1NE DAY
Capricorn

Etichetta: Casket/Copro Records/Extreme Agency
Anno: 2009
Durata: 53 min
Genere: nu-metal/crossover


Gli 1ne Day si formano a Trieste nell'ormai lontano 2001; grazie ad un intensa collaborazione con il produttore sloveno Dali Sternisa, i nostri realizzano un primo demo nel 2005, "Black Celebration - Sorry" e nel 2007, il full lenght vero e proprio, "Capricorn", che dopo una lunga attesa e gestazione è stato finalmente dato alle stampe e distribuito grazie anche alla Casket/Coprorecords.
Gli 1Ne Day definiscono la musica da loro proposta come "nu-core" e mai tale definizione fu più azzeccata; fin da subito infatti si percepiscono profonde assonanze e reminiscenze verso il nu metal e l'hardcore più violento. Esempio concreto ne è "Horror", pezzo d'apertura; distorsioni cupe e corpose; batteria inscatolata e basso pulsante; tiro, groove, velocità ed impeto, in un continuo alternarsi tra partiture più violente e passaggi più puliti e melodici. Buon inizio.
Con "Armada" e "Understand" non ci si discosta molto dai connotati musicali inizialmente espressi; a strofe relativamente scarne e vuote fanno da contro altare bridge e chorus molto più pieni e distorti, dove è la componente melodica a fuoriuscire prepotentemente senza mai sfiorare il troppo melenso ma incentrando il tutto su passaggi ugualmente duri e corposi, ma dal buonissimo appeal sonoro. Se dovessi paragonare la musica sin qui proposta a gruppi di maggior rilievo non potrei far altro che nominare i Mudvayne; grazie soprattutto alle ritmiche nette e precise, alla spigolosità e chirurgia delle chitarre ed alla notevole capacità interpretativa e vocale di Ote; assolutamente convincente, sicuro e apprezzabile.
Eccoci quindi alla title-track, "Capricorn"; i suoni ancora una volta risultano tirati e compressi, mentre ancora una volta sono la ricerca del ritornello o del passaggio vincente la costante del tutto; ogni partitura è improntata alla buona riuscita ed alla preparazione del bridge e del seguente chorus, andando a limitare, alla fine, quelle che sono, invece, le vere potenzialita del brano, rendendolo fin troppo prevedibile e scontato. Peccato.
Con "Failure" e "Worst-Self" le dissonanze nu metal e la furia hardcore lasciano maggior spazio al metal di matrice americana, che tanto negli ultimi anni va per la maggiore, avvicinando i nostri a gruppi come Soil o Drowning Pool, dove alle componenti nu si accorpano e avvicendano forti sprazzi di metallo pesante ed il groove diviene pressochè fondamentale.
In "Mimicry" grazie al buonissimo lavoro della base ritmica, basso e batteria, fuoriesce un forte spirito tribale e sanguigno, che dona al brano una vivacità compositiva ed un tiro assolutamente notevoli; trend, questo, che aggiunto alle ottime linee vocali ed alla melodia dei chorus pone il pezzo tra i più riusciti e particolari. Una certa vivacità ritmica contraddistingue anche "1Ne", ottavo pezzo in scaletta; le ritmiche si fanno cadenzate e spezzate mentre le linee vocali ricordano molto i Disturbed, così come le atmosfere generali, nervose e tese, pronte a scattare da un momento all'altro. Con "Home" si va a concludere questo primo lavoro degli 1Ne Day; ancora una volta vengono riproposte le miscele sonore sin qui espresse, sfociando nuovamente lungo lidi leggermente più alternative, dove a contare sono solo ed esclusivamente il groove e l'intensità del tiro. Nell'edizione in mio possesso, ma credo in tutte, sono presenti come bonus track anche i due pezzi del primo demo; "Black Celebration", cover dei Depeche Mode, forse eccessivamente basata sulle chitarre, tanto da variarne e non poco le risultanze finali e quell'atmosfera particolarmente inquietante che da sempre contraddistingue il gruppo inglese. Quindi, "Sorry"; una vera e propria martellata, un pugno in faccia, un estremo colpo di coda; nessun compromesso, chitarre distorte, compresse e graffianti, vocals ruvide ed arrabbiate ed una melodia portente cupa e risentita.
In sede di presentazione gli 1Ne Day si definiscono "nu core"; ma devo dire che dopo diversi ascolti i richiami alla tradizione nu metal ed alle attitudini hardcore, se pur presenti, risultano spesso soverchiati ed inglobati in contesti musicali molto più vicini alla cosiddetta NWOAHM ed a gruppi come Disturbed, Lamb Of God, Drowning Pool o Soil, dove la componente heavy metal è sicuramente più marcata e consistente. Male di poco comunque; l' album risulta assolutamente appetibile e ben suonato, la rpoduzione raggiunge livelli di eccellenza internazionale ed anche le idee proposte quasi sempre raggiungono l'obbiettivo preposto; divertirsi, far divertire ed emozionare. E non è poco.
(Pasa - Settembre 2010)

Voto: 7.5


Contatti:
Sito 1ne Day: http://www.myspace.com/1neday1

Sito Extreme Agency: http://www.extremeagency.org/