Demetra Sine Die
(Danny Boodman - Giugno 2008)


Un'altra realtà italiana si affaccia sul panorama del metal più oscuro e sinistro. Si chiamano Demetra Sine Die e il loro "Council From Kaos" convincerà gli amanti delle sonorità più personali ed inconsuete. Ecco una breve intervista realizzata con la band.



Ciao ragazzi, benvenuti su Shapeless 'Zine. Che ne dite di iniziare presentando i Demetra Sine Die?
Demetra Sine Die sono: Adriano Magliocco (basso), Marcello Fattore (batteria) e Marco Paddeu (chitarra e voce). Il progetto prende una forma precisa nel 2003 quando, con un altro bassista in line-up, si crea un nucleo desideroso di sperimentare un rock alternativo venato di spunti prog e atmosfere dark. Il 2004 è l'anno del primo demo e delle prime comparse live. Nel 2006 entra nel gruppo Adriano al basso e la "quadratura" del cerchio sembra completata. Il gruppo apre la data genovese dei Theatre Of Tragedy e Gothminister nel marzo 2006; a fine 2006 inizio 2007 vengono decise le tracce che andranno a far parte di "Council From Kaos" registrato e prodotto grazie a Tommy Talamanca tra maggio e luglio 2007.

Da dove viene il vostro nome?
Accostare la nostra musica ad un nome femminile è qualcosa che ci ha attirato da subito ma volevamo qualcosa di diverso e, in qualche modo, in grado di evidenziare uno stato di tensione emotiva. "Demetra" nella mitologia greca è la dea del grano e dell'agricoltura, artefice del ciclo delle stagioni, della vita e della morte, che abbiamo accostato a "Sine Die", una locuzione latina traducibile con senza fissare il giorno (letteralmente senza giorno). I nostri testi e i titoli dei nostri pezzi sono spesso costruiti in questo modo, sono forieri di ambiguità, multi senso, sta a chi ascolta interpretare.

Com'è nato il vostro album?
Su "Council from Kaos" sono confluiti tre brani che comparivano anche sul nostro demo ("Ethik", "Dilemma" e "Polydrome"), riarrangiati e rivisitati in toto e i restanti cinque brani frutto della nuova formazione con Adriano al basso. Molte tracce sono rimaste fuori dal disco, abbiamo cercato di inserire ciò che ritenevamo ci rappresentasse al meglio nel momento delle registrazioni. E' stato come scattare una foto in un particolare momento delle nostre vite per concretizzare gli sforzi di anni: da quel momento in avanti saremmo stati diversi.

Cosa mi dite della copertina?
Al di la dell'ottima forma fisica di cui gode la ragazza in copertina... l'immagine è stata scelta tra le opere di Matteo Bosi, sorprendente grafico e designer di Cesena, in quanto ben rappresentava il senso di decadenza e claustrofobia che si respira nel disco. Ed è la sensazione che spesso si respira nell'affrontare alcuni momenti della propria vita. Non è corretto soffermarsi sull'apparenza fisica, questa donna trasmette una sensazione di oppressione e sofferenza e la sua fisicità rafforza l'impatto su chi la osserva.
Fondamentalmente è molto dark così come il nostro disco.

Il CD riesce a stare al confine tra stili molto diversi: come si è evoluto il vostro sound?
Sicuramente agli inizi il nostro suono era più scarno e acerbo. Realizzare il demo del 2004 ci ha fatto capire che avremmo avuto bisogno di suoni e atmosfere complesse e che molto avrebbe fatto una produzione volta a far risaltare le diverse sfumature della nostra musica. Un primo passo è stato fatto con "Council from Kaos" la cui produzione ci soddisfa appieno tenendo conto del budget prefissato.
Siamo tre persone diverse ma ci accomuna il gusto per un sound cupo, potente, claustrofobico e paranoico che stiamo cercando di affinare il più possibile. Sicuramente il secondo disco sarà un passo deciso in avanti, ci saranno soluzioni diverse alla voce, le atmosfere saranno ancor più valorizzate e il suono in generale sarà più pesante e psichedelico.

