ABSURD (GER)
Asgardsrei
(Ristampa)
Etichetta: Nebelklang
Anno: 2008
Durata: 41 min
Genere: NSBM
Procediamo con ordine: i tedeschi Absurd, dopo svariati demo,
esordirono nel '96 con il full-length "Facta Loquuntur", album dove
veniva proposta un'ardita miscela tra il black norvegese e il Punk/Oi!
più stradaiolo e RAC-oriented, e che poteva contare su un pugno di
canzoni a mio avviso semplicemente fenomenali; nonostante questo, il
disco in questione dimostrò di avere sì le sue luci, ma anche le sue
ombre, concentrate nella seconda metà della tracklist, causate da un
minimalismo nel riffing ai limiti del ridicolo e dalla sostituzione
della batteria con una fredda drum-machine, con conseguente
abbassamento della qualità delle tracce, già penalizzate da strutture
infime, a un livello inferiore allo zero assoluto. Comunque, esaltato
da certe sonorità e con il pensiero rivolto ai soli capolavori
"Werwolf", "Pesttanz" o "The Gates Of Heaven", decisi di acquistare
questo EP chiamato Asgardrei, ovviamente speranzoso di ritrovare
canzoni sulla falsariga di quelle che ho appena menzionato: ignaro ero
che la band, ridottasi a duo dopo un periodo di carcerazione che
coinvolse tre componenti per l'omicidio di un loro compagno di scuola,
avrebbe proseguito seguendo le proprie intuizioni più sciagurate, cioè
quelle della succitata seconda (infame) parte del debut album. In
questo discaccio i reduci Doom (Sebastian Schauseil) e JFN (Hendirk
Möbus) danno veramente il peggio di loro, confezionando una serie di
ciofeche dove il limite del buon gusto viene sorpassato
abbondantemente, anzi, ci viene pure vomitato sopra: si comincia con
"Leben ist Krieg, Krieg ist Leben", intro guerresco con vari
campionamenti a tema accompagnati dalle tastiere di Rob Darken dei
Graveland (personaggio dalle tendenze politiche ben note); la
successiva title-track è sicuramente un preambolo abbastanza
chiarificatore di ciò che ci aspetterà durante il corso del disco:
black metal minimale registrato alla cazzo di cane (e un bel dito medio
a chiunque osi definirla una "registrazione underground") e suonato
peggio, con giri di chitarra che, quando sono distinguibili, sembrano
tarantelle da sagra del radicchio, una drum-machine programmata
orribilmente, un livello tecnico e un gusto che definire puerili
sarebbe ancora eufemistico, con l'unica particolarità delle tipiche
vocals declamate in lingua madre ad offrire un qualsivoglia spunto.
Porto alla vostra attenzione che la versione che sto recensendo non è
proprio quella originale, bensì la ristampa ad opera della Nebelklang
del 2008, che offre l'aggiunta di alcune tracce bonus inserite in
modalità random, come per esempio la terza in scaletta, ovvero "Für
Germanien", "canzone" che segue le direzioni stilistiche di cui sopra,
senza aggiungere (anzi, caso mai togliendo) qualsivoglia valore al
disco; discorso analogo per "Tod Vor Sonnenaufgang", per la quale non
spreco ulteriormente il fiato. Se poi avevate qualche dubbio sulla
visione politica dei nostri eroi ecco che arriva "Crux Gammata", pezzo
dal titolo esemplificativo, composta da una base strumentale,
ovviamente banale e buttata là, sormontata da samples di discorsi
propagandistici del Fürher e di altri suoi compagni di merende non
meglio identificati; ma se fin'ora gli Absurd avevano avuto almeno la
decenza di proporre canzoni dalla durata contenuta, quel briciolo di
dignità lo perdono con l'arcinota "Germanien Über Alles", mattone da
dieci e passa minuti, che comincia con un riff in palm muting
registrato probabilmente con uno Yamaha 20 watt sorretto da una
batteria, ehm, "marziale", che ad un certo punto assume un andazzo
quasi tunzettone che sembra di ascoltare i Deutsche Amerikanische
Freundschaft: ciliegina sulla torta, dei vocalizzi che di dividono tra
il solito scream grave e quel che vorrebbe essere un "pulito" epico ma
che sembra più il risultato di una serata di allegre bevute all'osteria
dell'amico Fritz. Devo ammettere però che qualche giro di chitarra
decente in dieci minuti gli Absurd riescono a tirarlo fuori.
