The Downspiral To Hell
(Hellvis - Aprile 2009)
Gli spagnoli The Downspiral To Hell hanno voluto, e in parte ci sono
riusciti, a portare una ventata di aria fresca nella scena death metal.
Non inventano nulla, ma ciò che fanno, lo fanno davvero bene. Andiamo a
conoscere questa bella realtà con un'intervista via e-mail, alla quale
ha risposto cortesemente Josè Luis.
Ciao amici! "The Advent Of Neurosis" è,
secondo me, una delle migliori uscite underground che la Spagna abbia
prodotto ultimamente! Cosa ci potete dire sulle reazioni della critica
e dei vostri fan? Siete completamente soddisfatti dell'album?
Ciao Mauro, innanzitutto apprezziamo le tue parole e siamo lieti di
sapere che "The Advent Of Neurosis" ti sia piaciuto. Dobbiamo dire,
piuttosto, che le recensioni siano state molto positive, una cosa che
non ci saremmo proprio aspettati che potesse accadere. In occasione del
nostro CD precedente "Thorn", molte persone avevano scritto belle
parole su di noi, ma alcuni non avevano proprio capito cosa avremmo
voluto esprimere musicalmente. Questa volta la situazione si è rivelata
diversa, perciò siamo molto eccitati all'idea di continuare a lavorare
duro per i prossimi anni.
Con "The Advent Of Neurosis", il vostro stile
è giunto finalmente a maturazione. "Thorn" è stato un ottimo album, ma
privo di un vero obiettivo, e probabilmente troppo eclettico. Cosa ne
pensate di "Thorn", ora che è stato pubblicato "The Advent Of
Neurosis"? Siete ancora fieri del vostro disco precedente?
Certo, siamo sempre andati fieri della nostra musica, perché è
parte della nostra vita e non possiamo rinunciare ad essa. "Thorn" è
stato una valvola di sfogo per le nostre frustrazioni del passato, cosa
che ci ha permesso di sperimentare e di trovare una scappatoia naturale
per le nostre idee. Non abbiamo posto assolutamente nessuno steccato, e
la cosa ci ha portato ad utilizzare black metal, thrash, death metal,
jazz, musica classica ed un grande quantità di autosperimentazione.
"The Advent Of Neurosis", all'inizio, voleva seguire il medesimo
percorso, ma quando abbiamo registrato la musica, abbiamo anche deciso
di concentrarci su una parte di essa, non su tutta, e la cosa ha
portato alla creazione del nostro CD. Qualcosa di più focalizzato sul
grind e sul brutal death, senza sapere veramente quando abbiamo
iniziato a lavorarci su specificamente.
I vostri arrangiamenti sono davvero
interessanti, e mi è piaciuto molto ascoltarli con attenzione. Quanto
ci avete messo per realizzare "The Advent Of Neurosis"? C'è un
compositore principale nel vostro progetto, o "The Advent Of Neurosis"
è un lavoro di squadra?
La nostra musica è realizzata in sezioni e fasi diverse, ma
raramente una di queste ha una priorità costante sulle altre. Il lavoro
complessivo è percepito accuratamente dagli ascoltatori, tutti assieme.
L'attività compositiva è uno sforzo collettivo, con ogni membro che
realizza le sue parti separatamente, le quali verranno unite
successivamente, e delle quali verranno studiate le possibili debolezze
in vista di eventuali ritocchi futuri. La durata totale di queste fasi
è stata, in questo caso, abbastanza lunga; tradotto in tempo reale un
anno e mezzo circa per la registrazione, ovviamente comprensivo delle
nostre attività e dei lavori nella vita di tutti i giorni. Infine, è un
album ricco di un gran numero di dettagli, la qual cosa ha portato con
sé delle tempistiche lunghe di registrazione.
