Apeiron
(EGr - Agosto 2010)


Con "Among The Lost", gli Apeiron hanno dimostrato come sia possibile proporre una musica personale e creativa, pur rimanendo nell'ambito di un genere musicale ben preciso. Questa intervista ci permette di conoscere un po' più a fondo questo ottimo gruppo italiano.



Salve ragazzi! Complimenti vivissimi per il vostro nuovo album, "Among The Lost". Com'è stato accolto dai vostri fan e dalla critica? Siete totalmente soddisfatti di "Among The Lost", o a parer vostro avrebbe potuto essere realizzato meglio?
Grazie mille per i complimenti! L'album è stato accolto molto bene dai fan, da coloro che ci conoscono da tempo e hanno seguito l'evoluzione della band. Le reazioni della critica, seppure per la maggior parte molto positive, sono state per alcuni aspetti discordanti, molte sono state ottime, alcune un po' meno... Penso sia normale quando si propone un genere "classico" ma allo stesso tempo contaminato, come il nostro.

"Among The Lost" segna un deciso passo in avanti per gli Apeiron, rispetto al pur buono "The Cruel Crime". Guardando al vostro passato, in cosa vi sembra di essere migliorati? E che opinione avete dei vostri lavori precedenti?
Siamo affezionati ai lavori passati, di tanto in tanto si ripropongono dal vivo i vecchi pezzi (dal demo "Endternity"), giusto per non lasciarli nel dimenticatoio. Gli arrangiamenti dei nuovi brani sono però più maturi, più curati, e un notevole passo avanti è stato fatto nella gestione delle voci. Da quando abbiamo optato per la formazione definitiva senza lead vocalist, tutte le parti vocali sono state affrontate con una visione più musicale...

Voi suonate death metal melodico. Però vi staccate dalla stragrande maggioranza degli appartenenti a questa categoria, per il vostro spirito indipendente ed il vostro stile personale. Già in "The Cruel Crime" questo era evidente; in "Among The Lost" avete ribadito e perfezionato la vostra personalità. La particolarità del vostro stile è stata un'evoluzione spontanea, o è il risultato di una vostra scelta precisa di non ripetere all'infinito quelle soluzioni musicali che, ormai da anni, stanno inflazionando la scena death melodica?
L'evoluzione è stata totalmente naturale: gli arrangiamenti "canonici" del death non hanno mai appagato più di tanto il nostro orecchio in fase di composizione, e abbiamo sempre optato per soluzioni più personali, anche se a volte non proprio immediate all'ascolto! Probabilmente alcune scelte stilistiche sono state anche portate all'estremo, ma appunto, i classicismi del genere ci sono sempre sembrati troppo... classici!!!

Tra i brani più emozionanti del vostro nuovo disco, non posso non citare la tripletta iniziale "Voids Of Breath", "Hendra" e "Clutches Of Despair". Si tratta di tre brani formidabili, che da soli valgono l'acquisto dell'intero CD. La scelta di metterli tutti in apertura è stata voluta, nel senso che anche voi credete nel potenziale superiore di queste tre canzoni? O secondo voi le canzoni più significative e belle sono altre?
Ognuna delle canzoni nel disco ha un suo carattere, e la scelta di aprire con queste è totalmente voluta: volevamo che il primo incontro con il disco fosse d'impatto, e queste, soprattutto "Voids" e "Hendra", sono le più aggressive!! Ognuno di noi poi ha le sue preferenze, ma riguardo alla tracklist eravamo più o meno d'accordo, così come sulla scelta di chiudere con la titletrack, la più "onirica". Inoltre sono i tre brani che forse si staccano di più dalla nostra precedente produzione e c'è stata la volontà di metterli in apertura anche per rendere più evidente questa evoluzione.

Come nasce una canzone degli Apeiron? C'è fra di voi un compositore principale, o il vostro è un vero lavoro di gruppo?
Di solito una canzone nasce da un riff, o da un fraseggio, da un'idea che poi viene sviluppata da tutti. Spesso si lavora insieme, ognuno aggiunge o arricchisce un brano con le proprie influenze, il proprio stile, motivo per cui i brani hanno delle strutture particolari, a volte anche intricate.

Cosa ci potete dire dei testi di "Among The Lost"? Qual è il concept che li lega? Tra l'altro, per voi i testi sono molto importanti, o sono semplicemente funzionali alle canzoni?
I testi in realtà sono nati indipendentemente l'uno dall'altro, ma poi ci siamo resi conto che vi erano dei punti in comune, delle emozioni ricorrenti e delle sensazioni che permeavano tutte le lyrics. E ci siamo anche accorti che erano tutte atmosfere riconducibili a storie di "anime perse", da qui il collegamento all'Inferno dantesco, che è un po' il filo conduttore dell'album, anche se non si può parlare di un concept vero e proprio.
I testi comunque per noi sono fondamentali: abbiamo qualcosa da trasmettere, sia con le note che con le parole, e non si può dar valore alle une e trascurare le altre! Ed è per questo che chiunque avrà la possibilità di leggere i testi spero noterà la cura con cui sono stati scritti.

Ora siete impegnati soltanto nella promozione di "Among The Lost", oppure state già lavorando su nuovi brani? In questo secondo caso, cosa dobbiamo aspettarci dagli Apeiron del futuro?
Ci stiamo dando da fare, anche se gli impegni personali non lasciano moltissimo tempo alla band. Stiamo promuovendo l'album con una serie di live, ma abbiamo anche dei pezzi nuovi in cantiere.
Non abbiamo mai abbandonato del tutto la composizione, e in futuro credo che i brani saranno un po' più di impatto, meno ostici, ma sempre con l'impronta Apeiron.

Riguardo ai concerti, in che situazione siete? Riuscite a trovare agevolmente dei luoghi nei quali potete esibirvi? Ci sono date interessanti in vista?
Per i live siamo nella stessa situazione di tutte le band underground italiane, e cioè problematica! Si fa sempre fatica a trovare locali che lascino suonare le band, e che ti garantiscano anche un trattamento rispettoso, "noi metallari" non siamo mai stati visti di buon occhio dai gestori che ci considerano sempre troppo rumorosi! Comunque abbiamo tenuto una buona serie di concerti, l'ultimo dei quali in casa, nel Castello Sforzesco di Vigevano, su un enorme palco calcato la sera prima dagli ZZ Top... un'esperienza decisamente interessante!!

Bene, questa breve intervista è finita. A voi le ultime parole...
Grazie a Shapeless Zine per lo spazio dedicatoci e l'interesse dimostrato, un saluto ai lettori e invitiamo tutti a sbirciare il nostro sito web (http://www.apeironet.it/) e la nostra pagina myspace (http://www.myspace.com/apeiron), vi terremo aggiornati con le ultime novità in casa Apeiron!!!



Sito internet: http://www.apeironet.it/