Bullfrog
(Linho - Novembre 2009)


Il nostro Linho ha intervistato i Bullfrog, ottimo gruppo hard rock italiano.



Due righe di presentazione per chi non vi conosce...
Siamo un power-trio di hard rock anni '70 con forti radici nel rock-blues, alla maniera dei grandi nomi di quegli anni (Cream, Grand Funk, ecc.)
Suoniamo assieme dal lontano 1993 e nel frattempo abbiamo inanellato una bella serie di concerti (alcuni molto appaganti, come nel 2005 di spalla agli Uriah Heep) e tre CD di buon vecchio Hard Rock editi dall'Andromeda Relix, molto bene accolti dalla critica.
Nel 2009 siamo ancora qua a suonare e divertirci!

"Beggars And Losers" è il terzo album, sempre su Andromeda Relix. Siete soddisfatti della realizzazione e cosa vi aspettate da esso?
Sì, penso che per noi rappresenti un momento di grande maturazione, sia come composizioni che come esecuzione e suono.
E' un disco in cui ci siamo sentiti particolarmente liberi nella fase compositiva, più personali e "sperimentali", ma sempre ben radicati nel genere che ci contraddistingue.
C'è stata, inoltre, una grossa crescita a livello di suono, grazie anche al produttore-tecnico del suono e fac-totum Fabio Serra.
Ci aspettiamo che la nostra musica arrivi a più orecchie possibili, devo dire che abbiamo raccolto commenti molto positivi un po' ovunque, ultimamente, ad esempio, ci sono arrivate recensioni molto lusinghiere dagli Stati Uniti.
Ovviamente l'obiettivo è quello di cercare di suonare in giro il più possibile!

La masterizzazione è stata fatta presso gli studi di George Marino. C'è un motivo particolare o è stato un incontro "casuale"?
E' stata un'idea di Fabio: volevamo che il CD suonasse il più possibile "credibile" e professionale, visto che era già forte di una buona registrazione e ci siamo resi conto che un buon mastering può veramente fare la differenza.
Devo ammettere che il procedimento è meno "poetico" di quello che può sembrare: contatti e invio dei brani avengono tutti tramite internet.
Siamo andati sul sito dei prestigiosi Sterling Sound di New York e abbiamo contattato Steve Fallone, un ingegnere del suono molto avvezzo al Classic Rock che, devo dire, ha fatto veramente un gran lavoro.

Questa volta avete optato per un digipack molto colorato, dopo la foto del precedente "The Road To Santiago"... siete tornati ad usare un disegno, come in occasione del vostro esordio.
In realtà la copertina di "Flower" è un fotomontaggio, ma si può tranquillamente considerare un'illustrazione... Mah, forse il vero motivo è che quelle le hanno fatte dei grafici, mentre per "Santiago" ci ho pensato io!
Scherzi a parte, per questa occasione volevamo che il CD fosse bello e invitante fin dalla copertina e soprattutto che l'immagine rispecchiasse lo spirito del contenuto musicale.
Il lavoro l'ha fatto Roberto Filippini, un illustratore mio amico e secondo me è un vero capolavoro!

In effetti non ho "Flower", ho solo visto la copertina "piccola" su Internet. Ho letto che praticamente è esauito. Avete intenzione di ristamparlo? Quante copie stampate di solito dei vostri lavori?
Ci piacerebbe, ma per ora il problema resta di ordine economico, in futuro chissà... Per i primi due abbiamo stampato cinquecento copie, per il terzo mille.

Dopo i trenta/trentacinque anni diventa spesso problematico tenere in piedi una band, soprattutto se concepita a livello di puro divertimento... riuscite a provare con continuità dopo così tanti anni? E per quanto riguarda le esibizioni dal vivo come siete messi? In passato avete supportato nomi di un certo rilievo...
Mah, diciamo che l'importante è concepire tutto come un divertimento, noi non ci siamo mai posti l'obiettivo di spaccare il mondo e abbiamo operato le nostre scelte sempre e solo in base alla nostra passione per la musica, cosa che ci ha fatto superare gli anni senza troppi traumi.
Non abbiamo un'attività live frenetica, ma i concerti non mancano, anche se ovviamente non sempre prestigiosi come quando abbiamo avuto la fortuna di aprire per alcuni nostri idoli come John Lawton, Uriah Heep o Moody & Marsden. Speriamo che in futuro ci si ripresentino occasioni di questo tipo!

Quante volte provate alla settimana? Preparate i pezzi a tavolino oppure vi buttate in jam ecc.?
Proviamo all'incirca una volta alla settimana, magari intensificando le prove in vista di qualche appuntamento importante. Non abbiamo un metodo compositivo definitivo, ma di solito si parte da uno spunto per sviluppare il pezzo assieme in sala prove; altre volte il brano può arrivare in sala prove in forma già più compiuta, ma anche nascere direttamente da una jam.

Citare Free, Bad Company, Led Zeppelin, Grand Funk ecc. come vostri riferimenti è sin troppo facile. Nella mia recensione ho citato a titolo di esempio anche gruppi come Tangier, Raging Slab o Georgia Satellites... Non sono un profondo conoscitore del vostro genere musicale... correggete pure il tiro se volete. C'è qualche band che vi piace in particolar modo e che nessuno menziona mai?
In realtà noi ascoltiamo tantissima musica, ovviamente privilegiando l'Hard Rock settantiano, anche nelle sue ramificazioni meno conosciute. Ognuno di questi ascolti in qualche misura ci influenza, è importante cercare di assorbire il più possibile dai propri ascolti, così come è importante vedere i grandi gruppi dal vivo, c'è sempre tanto da imparare.
Potrei citarti, ad esempio, i Blue Oyster Cult che, anche se molto diversi da quello che facciamo noi, sono molto importanti per capire come sviluppare soluzioni compositive insolite nell'hard rock pur restando saldamente ancorati alla tradizione.

