ADIMIRON
When Reality Wakes Up
Etichetta: UK Division Records / Alkemist Fanatix
Anno: 2009
Durata: 59 min
Genere: thrash metal moderno
Secondo traguardo raggiunto per i romani Adimiron, che a 10 anni dalla
formazione danno finalmente alle stampe il loro secondo album, questo
"When Reality Wakes Up" oggetto di recensione. Il primo album,
intitolato "Burning Souls" e dato alle stampe nel 2003 dall'etichetta
indipendente olandese Karmageddon Media, era giunto dopo due demo ed un
succoso tour italiano, accrescendo la fama del combo capitolino. Della
formazione che diede i natali a "Burning Souls", 3 dei membri originari
hanno scelto altre strade, con un conseguente silenzio da parte della
band durato oltre un anno; il quintetto degli Adimiron attualmente vede
la presenza di Andrea Spinelli alla voce, Alessandro Castelli e Danilo
Valentini alle chitarre, Federico Maragoni alla batteria e Maurizio
Villeato al basso. Anche lo stile è cambiato radicalmente fra un album
e l'altro, passando da un death metal melodico ma particolarmente
aggressivo, ad un thrash di chiara matrice moderna, con molti richiami
ad acts fondamentali come Nevermore (su tutti), Pantera e Meshuggah,
giusto per citare i nomi più noti che la band stessa fa figurare fra le
fonti da cui trae ispirazione per la propria proposta. Ponte di
collegamento fra i due lavori la demo del 2006 "Choose A New
Direction", che non ha mai visto la luce a causa del fallimento
dell'etichetta olandese che aveva dato la propria fiducia ai ragazzi in
precedenza; si cominciano ad intravedere le coordinate musicali e
stilistiche che oggigiorno costituiscono il vero e proprio trademark
della band, con rimandi al songwriting che di lì a poco avrebbe
caratterizzato il risultato (se finale, non è dato saperlo...) del
percorso di crescita e maturazione.
Come il full length che lo precede, anche "When Reality Wakes Up"
è stato registrato presso i New Sin Studios di Loria (TV), da Luigi
Stefanini, che è riuscito a cogliere lo spirito e soprattutto le
sonorità adatte per il sound degli Adimiron, racchiuse negli 11 brani
che compongono il cd (compresa la cover "Spitfire" dei Prodigy), per un
timing finale che sfiora l'ora abbondante di musica, fra brani più
immediati ed altri meno, ma che non sfociano nell'esagerazione fine a
sé stessa.
Si comincia con "Desperates", posta in apertura con l'intento di
scoprire sin da subito le carte in tavola e rimarcare la passione per
gli sviluppi che il primigenio concetto di thrash metal ha avuto nel
decennio appena trascorso; i rimandi ai Nevermore sono evidenti, dalla
sfuriata iniziale, al primo bridge "narrato" nella maniera tanto cara a
Warrel Dane, ad un refrain melodico con Andrea Spinelli che ricorda
Phil Anselmo dei tempi passati, per confluire in cambi di tempo fra il
pari ed il dispari, quasi a ricordare che i Meshuggah hanno impartito
lezioni di stile del tutto recepite. La successiva "Wrong Side Of The
Town" non fa che ribadire il concetto, mentre "Forgiveness" rallenta
l'andatura e placa l'animo con la sua "forma" di semi-ballad dal tiro
malinconico. Sembra pensarci la successiva "Choice For A Mask" a
ritornare sulle coordinate tracciate in apertura, ma smorza sin da
subito i toni, ponendosi come logica conseguenza a "Forgiveness".
"Mindoll", "Das Experiment", "Still Winter Within", "Endevouring" si
collocano a metà fra le soluzioni delineatesi in precedenza, e c'è
anche spazio per la titletrack, che altro non è se non una lunga
traccia strumentale acustica, dalle tinte tristi ma nel contempo
sognanti. "Spitfire" si inserisce nel contesto senza alterare la
venatura e l'indirizzo stilistico.
La preparazione tecnica dei nostri è di un livello decisamente
superiore alla media, e se da un lato troviamo una sezione ritmica
precisa e capace di variare coordinate stilistiche tra i vari brani,
dall'altro lato abbiamo due chitarristi in grado di intessere trame
melodiche particolari e ricercate, il tutto coronato dalla voce
abrasiva ed al contempo melodica di un cantante preparato e versatile,
scelta ottimale per il genere di riferimento.
Gli Adimiron si vanno ad affiancare alla moltitudine di
interessanti realtà che costellano il firmamento metal italico,
dall'alto delle loro capacità tecniche e delle idee che riescono a
sviluppare e incidere indelebilmente in musica; se da un lato i fan del
thrash più ordinario e classico storceranno il naso senza ripensamenti
di sorta, dall'altro i più aperti a sonorità moderne e "futuristiche"
troveranno in "When Reality Wakes Up" un ottimo esempio di questa
evoluzione, sottolineato da ogni singola nota scaturita dagli strumenti
dei nostri. In ogni caso, supporto ad una band valida e meritevole!
(PaulThrash - Aprile 2010)
Voto: 7
Contatti:
Mail Adimiron: promotion@adimiron.org
Sito Adimiron: http://www.adimiron.org/
Sito Alkemist Fanatix: http://www.alkemist-fanatix.com/