nella maggior parte dei casi, nient'altro che la copia di sè stesso. Senza stravolgere il genere, ma senza scadere nella banalità, gli Apeiron mettono a tacere gli scettici grazie a questa ottima opener. La qualità di registrazione è ottima; l'arrangiamento (come ho già scritto) è stupendo. Tecnica, affiatamento, potenza e creatività: cosa volere di più?
Dopo uno stacco appena percettibile, ecco partire "Hendra". Anche in questo caso, gli Apeiron si distinguono per la loro capacità di creare canzoni avvincenti e tutto sommato relativamente originali, rispetto alla media del genere. Meno arrembante della precedente, gode comunque di un suono potente ed intenso, che trae linfa da una sezione ritmica precisissima e dagli incroci melodici delle due chitarre. Con naturalezza, "Hendra" scivola in una sezione dalle calde atmosfere sudamericane, prima di concludersi con il consueto vigore.
"Clutches Of Despair" è aperta da felicissime scelte melodiche, e gode del contributo vocale dell'ospite Gianluca Melino, ex Alligator. Si tratta di una composizione mutevole, che fa della creatività la sua bandiera. Si ascolti ad esempio l'arrangiamento, come passa tranquillo da poderose sezioni metal ad altre più morbide e quasi sognanti. Nota di merito per il lavoro di Alessio al basso, il quale non si limita mai ad accompagnare e basta, ma ci mette del suo perchè gli arrangiamenti degli Apeiron siano unici ed inconfondibili. Talvolta, "Clutches Of Despair" è velato di suggestioni black appena avvertibili; nel complesso, la canzone è un valido esempio di death melodico variegato e dalle tante sfaccettature. L'arrangiamento è arricchito da ottimi effetti sonori.
"The Last Page" è una canzone piuttosto il linea con il genere, che tende a sorprendere meno rispetto a quelle che l'hanno preceduta, poichè la melodia non mostra particolari slanci creativi. Discorso diverso, come di consueto, per l'arrangiamento: gli Apeiron danno prova di una grande tecnica e di una sicura consapevolezza dei mezzi a loro disposizione. La situazione cambia nel corso della seconda parte di "The Last Page", sicuramente più emozionante ed intrigante. Voglio comunque citare anche gli sporadici episodi nei quali i cantanti utilizzano la voce pulita.
"Scavenging Thoughts (Of Mortality Lost)" è un esempio efficace di come gli Apeiron riescano a coniugare una buona immediatezza melodica con dei passaggi tecnicamente difficili ed alcune irregolarità ritmiche. Anche in questa occasione, gli stilemi del death melodico vengono piegati ad un'urgenza di originalità che porta il quartetto a non adagiarsi mai su formule compositive più sicure e collaudate.
E' così che un brano come "Red Waters Of Acheron" risulta quasi "leggero", data la sua scorrevolezza. Senza eccedere in complicazioni, gli Apeiron si concedono il lusso di realizzare un brano più classico, che comunque sta bene nell'economia dell'album.
"The Crossing", che gode di un assolo del chitarrista ospite Diego (Within Your Pain), è una buona traccia che ripercorre, nelle sue battute, i tratti salienti dello stile degli Apeiron, con un occhio di riguardo al loro passato più recente. Come al solito, gli artisti si dimostrano maestri nella scelta dei timbri, e non esiste passaggio che possa dirsi messo lì per caso. Il loro stile compositivo è sempre controllato: si nota la volontà degli Apeiron di svincolarsi dai limiti che stanno affliggendo, ormai da anni, i gruppi promotori del death melodico di matrice svedese.
"Through Me You Enter" è uno strumentale malinconico, che prepara il terreno alla title-track, e permette all'ascoltatore di rifiatare un po'.
La traccia che dà il titolo all'album non è l'episodio migliore del CD, però si difende bene. Perchè non è l'episodio migliore, a mio avviso? Perchè si avvale di soluzioni melodiche troppo abusate, ed a poco servono i vari espedienti relativi all'arrangiamento per sistemare il tutto. Ed è sintomatico tutto questo. Poichè "Among The Lost" (l'album, non la canzone) si presenta in questa maniera. Ha un inizio sfolgorante, che stordisce l'ascoltatore e che fa gridare al miracolo, per poi rilassarsi, concedendo troppo agli stilemi tipici del genere. "Voids Of Breath", "Hendra" e "Clutches Of Despair" è un trittico di canzoni bellissimo, che da solo vale l'acquisto del CD. In queste tre prove, gli Apeiron dimostrano di non essere un gruppo come tanti, ma di caratura superiore. In seguito, l'album si mantiene su livelli molto alti, ma nonostante tutti gli accorgimenti il death metal melodico dei nostri ritorna su territori più "allineati", perdendo quindi molto in quanto a personalità.
Sicuramente un incremento qualitativo c'è stato, e "Among The Lost" è uno dei dischi più convincenti usciti ultimamente in ambito death melodico. Continuo però ad essere convinto che gli Apeiron possano fare molto di più. Le tre canzoni iniziali lo confermano molto chiaramente, e lo stesso vale per alcuni episodi di gran valore che si distinguono di tanto in tanto nelle rimanenti composizioni. Gli artisti mi sembrano intelligenti, e sono convinto che il prossimo lavoro sarà ancora più personale e bello. Almeno, questo è ciò che mi auguro.
Prima di concludere la recensione, vorrei ancora aggiungere due osservazioni. La prima riguarda il promo-pack ricevuto dalla nostra redazione, che oltre al CD completo di copertina, ha allegato anche un secondo CD comprendente tanto materiale utile al recensore. Fotografie (che purtroppo non possiamo utilizzare sulla nostra zine), biografie, gli mp3 del demo e del MCD con tanto di copertine. Insomma, un promo-pack molto professionale, in grado di dare al recensore un quadro completo ed esauriente del percorso stilistico, dell'immagine e dell'immaginario degli Apeiron. Ottimo lavoro.
La seconda osservazione riguarda proprio "Among The Lost", che sul sito della band è venduto a soli 9.99 euro. Capito? Solo 9.99 euro. Non scaricatelo quindi. Acquistatelo. E' importante che le band valide, italiane tra l'altro, vengano sostenute.
(Hellvis - Giugno 2010)

Voto: 8


Contatti:
Mail Apeiron: info@apeironet.it
Sito Apeiron: http://www.apeironet.it/

Sito Last Scream Records: http://www.lastscream.com/