In effetti i B.O.C. hanno spaziato molto nella loro carriera, riuscendo sempre a dare un taglio personale alle loro composizioni. C'è un album in particolare nella loro discografia che ti piace particolarmente?
E' una di quelle discografie che seppur, con qualche alto e basso, non presenta particolari defaillances. Difficile metterli a confronto, anche per la continua evoluzione del loro stile. Se proprio devo sceglierne uno (in studio), diciamo "Fire Of Unknown Origin".

I dischi che vi hanno cambiato la vita, non necessariamente i più belli...
Non è una domanda semplice, perché sono veramente tanti...
Per quanto mi riguarda, diciamo che ho cominciato ad ascoltare Rock con i Kiss, ho iniziato a capirci qualcosa con Deep Purple e Led Zeppelin, e mi sono aperto la mente con Rush e Allman Brothers, ma sono solo alcuni dei tanti nomi che potrei citarti...
Come chitarrista ho imparato a suonare su dischi come "Just One Night" di Clapton, "Double Live Gonzo" di Ted Nugent o "Top Priority" di Rory Gallagher, ma anche qui la lista potrebbe essere infinita!

Prima dei Bullfrog avete avuto altri gruppi, se non sbaglio...
Sì, erano sempre gruppi di Hard Rock, sia di cover che di brani originali; c'era una certa ingenuità di fondo, ma ogni esperienza musicale è fondamentale per una crescita e maturazione. Queste esperienze ci hanno aiutato a formare i Bullfrog con le idee già ben chiare in partenza.
Un'idea si può farsela sul myspace "commemorativo" del mio gruppo di vent'anni fa, i Great Fish: http://www.myspace.com/greatfishhardrockband. Abbiamo chiamato Simone Bistaffa, il tasterista di allora, per le parti di hammond e piano di "Beggars & Losers" e il suo lavoro è stato veramente prezioso!

Seguite - o avete seguito in passato - la scena italiana? Quali sono i gruppi che più stimate?
Seguiamo in particolare alcuni gruppi che hanno anche una certa vicinanza al nostro genere, su tutti, direi, i friulani W.I.N.D. (Fabio Drusin ha cantato un pezzo su "The Road To Santiago") e gli Small Jackets, due grandi gruppi con cui abbiamo condiviso il palco e con cui siamo in ottimi rapporti.
Altro ottimo gruppo, i Moonstone Project dell'amico Matt Filippini, che peraltro suona un bellissimo assolo di chitarra su "Beggars & Losers".

Comprate ancora molti dischi/CD o vi limitate all'ascolto di quelli in vostro possesso, utilizzando magari internet per asssagiare le novità?
Ne compriamo ancora molti, siamo dei grandi appassionati dell'Hard settantiano in tutte le sue forme e non ci limitiamo alle cose più conosciute, ma andiamo in cerca anche di gruppi più oscuri. Ovviamente ascoltiamo anche i generi "cugini", come il blues, il southern, il prog, l'AOR, lo stoner, ecc. Ascoltiamo anche i gruppi attuali, soprattutto quelli che ripropongono, magari personalizzandolo, il genere che noi amiamo. Inoltre siamo assidui frequentatori di concerti: proprio ieri (12/11) abbiamo visto i Gov't Mule a Milano, un gruppo unico al mondo, che incarna perfettamente tutto ciò che cerchiamo nella musica. Per un musicista assistere a un loro concerto vale più di dieci prove!
Per quanto riguarda il download, appartenendo noi alla generazione del vinile, ne facciamo un uso molto limitato, le cose che ci interessano preferiamo averle originali.

A volte vi cimentate anche dall'altra parte della barricata, ovvero "commentare" il lavoro altrui; il cantante/bassista Francesco infatti collabora con Classix! (in passato aveva fatto articoli anche su Metal Shock), ricordo anche qualche articolo su Andromeda 'zine...
Sì, Francesco è una specie di enciclopedia vivente del rock (soprattutto della Purple Family!). In passato ha intervistato alcuni suoi idoli come Paul Rodgers, Ian Gillan, RJ Dio, Glenn Hughes, Mick Box, Buck Dharma, ecc. Ora, con la prole a carico, non si è più preso questi impegni, ma almeno si è tolto delle belle soddisfazioni!

"Shapelesszine" è una webzine dedicata soprattutto all'heavy metal e sue diramazioni... Vi piace l'heavy metal, anche nelle sue forme più estreme?
Nelle sue forme estreme decisamente no. Ci piace molto la NWOBHM e il Metal (che noi chiamavamo semplicemente "Heavy", senza tanti distinguo) in cui erano ancora riconoscibili le radici rock'n'roll.
Dall'avvento del Thrash in poi il Metal ha assunto un'altra fisionomia e si è ramificato in direzioni che non seguiamo.

Aggiungete qualcosa a vostro piacimento e... alla prossima!
Innanzitutto ti ringraziamo di cuore per l'attenzione dedicataci e invitiamo tutti a seguirci sul nostro sito http://www.bullfrogband.net, da lì si può accedere al nostro myspace, alle anteprime dei pezzi, alle date dei nostri concerti e al merchandising.
Ascoltate qualche Mp3 e se la cosa vi incuriosisce scriveteci le vostre opinioni o venite a sentirci live, avrete l'occasione di vedere da vicino questi "fossili viventi" il cui stile proviene direttamente dai '70!



Sito internet: http://www.bullfrogband.net,