Neverdream
(Danny Boodman - Febbraio 2009)
Sempre più bravi i Neverdream, che si confermano una delle migliori
realtà del panorama prog metal italiano. Ne parliamo direttamente con
Federico Criscimanni e Gabriele Palmieri, rispettivamente bassista e
batterista del gruppo.
Ciao ragazzi, complimenti per l'ottimo lavoro: vi va di presentarvi raccontando come siete arrivati a questo secondo album?
Federico: Innanzitutto grazie dello spazio che ci avete concesso e per
i complimenti. Il lungo cammino che ci ha portati al nostro ultimo
lavoro cominciò con "Rain of Sorrow", il nostro primo EP. La spinta
necessaria per arrivare fin qui ci arriva dalla continua ricerca di un
sound ancora più personale, la voglia di comunicare attraverso le note
le nostre emozioni... questo è il nostro percorso.
Il disco è autoprodotto, giusto? Come mai questa scelta?
Gabriele: Non è stata una scelta, o meglio non lo è stata fino ad
un certo punto. Abbiamo cercato un label per la distribuzione europea,
ma la risposta è stata quasi sempre la stessa.. Il non potersi
permettere un'altra band emergente... tutto ciò al di là di come sia il
prodotto, valido o non.
Qualche offerta l'abbiamo ricevuta, ma era talmente sconveniente
che abbiamo ritenuto che il cammino nell'autoproduzione per il momento
sia il migliore. Quindi ora siamo distribuiti negli USA ed in Canada
con Nightmare Records ed in Europa tramite il nostro sito
esclusivamente.
Come è andato il processo di scrittura rispetto a "Chemical Faith"?
Federico: Ovviamente dopo aver già scritto un concept album come
"Chemical Faith" certi meccanismi li avevamo già rodati ottimamente. Il
nuovo lavoro è venuto molto più di getto del precedente, io credo che
se entri in studio nel momento giusto, nelle giuste condizioni e
soprattutto con una valanga di idee il disco si componga da solo...
eheh!!
Ancora una volta affrontate un tema di grande importanza. Vuoi parlarmene?
Federico: Credo fermamente nella serietà e nella superiorità di
questa grande arte chiamata musica. E credo che, vista la sua
importanza, debba trattare temi che siano all'altezza. Non me ne
vogliano i cauntatorini e presunti artisti che parlano di amori,
tradimenti o di mesi invernali (vedi X factor...). I Neverdream non
parleranno mai di un qualcosa che non lasci il segno.
Come mai avete scelto la proprio Chernobyl?
Federico: Chernobyl è stata la conseguenza della nostra idea di
affrontare grandi tematiche per decadi: anni '70 droga con "Chemical
Faith"... di conseguenza abbiamo pensato al nucleare per gli anni '80.
"Souls" non è stato però solamente una logica conseguenza di un
progetto, è stato un disco fatto con il cuore, che ci ha condotto nelle
più remote sofferenze di gente che si è vista togliere la possibilità
di un futuro dalla squallida e arrivista corsa verso un progresso senza
scrupoli. È stato soprattutto un album per non dimenticare.
Passando alla musica, come vi siete evoluti rispetto agli esordi e al precedente lavoro?
Federico: Come detto precedentemente, la nostra è una continua
ricerca verso un sound personale, ma che allo stesso tempo si adatti al
tema trattato. Secondo me non percorriamo un'evoluzione tipica di una
band, al di là del discorso tecnico e compositivo che studiando
costantemente crescono inevitabilmente.
Non è un vero e proprio processo di evoluzione da disco a disco,
ma bensì la ricerca della giusto sonorità che si adatti al tema
trattato.
Ho apprezzato molto l'inserimento del sax nella vostra musica, come è nata la collaborazione?
Federico: Diciamo che non è una collaborazione poiché Fabrizio è
con noi da tre anni oramai, tutto è nato per gioco e grazie
all'amicizia che ci legava e che ci lega tuttora. In poche parole
abbiamo provato a mettere alcune parti di sax in "Chemical Faith",
soprattutto nei tratti più intimi e misteriosi...siamo rimasti
entusiasti ed è partito con noi in tour in Germania... tutto qui.
Pensate di aumentare ulteriormente la presenza di questo strumento in futuro?
Federico: Credo che non sia pianificabile...l'unica cosa che ti
posso assicurare è che ci sarà sempre. Oramai è diventata una nostra
caratteristica.
Come vedete la scena prog nostrana?
Federico: ti posso assicurare che le band underground Italiane non
hanno nulla a che invidiare a presunti tali "supergruppi" esteri. Il
problema è che il nostro movimento è mal supportato da label e
distribuzioni che vuoi per poca fiducia, o evidenti problemi economici
non investono su nuove realtà... cercando il rimpasto di qualcosa di
preistorico per far cassa... AC/DC docet.
Cosa ti piace ascoltare in questo periodo?
Federico: Personalmente vado a periodi: c'è il periodo che mi
"massacro" con tanto metal, ed il periodo che mi "rilasso" ascoltando
del buon alternative rock... Amo un po' tutta la musica, l'importante è
che ci sia una bella melodia da ricordare e grandi arrangiamenti.
Altri progetti per il futuro?
Federico: Siamo in fase di songwriting per il successore di
"Souls". Il disco si intitolerà S.A.I.D...tratterà il tema dell'Africa,
delle mille sfaccettature di questa meravigliosa nazione. Parlerà
inoltre dei suoi mille problemi sia dal punto di vista storico che
attuale, non tralasciando ovviamente l'importanza di alcuni personaggi
che hanno cambiato le sorti dell'umanità, è che questa grande terra ci
ha donato.
Avete in programma un tour promozionale?
Federico: Ad ottobre abbiamo fatto un mini tour in Germania e nord
Italia, oltre a diversi concerti qui a Roma. La prossima data
confermata è al Jailbreak Live Music di Roma il 6 marzo.
E' tutto, a te la conclusione...
Federico: Grazie ancora, colgo l'occasione per ricordare a tutti i
nostri web, dove potete trovare news, foto, prossime date, ascoltare i
nostri brani e molto altro ancora: http://www.neverdream.de/ e http://www.myspace.com/neverdreamband.
Sito internet: http://www.neverdream.de/