Personalmente ho amato molto l'aspetto ritmico delle canzoni: molto spesso in questi generi più legati alle atmosfere si tende a giocare sulle melodie più dilatate, mentre per voi c'è un qualcosa di nervoso, di percussivo che convince. Che ne pensate?
Sì hai ragione, l'elemento percussivo è uno degli elementi caratterizzanti il nostro suono. Lo stile di Marcello è unico, le sue trame articolate e spesso tribali creano un andamento nervoso che aumenta il senso di claustrofobia delle atmosfere. Andiamo matti per le ritmiche contorte, sono molto stimolanti, certo mettono a dura prova l'ascolto ma puoi trovare nella nostra musica anche parti più rilassate e psichedeliche che danno un attimo di tregua.

Allo stesso tempo, però, il CD mi è parso fin troppo omogeneo: per voi che l'avete composto non sarà così, ma pensate in futuro di sperimentare ancora di più nella composizione?
Sì, direi che "Council from Kaos" risulta omogeneo considerando lo stile del gruppo. Nel senso che convivono nei brani elementi differenti tra di loro così come puoi trovare canzoni più o meno "dure", ma in entrambi i casi puoi riconoscerci sia in "Skinless", la canzone più tranquilla che chiude il cd, sia in Dilemma, forse il pezzo più cupo e articolato. Non so se sia un difetto, la riconoscibilità è importante per un gruppo, altrettanto importante però è sorprendere chi ascolta durante lo sviluppo dei pezzi, se è questo che intendi.
Evoluzione e sperimentazione vanno di pari passo nel nostro modo di concepire la musica e ad oggi ognuno di noi sta lavorando a soluzioni diverse che naturalmente si sovrappongono alle nostre caratteristiche di base.

Di cosa parlate nei vostri testi?
I testi sono molto personali e intimisti, riflettono il mio modo di vedere le cose (è il cantante che parla), gli uomini, la natura, la vita quotidiana, semplici emozioni. Le parole seguono la musica e come questa rafforzano le atmosfere cupe del cd, quelle con cui siamo più a nostro agio. Non sono tutti pessimisti come si potrebbe pensare, nel buio c'è sempre una speranza. Se vogliamo possiamo ricollegarci al riferimento mitologico di Demetra: la figlia, Persefone, fu rapita e Demetra tolse la luce al mondo, ma poi tornò e così fece il sole.

Avendo a disposizione più soldi e tempo cosa vi sarebbe piaciuto aggiungere nel vostro album?
Quello che faremo sul prossimo disco, ossia una cura maggiore della voce, sia per espressione che per trattamento, soundscapes e suoni di varia natura che arricchiranno le canzoni, se vogliamo da un punto di vista cinematico. "Council From Kaos" è scarno nell'arrangiamento, rispetto a quanto siamo ormai abituati ad ascoltare anche nelle produzioni indipendenti; è stata insieme una necessità e una scelta sulla quale stiamo meditando.

State già lavorando a delle nuove canzoni?
Sì, parallelamente alla preparazione delle scalette per i live continuiamo a scrivere nuovo materiale. È stato naturale, una volta finito il disco, lasciarci per qualche giorno, poi ritrovarci con la voglia di proseguire il nostro percorso. La registrazione è stata porre un punto fermo ma anche una sorta di catarsi che ci ha permesso di capire meglio cosa siamo e cosa possiamo essere. Tre brani nuovi sono già stati proposti in sede live e sembrano funzionare molto bene, hanno un filo di continuità con il passato ma risultano essere più snelli, atmosferici e pesanti allo stesso tempo, ne siamo molto soddisfatti.
Come accennavo prima la voce potrebbe essere l'elemento di svolta del prossimo disco, sarà molto più curata, espressiva, ricca di effetti e soluzioni nuove.

Cosa state programmando per il futuro?
Oltre al secondo disco vogliamo portare fuori il più possibile la nostra proposta. Innanzitutto farci conoscere bene nella nostra città, Genova, quindi uscire dai confini, il cd sta avendo ottimi consensi in paesi come Olanda, Belgio e Germania, sarebbe molto bello organizzare qualcosa da quelle parti. Vedremo.

E' tutto: a voi la conclusione.
Ringraziamo Shapeless 'Zine per l'opportunità di parlare della nostra musica e cogliamo l'occasione per salutare tutti coloro che ci seguono e ci stanno supportando, per chi non ci conosce i nostri contatti sono:
http://www.myspace.com/demetrasinedie e demetrasinedie@yahoo.it
A presto!



Sito internet: http://www.myspace.com/demetrasinedie