"Sonnenritter", la penultima traccia, sfoggia reminescenze di certo
ambient marziale, impressione questa confermatami anche dai vari
vocalizzi (alcuni veramente stonatissimi) che corredano un brano a dir
poco prescindibile. Ultima bonus track è "Vampire" della quale, vi
prego, fatemi evitare di parlare. Un ladrocinio, una presa per i
fondelli, un raggiro, un'estorsione di denaro, tutto questo e molto di
più si potrebbe dire di questo disco orrido, che però, stando a quanto
ho letto in giro, piace parecchio a non pochi webzinari, probabilmente
dei poveri nazisti rimbecilliti; a questo punto una domanda mi sorge
spontanea: ma il babbeo (ed il poser) sono io, che questo disco l'ho
sputtanato, o i succitati recensori della domenica che ne tessono le
lodi? Per risposte chiarificatrici (assai gradite), sapete dove
trovarmi. Sconcertante.
(Ranstrom Gail - Ottobre 2009)
Voto: 1
Contatti:
Sito Absurd: http://www.hordeabsurd.com/
Sito Nebelklang: http://www.nebelklang.de/
Giusto per aggiungere qualche informazione storica relativa ad "Asgardsrei", sulle quali il mio collega Ranstrom Gail ha sorvolato. Nel 1999, "Asgardsrei" è stato pubblicato in formato musicassetta dalla In Farben Produktion, per un totale di 1000 copie, seguite da una ristampa da parte della No Colours Records.
La Wolftower ha pubblicato la prima versione in LP di "Asgardsrei", in 500 copie: 400 normali e 200 speciali (100 apribili e 100 col vinile rosso). In questa versione appaiono, per la prima volta, le bonus-track alle quali fa riferimento Ranstrom Gail, con l'eccezione di "Vampire". Sempre la Wolftower ha realizzato anche delle musicassette, che contengono le tracce originarie dell'EP, più "Fur Germanien" e "Crux Gammata".
Nel 2001, "Asgardsrei" è stato pubblicato in CD dalla Ancestral Records, che ne ha cambiato l'artwork.
Nel 2004, la W.T.C. Records ha stampato una nuova edizione in vinile, contenente i brani originali, le bonus track e, per la prima volta, anche "Vampire". Nello stesso anno, si segnala una nuova versione in CD ad opera della Valnut Records.
La Hammerbund Records ha pubblicato nel 2006 una nuova versione, contenente tutte le tracce, ripristinando l'artwork originale ma ritoccando un po' i testi.
La Nebelklang ha curato l'ultima ristampa in ordine di tempo. Segnalo anche che la Nebelklang ha pubblicato altri lavori del gruppo tedesco: il MCD "Grimmige Volksmusik", l'album "Blutgericht" e la ristampa di "Totenlieder".
Per il resto, non dò giudizi tecnici su questo lavoro degli Absurd, perchè o li si ama alla follia o li si odia. Il livello tecnico e musicale del gruppo è sempre stato scadente, ma in qualche modo mi sono affezionato anche a loro. Ricordo che ho cominciato ad ascoltarli, acquistando "Thuringian Pagan Madness" e "Death From The Forest", dopo il fatto di cronaca sanguinolento che li ha coinvolti. Lo so che è una cosa obbrobriosa, ma in quel caso mi sono fatto affascinare da questa storia cupa e maledetta: ero più giovane, e questo nuovo tassello in un quadro già così macabro come quello del black metal aveva fatto colpo su di me. Ora ho un'altra testa, lo ammetto, ma è chiaro come il sole che se gli Absurd non avessero commesso quell'omicidio, ora sarebbero un gruppo come tanti, e molto probabilmente nessuno si sarebbe accorto di loro.
Comunque sia, a onor del vero, riconosco che nei loro ultimi lavori hanno migliorato di molto la propria proposta musicale. Ma questa è un'altra storia.
Non esprimo giudizi su "Asgardsrei". Come ho scritto prima, gli Absurd o li si ama o li si odia. O ci sono dei motivi di curiosità che ci spingono ad ascoltarli, e non necessariamente musicali.
(Hellvis - Ottobre 2009)
Voto: 8.5