Sesta Marconi
(Danny Boodman - Dicembre 2008)


Un demo spettacolare quello pubblicato dai Sesta Marconi, che potrebbero diventare uno dei gruppi di punta di tutto il panorama doom italiano, senza aver nulla da temere da formazioni di rilievo nella scena internazionale. Con piacere, quindi, lasciamo a loro la parola per questa intervista.



Ciao ragazzi, innanzitutto benvenuti su Shapeless: vi va di presentarvi, magari raccontando la vostra storia?
Allora... noi ci conosciamo da tantissimi anni ma abbiamo iniziato a suonare nel 1999. Agli inizi eravamo dei quindicenni che provavano per lo più cover, in una casa di campagna isolata, nei pressi di Campobasso, circondata da boschi. L'atmosfera era assolutamente suggestiva e ci ha sicuramente spinto verso un tipo di musica sulfurea con connotati doom. Quello che resta dei primi anni di attività è un demo chiamato "Black Soul Star". Dal 2003 ci siamo trasferiti tutti a Roma e abbiamo iniziato a lavorare in maniera più seria al progetto, cercando di intensificare l'attività live

Come è andata la composizione di questo demo? E' materiale recente o raccoglie idee che seguono tutta la vostra storia?
In questo demo è racchiusa una buona parte della nostra crescita musicale, mentale e culturale degli ultimi cinque anni vissuti insieme a Roma. Durante questo arco di tempo abbiamo tirato fuori molto materiale, ma in finale solamente quattro brani sono andati a comporre "Ritual Kamasutra Kitsch".
Abbiamo scelto questi quattro pezzi della nostra storia perché ci sono sembrati i più rappresentativi; ciascuno è il simbolo di uno stato mentale per il quale siamo passati negli ultimi tempi. Qualche canzone è più recente ma, per farti un esempio la title track la suoniamo dal vivo addirittura dal 2003.

Mi parlate un po' della copertina?
La copertina è opera di Giulio Oriente, un pittore molisano in attività da tantissimi anni, se qualcuno volesse ammirare qualcuna delle sue opere può visitare http://www.myspace.com/giulioriente. Il soggetto rappresenta un vecchio Uomo che introduce alla realtà che si scorge dietro la porta, realtà costituita da vari tipi di umanità caratterizzati un po' grottescamente dai loro vizi e dalle contraddizioni, che poi è quello che volevamo raccontare nelle nostre canzoni. Ogni personaggio rappresenta simbolicamente qualcosa, ma questo è stato dettato soggettivamente dalla sensibilità di Giulio, unico vero artista dietro questo disco... noi siamo solamente dei cazzoni ahah!

E invece della bella intro cosa mi dite?
"Retrogradio" è, in fondo, la controparte sonora dell'artwork. Nel disco si respira aria di rivoluzione ed ogni rivoluzione comincia con il distruggere e finisce con il ricostruire. Beh, "Retrogradio" è composto da molte di quelle cose con cui non vogliamo avere più niente a che fare. Tuttavia non siamo delle persone che si prendono troppo sul serio e di conseguenza abbiamo lasciato ampiamente spazio anche all'ironia. Quindi ci puoi trovare a distanza di pochi secondi sia il pericoloso razzismo portatore d'odio di Borghezio, sia la più innocua ignoranza del simpatico Veroli. In ogni caso non bisogna pensare ad un nostro attacco contro determinate persone ma indirizzarlo maggiormente a delle idee e a dei comportamenti. Ogni concetto espresso in ognuna di quelle frasi puoi ritrovarlo in una delle canzoni che compongono il demo, naturalmente decostruito e rimescolato come piace a noi.

