Unconventional Disruption
(BRN - Luglio 2010)
Ecco una veloce intervista agli Unconventional Disruption, una delle migliori realtà estreme Made in Italy. Buona lettura.
Ciao ragazzi, sono stato molto colpito dall'ottimo demo "In A Life Of
Death To Nothing" sotto tutti i punti di vista (songwriting,
registrazione, esecuzione...). Dal momento che è rarissimo imbattersi
in un demo d'esordio di questa caratura, la prima cosa che mi viene in
mente è chiedervi quali sono le vostre precedenti esperienze musicali.
In quali gruppi avete militato? Avete sempre suonato in ambito metal?
Gory: Salve a tutti,qui è Gory.Prima degli UD,Il mio passato
"artistico" è stato coniato più che altro da autodidatta e studio
personale. Ho militato in giovane età negli Inane per 3 anni e poche
altre band, di leggero spessore, in cui però ho potuto apprendere
l'input a diverse tecniche di canto.
JD: Per quanto mi riguarda io ho sempre suonato solo metal,
spaziando dal thrash (quello americano) allo stoner al death melodico
(sono stato il bassista dei meneghini Lifend per alcuni, meravigliosi,
anni) anche se comunque il brutal death, il grind e il metal estremo in
generale sono decisamente i miei generi preferiti.
Max: Suono Metal da tempo immemore e dal 2000 ho militato in
diversi gruppi, cercando sempre nuovi stimoli a progredire, senza mai
dimenticare che il mio scopo è sempre stato trasmettere violenza
sonora, ma con tecnica e stile. Attualmente ho un altro progetto thrash
Death, che è anche il mio gruppo più longevo. Mi sono lanciato nel
progetto UD, per sfogare la mia sete di tempi dispari e discordanza
sonora, e per mettere in musica le idee malate che non potevo sfogare
altrove.
TEO: Purtroppo ho faticato molti anni prima di avere un band
completa . Dopo innumerevoli band crossover precarie e coverband di
Vasco Rossi, diciamo che la prima esperienza degna di nota è avvenuta
nel 2002 dopo l'incontro con MAx nel gruppo "321 impatto" , il genere
era HC italiano si suonava un sacco in giro e ci si divertiva
parecchio. Sulle ceneri dei 321 io e MAx abbiamo provato a dar vita a
qualcosa di piu vicino ai nostri gusti , ma con scarsi risultati. Negli
ultimi anni ho suonato con il mio progetto math metal "WARFIELD" e con
il tributo agli SLAYER "STILL RAINING" dove suono tutt'ora.
Quando si sono formati gli Unconventional
Disruption? Da chi è nata l'idea di formare il gruppo? Alcuni di voi
avevano già suonato assieme? Cosa volete esprimere con il vostro
moniker?
Gory: Gli UD si sono formati nel 2007,dalla coesione ideologica mia
e di Max di formare un progetto estremo, principalmente death metal,
diverso dai soliti canoni stilistici. L'entrata di Roberto (J.D) ha
dato una forte spinta nell indirizzare e mischiare la nostra proposta
verso sonorità più grindcore. L'aiuto di un buon batterista ha potuto
dare la scintilla necessaria alla realizzazione operativa del progetto.
Il moniker UNCONVENTIONAL DISRUPTION è fondato sul fattore della non
convenzionalità che ha l'uomo di portare qualsiasi cosa gli graviti
intorno ad una prematura disgregazione. Un malsano vizio che porterà il
genere umano all'autodistruzione.
Nel vostro genere nessuno strumento spicca
sugli altri, ognuno gode del proprio spazio e svolge il proprio ruolo
in funzione degli altri. Questo mi fa pensare ad un processo
compositivo corale, che coinvolge tutti i musicisti. E' così? Oppure
c'è un compositore principale?
Max: In realtà tutto parte solitamente da me che compongo linee di
chitarra, basso, e bozza ritmica della batteria. Poi il tutto viene
vagliato da Gory che ci mette sopra la linea melodica (si fa per dire)
vocale. Se necessario, vengono rivisti i riff, e poi il batterista pone
il sigillo finale, consolidando la linea ritmica.
Negli ultimi anni la maggior parte dei gruppi
estremi ha puntato a suonare sempre più veloce, a volte dando più
importanza a questo aspetto che non alla bontà dei riff e delle
melodie. In pratica, molti gruppi si sono allineati, ricorrendo sempre
più spesso ai blastbeat e finendo per assomigliarsi tra loro,
sacrificando molti altri modi d'espressione. Al contrario, voi siete
tra i pochi che rinunciano ai blastbeat, eppure la vostra musica non
sembra soffrirne la mancanza e perdere di aggressività ed impatto. E'
una scelta voluta quella di insistere esclusivamente su ritmiche
contorte? Vi sentite limitati nel far questo? Ci sarà posto per parti
più veloci in futuro, o continuerete su questa strada?
