ABUSER
Threats Of Fate
Etichetta: My Graveyard Productions
Anno: 2009
Durata: 44 min
Genere: techno-thrash metal
Finalmente il tanto agognato debutto discografico dei lombardi Abuser
vede la luce nel dicembre 2009 grazie a My Graveyard Productions, dopo
più di un anno di sospensione... ma si può asserire senza ombra di
dubbio che sia valsa la pena di attendere! L'attiva etichetta con sede
in territorio bresciano, dopo il colpo andato a segno con i National
Suicide, replica sul versante thrash con una delle migliori band
attualmente in attività nello stivale, seppur i nostri non abbiano
ancora ingranato in termini di live nella giusta misura per poter
supportare il proprio prodotto a dovere.
La discografia degli Abuser conta un solo promo dato alle stampe
nel 2007 in tiratura limitata, destinato prevalentemente alla stampa di
settore ed alla promozione, che conteneva tre inediti riproposti anche
nel qui recensito debut album "Threats Of Fate" (vale a dire
"Vengeance", "Flesh Eaters" e "Iron Ghost") più la cover del classico
di casa Whiplash "Spit On Your Grave"; le due releases sono state
registrate, mixate e masterizzate presso l'X-Studio da Stefano Parodi.
Un primo capitolo piuttosto corposo, che si esplica nei 10 brani
per un totale di 44 minuti che "popolano" il lavoro in oggetto; il
quartetto milanese si è inoltrato sempre più in profondità nei meandri
del thrash metal più tecnico, grazie in particolare alle trame
intessute dalla chitarra di Stefano Bertolotti, autore di musiche e
liriche (eccezion fatta per alcune composizioni, a cui hanno
contribuito anche i restanti membri), al quale è doveroso rendere
merito. Di certo il risultato degli sforzi va equamente suddiviso tra i
4 membri; la possente chitarra ritmica di Marco "Toffa" Toffaletti, il
basso e l'ugola carismatica di Walter Lamorte nonché il superbo compito
svolto dietro le pelli da Lorenzo Graziani permettono di concretizzare
le idee di Stefano, dando vita a 9 inediti suonati con cuore, passione
e nel contempo precisione chirurgica.
"Threats Of Fate" è il risultato di un amore viscerale per il
thrash anni '80, con i fantasmi di Exodus, Whiplash, Vendetta,
Artillery, Forbidden e quanto di meglio Stati Uniti ed Europa abbiano
sfornato nel periodo di maggior prosperità del genere; vanno
affiancandosi nomi come Voivod, Coroner (soprattutto a livello
ritmico), Sadus, che rimandano alla ricerca di un sound più personale,
raffinato, pregno di soluzioni ritmiche e stilistiche "dissonanti".
Brani come la sognante "Equinoxes", cui spetta il compito di
opener, "Creations", dal refrain complesso e giocato su variegate
scale, la violenza di "Stone Mask Overlord", tra le più dirette e
corrosive del lotto insieme alla successiva "Pripjat", ed i controtempi
e giochi d'armonizzazione di "Possession" (ma che compaiono in ogni
singolo brano presente), tutti accomunati dalla spinta verso ritmi
sostenuti cari al genere, dipingono una formazione che ha trovato una
forte affinità, riuscendo ad uscire dalla condizione di mera copiatura
nella quale sono tutt'ora costrette molte, troppe formazioni del nostro
paese (e straniere), per arrivare a creare un proprio inconfondibile
marchio di fabbrica. Chiaramente i capisaldi citati in precedenza si
sentono, ma ciò non svilisce l'intenso lavoro di arrangiamento che è
marchiato a ferro e fuoco in ogni composizione di "Threats Of Fate",
lasciando che ognuna di esse brilli di luce propria.
Il tutto è corredato da una cura maniacale per le liriche, che
toccano argomenti differenti: si passa da episodi relativi ad
avvistamenti UFO, a riferimenti a racconti dell'orrore e registi
cinematografici ad essi ricollegati, per citare fumetti giapponesi
transitando inoltre per argomenti più tangibili e reali come il
disastro nucleare di Chernobyl.
Come prospettato al tempo dell'uscita del promo, nessuna smentita
da casa Abuser, che ritornano ancor più forti e convinti dei propri
mezzi di prima, con un esordio dal notevole potenziale, capace di
focalizzare l'attenzione dell'ascoltatore dal principio alla fine, così
da captare ogni singolo particolare di cui "Threats Of Fate" è
riccamente addobbato... Ciò non toglie che non siamo alle prese con un
album facilmente assimilabile, ma con un lavoro che necessita di più
attenti ascolti per essere compreso e recepito nel modo migliore. Ecco
un'altra band da conoscere e supportare, che da lustro alla nostra
ormai florida scena nazionale!
(PaulThrash - Marzo 2010)
Voto: 8
Contatti:
Mail Abuser: abuser_band@libero.it
Sito Abuser: http://www.myspace.com/abuserthrash
Sito My Graveyard Productions: http://www.mygraveyardproductions.com/