Il vostro stile è molto vario, pur essendo sempre all'interno di determinate coordinate: a cosa vi ispirate?
Noi, almeno per adesso, cerchiamo di suonare semplicemente doom metal, uno stile che a nostro parere ha già al suo interno, quasi geneticamente, molte suggestioni. Le nostre radici comunque, risiedono in maniera più forte negli anni '70: Black Sabbath, Led Zeppelin, Coven e Black Widow in primis, ma anche Deep Purple, MC5, Blue Cheer, Hawkwind e in generale la musica hard, psichedelica e progressiva di quegli anni. Però con il passare del tempo le nostre influenze si sono ampliate anche alle due decadi successive. Un forte ruolo indubbiamente lo hanno avuto la NWOBHM, il doom di Cathedral, Pentagram, Candlemass, Electric Wizard e perché no anche qualche altro gruppo come Death SS, Down e Pantera.

Da dove viene il vostro nome?
Il nostro nome esisteva ancora prima che cominciassimo a suonare ed è nato per una sorta di alchimia, la cui formula deve restare segreta...

Nei testi di cosa trattate?
Di solito ci piace raccontare delle storie che attraverso delle metafore, spesso grottesche e deformanti, raccontino la realtà. Ad esempio "Life Sucks Without Drugs" è la storia di una ribellione di alcuni non-morti perennemente strafatti di crack, ai danni della cosiddetta "gente normale". Questo esercito di zombie allucinati trova la forza per ribaltare lo status quo proprio nella loro costante alterazione mentale. La cosa incredibile però, è che l'idea proviene da una storia vera...c'è una comunità di tossicodipendenti in Costa Rica che ha occupato un grosso cimitero; ognuno di questi emarginati ha la sua tomba per dormire e la notte escono tutti per procurarsi da vivere con qualche espediente. Così, in generale, ci piace renderci conto di quante persone, davanti ad una storia del genere, si fermano a guardare solo la parte morbosa e violenta della descrizione, e quante invece sono quelle convinte che ci sia davvero bisogno di una rivoluzione.

Cosa vi piace ascoltare in questo periodo?
Per quanto riguarda le uscite dell'ultimo anno, non c'è stato niente di veramente sconvolgente dal panorama internazionale. Però ci sono piaciuti i dischi di The Sword, Grand Magus, Farflung, Black Mountain, Volbeat, Black Crowes e Alice Cooper. Della scena italiana, invece, abbiamo avuto modo di apprezzare le ultime fatiche di Ufomammut, Zippo, Godwatt Redemption, Misty Morning, 2Novembre, L'Ira del Baccano e lo split Doomraiser/Midryasi. Nelle nostre playlist personali però puoi trovare veramente di tutto da "Reaching happiness touching pain" a "Tiny dancer", passando per "DNR" e "The Boys Are Back In Town".

Per quanto riguarda i concerti come va? riuscite a trovare delle date in questa brutta situazione dove suonano solo cover band?
Attraverso lo scambio di date e qualche conoscenza, facilitata soprattutto da un mezzo come myspace, stiamo iniziando a suonare con continuità. Il prossimo dicembre suoneremo a Roma, Cuneo e a Genova. Come situazione generale non è delle migliori, però sbattendosi in prima persona qualche risultato lo si riesce ad ottenere. Alla fine non è troppo vero che suonano solo cover band, però per loro la vita è più facile perché attirando più gente vengono meglio retribuite; invece noi, come tanti altri, a volte non ci rientriamo proprio con le spese! Ma non facciamo le vittime, siamo nell'età dei sottosopra, ed è dura la vita del rocker oggigiorno ehehe...

Altri progetti per il futuro? C'è un full-length in vista?
Per adesso abbiamo una manciata di pezzi inediti e una miriade di riff e di idee che aspettano solamente di prendere la forma di canzone. Per un full-length però aspetteremo di trovare un'etichetta che possa essere interessata a produrlo.

E' tutto a voi la conclusione.
Grazie di tutto a te Danny e a Shapeless Zine. Salutiamo nuovamente tutti i lettori...
It's a Doom'n'Roll Revolution!!! Make your choice!



Sito internet: http://www.sestamarconi.tk/