Gory: Concordo con te. L'ossessione per la velocità porta molti
gruppi a snaturarsi e a omologarsi tra di loro. Noi preferiamo dosare,
calibrare e sfumare le parti più "tirate", portando così i nostri pezzi
ad una pienezza generale, e non focalizzata.
Ritornando sul tema della domanda precedente,
quali sono i gruppi estremi - che non usano il blastbeat- che
riconoscete come una vostra fonte di ispirazione? I Meshuggah sono il
nome più ovvio e conosciuto che può venire in mente. Ce ne sono altri?
In Italia anche i Carnal Rapture hanno scelto questa via, con risultati
egregi. Li conoscete?
Gory: Si, conosco i Carnal Repture, ma sinceramente preferisco
sonorità più estreme. Tra i capisaldi, oltre che ai Meshuggah, che
adoro carnalmente, metteri anche i cileni Coprofago. Tra le nuove leve,
con le caratteristiche da te citate, menzionerei gli After My Burial, i
Veil Of Maya e gli olandesi Cilice.
Torniamo a parlare del vostro demo. Dove lo avete registrato? Chi l'ha prodotto?
Max: Ci avvaliamo dei servigi del chitarrista dell'altro gruppo in
cui suono (i BlackSand), che è un grandissimo tecnico del suono nonché
produttore (ovviamente underground) molto conosciuto nell'ambiente
milanese (Mao, del Chaosandorder studio).
Riuscite ad avere un suono così potente e
abissale anche in sede live? Già che ci siamo, togliamo una curiosità
ai musicisti che stanno leggendo: che strumentazione avete?
JD: Per quanto riguarda il basso io suono con un Warwick Corvette
doublebuck 5 corde e come amplificazione uso una testata Ampeg SVT4-Pro
abbinata ad una cassa ATS 4x10, come effettistica utilizzo un
distorsore per basso della Boss e un wah Cry Baby per basso.
Max: uso semplicemente una Mesa dual Rectifier abbinata ad una
vecchia H&K 4x12, ed una Jacaranda 7 corde, accordata in DROP G.
TEO: Per il progetto "UD" il mio setup è composto da una testata
Engl Powerball, cassa 4x12 H&K, pedaliera Ibanez ts9, boss ns2 e un
delay analogico. Come chitarre uso 7 corde Schecter, alterno una
Blackjack e una Hellraiser. In sede live il nostro sound è sempre stato
fedele alla produzione, adesso che si è aggiunto Dez, il nuovo
batterista, credo che saremo ancora piu incisivi grazie al suo modo di
suonare nitido e potente.
Quale sarà il vostro prossimo passo? Avete dei brani nuovi già pronti?
Max: Abbiamo patito uno stop forzato di qualche mese per un
avvicendamento all'interno del gruppo (batterista), e adesso stiamo
rimettendoci in carreggiata con il nuovo drummer. Nelfrattempo stiamo
consolidando nuovi pezzi per i live imminenti ed una nuova
registrazione.
Vi siete autoprodotti il demo. Avevate cercato
un'etichetta che potesse distribuirlo, o avete preferito arrangiarvi?
Ne state contattando qualcuna per il prossimo lavoro?
Gory: Per ora in quanto a etichette stiamo meglio soli che mal
accompagnati. Diverse label ci hanno contattato offrendoci proposte a
dir poco RIDICOLE. Avendo a cuore solo il lucro e non il bene del
gruppo e della nostra musica,molti gruppi sono scesi a compromessi con
queste persone, a discapito di ingenti somme di denaro da parte loro.
Noi siamo dell idea che tutto questo porti la morte della musica,
formando una sorta di oligarchia artistica, dove chi ha i soldi emerge
su chi non ne ha. Dato che il mondo odierno è già su queste corde,
pensiamo che per lo meno la music ne debba restare fuori. Noi siamo
comunque speranzosi di essere contatti da VERE etichette con VERE
proposte! Per fortuna siamo lieti di essere distribuiti e supportati
dalla Maproduction e il GOTR BOOKING, persone che hanno come base la
passione e il bene dei gruppi a cui sono legati.
Bene, questa breve intervista è finita. Vi lascio spazio per concludere come preferite.
Gory: Ringrazio voi e tutti i lettori, presto ci saranno NEWS in casa UD, quindi rimanete sintonizzati sulle nostre frequenze!
Max: Il mio messaggio è semplice: ricordatevi che in Italia ci sono
molti cervelli pensanti, non cercate necessariamente la buona musica
all'estero.