ANGERCORE
Time Reveals
Etichetta: Myphonic Records / Alkemist Fanatix
Anno: 2008
Durata: 39 min
Genere: rock/hardcore
Partendo da una ben salda e forte base hardcore gli Angercore riescono
a raccogliere ed inglobare nelle loro sonorità le più svariate
influenze musicali odierne, a partire dall'heavy rock di matrice
americana, passando per il grunge sino ad utilizzare soluzioni e
melodie di estrazione emo; il brano che apre questo lavoro, " For A
While", ne è un classico esempio: sonorità asciutte, ben delineate e
compatte, buona esecuzione strumentale, così come buone le vocals,
dalle linee decise e ben marcate ed il connubio bridge/chorus, dove
tutto si fa più aperto e melodico; una sorta di heavy rock moderno
palesemente venato di hardcore.
Nel pezzo che segue, "Two As One", su di una struttura tipicamente
emo oriented si fanno decisamente spazio influenze ai limiti del folk e
dal timido flavour british, il tutto sovrastato costantemente dalla
potenza dei suoni e dall'irriverenza esecutiva, senza mai dimenticare
una certa "commerciabilità" di fondo.
Il basso slabbrato ed in primissimo piano caratterizza, invece, il
terzo brano in scaletta, "Theory Of Integrity", dove le chitarre si
fanno ancora più robuste e dove le partiture alternano momenti più
ragionati e lenti a brevi slanci ricchi di irruenza e melodia.
Interessante il lavoro delle chitarre, autrici di innumerevoli scambi
armonici che arricchiscono il sottofondo sonoro, mentre anche stavolta
i chorus, in mid-tempo, mantengono appeal e tiro necessari a rendere il
brano appetibile.
"Fake Transmission" risulta invece più tirato; la ritmica si fa più
corposa, piena ed impastata, mentre, ancora una volta sono le asce a
spiccare sul tutto, creando riff e partiture sempre variegate ed
incalzanti. Le basi sono decisamente hardcore ma, alla fine, il succo
se ne distanzia notevolmente, avvicinandosi e di parecchio ad un certo
rock di estrazione moderna ed americana, dove sono pur sempre la
potenza ed il groove a farla da padrone.
Sembra di aver trovato il bandolo della matassa, di essere
riusciti ad entrare nel mondo musicale degli Angercore che ecco
giungere ai nostri orecchi "Battlefield", a cambiare di nuovo le carte
in tavola; stavolta, infatti, è lo spirito più alternative dei nostri
ad influenzare le sonorità, che si arricchiscono di numerosi spunti e
richiami al funk, per poi tornare ad esplodere con i ritornelli,
acquisendo nuovamente potenza, groove ed energia.
"Drawbacks" non è altro che un mid-tempo saltellante e corposo dove,
ancora una volta, sono le linee di voce a risultare protagoniste, sia
per il loro volume, di molto sopra al resto, sia per l'intensa, sicura
e precisa interpretazione. Anche "Merchant Of Beauty" scorre
velocemente; qui l'anima hardcore va a legarsi ad un' attitudine
leggermente più punk oriented, vedi strofe, mentre l'esecuzione si fa
invece più stradaiola e marcia lungo i chorus.
"Diversions" pur non convincendo sino in fondo non va a debilitare
la riuscita complessiva del lavoro, grazie anche allo stile sempre
personale e tipico dei nostri.
Con "Still Emotions" la velocità tende ad aumentare e con essa
acquisiscono maggior piglio e slancio sia le strofe che i ritornelli,
andando ad innalzare e non di poco, le risultanze del pezzo stesso,
altrimenti assolutamente nella norma.
Il penultimo brano in scaletta, "Ocean", è caratterizzato da
sonorità essenzialmente rock, andando a ricordare, sin da subito, i
vari Trust Co.,Rev Theory, ultimi Mudvayne e chi più ne ha ne metta;
rock rivisitato e corretto, quindi, secondo gli standard ed i gusti
moderni ed odierni e dalle molteplici contaminazioni.
Tocca quindi a "The End" chiudere questo " Time Reveals"; una ballad
oscura e malinconica basata essenzialmente sulle vocals e la chitarra
acustica a cui, in maniera sporadica, vanno ad aggiungersi archi, sax e
tromba, andando a creare un'atmosfera piena di fumi ed essenze
blueseggianti. Bravi.
E' questa assoluta duttilità sonora a rendere il lavoro degli
Angercore continuamente appetibile e di livello internazionale, grazie
anche alla professionalità dimostrata lungo certi passaggi, agli
accorgimenti sonori via via utilizzati ed alla struttura compositiva
dei brani stessi; risulta quasi strano, in fondo, che pur partendo
dall'hardcore, non si vada a sguazzare nell'immenso ed inflazionato
mare del cosiddetto metalcore, virando, invece, verso sonorità meno
prevedibili e dall'innata propensione melodica. Una scommessa che i
nostri sembrano aver vinto in pieno.
(Pasa - Luglio 2009)
Voto: 7
Contatti:
Mail Angercore: info@angercore.com
Sito Angercore: http://www.angercore.com/
Sito Alkemist Fanatix: http://www.alkemist-fanatix.com/