Con questo album, The Downspiral To Hell ha
deciso di seguire un sentiero davvero personale. Teoricamente, il
vostro stile non è che sia così originale in assoluto, ma nella pratica
la vostra musica è comunque molto personale e rinfrescante. Una buona
notizia per la scena death metal. Siete d'accordo con me?
Sì, totalmente d'accordo. La musica è stata inventata secoli fa, e
non pretendiamo di scoprire un qualcosa di nuovo, certo. Vogliamo solo
fare qualcosa di differente, senza però dedicarci ad un solo stile.
Perché suonare solo un tipo di musica quando ci piacciono tanti generi
differenti? Chi è che detta le strade da seguire per una band?
Chiaramente, amico mio, sono i suoi componenti, e nessun altro! Amiamo
la musica estrema, ma anche un sacco di cose che non hanno nulla a che
fare con essa, e questa è una cosa che non possiamo evitare.
Diteci qualcosa del bell'artwork. E potreste spiegare il significato dei vostri testi ai nostri lettori?
Siamo assolutamente deliziati di Pascal e del grande lavoro che ha
fatto per la band. Ne abbiamo parlato assieme per qualche mese,
cercando di fargli comprendere il significato che questa registrazione
aveva per noi, sia personalmente che musicalmente. Ci siamo concentrati
tanto sul significato della follia, che implica anche il vivere nella
società moderna, l'isolamento, la conoscenza di noi stessi e di ogni
cosa che circondi le nostre vite, e di conseguenza come concentrare
tutta questa energia. Penso lasciamo sempre fuori dalle nostre menti un
sacco di cose che hanno a che fare con noi in quanto umani, e volevamo
che la copertina riflettesse il livello necessario di straniamento.
Quando abbiamo visto il disegno finale, abbiamo subito capito che nulla
avrebbe potuto essere più adatto.
The Downspiral To Hell è anche una band che suona dal vivo? O è solo un progetto in studio?
Per ora la band è un progetto in studio. Tutti e due abbiamo deciso
di fare così anni fa, per poter mettere in pratica la musica che ci
piace, una cosa che non avevamo mai potuto fare in passato come live
band. E' una cosa complicata il fatto di aggiungere altre persone in
questo schema, innanzitutto per il nostro tipo di musica ed anche per
la zona nella quale opera la nostra band. Una volta che avremmo
rafforzato lo status della musica dei The Downspiral To Hell, potremmo
sollevare la questione se aggiungere qualcuno al progetto per suonare
dal vivo, in futuro ovviamente.
Qualche buona notizia per il futuro? Avete scritto nuove canzoni?
In realtà, abbiamo preso in considerazione di registrare un nuovo
disco. Per dirla tutta, non è stata che un'idea buttata lì tra noi due,
non c'è ancora nulla di definito, quando, come, dove... più che altro,
abbiamo un altro progetto musicale, ed il lavoro combinato dei due ci
richiede un po' di pazienza e del tempo.
So che avete suonato anche in altri progetti,
Lagrimas Negras e Violet Moon Shining. Potete presentare questi
progetti ai nostri lettori, descrivendone la musica?
Ambedue i progetti sono molto vecchi, ed hanno preceduto The
Downspiral To Hell, e tutti e due hanno terminato la loro esistenza
anni fa. I nostri esordi in quelle band era più orientato al
doom/gothic. Abbiamo anche tenuto qualche concerto occasionale, e non
avevamo le idee chiare così come le abbiamo ora. Non sapevamo molto
bene quali fossero le nostre vere idee, ma almeno ora sappiamo dove
dirigerle. Attualmente, il nostro secondo progetto si chiama Morieris (http://www.myspace.com/morsvenit),
una musica che non ha nulla a che fare con quella che suoniamo nel
nostro gruppo principale, che è molto ambient ed emozionale, quasi
acustica.
Bene, questa breve intervista è finita. A voi le ultime parole.
Bene, questa breve intervista è finita. A voi le ultime parole.
Sito internet: http://www.myspace.com/thedownspiral