Guida al Black
(Hellvis - Ottobre 2002)
COS'E' IL BLACK METAL?
Tematicamente, il black metal esprime un forte senso di disagio, lo stesso che sta alla base di gran parte dei movimenti musicali degli anni '90 (grunge, death). Questo si concretizza con il disgusto nei confronti del mondo, della morale comune e dei suoi schemi prestabiliti. La vita stessa è vista come un trascorrere del tempo insensato, un inutile adeguarsi alle regole delle istituzioni con l'illusione di essere felici. La reazione a tutto questo è un atteggiamento totalmente misantropico, nichilista ed intollerante: il senso di "estremo" trova infatti nel black metal la sua massima espressione. Lo sfrenato innalzamento dell'ego viene finalizzato non alla ricerca del piacere e dell'oblio ma al raggiungimento del male puro. E' una continua parata di opposti: al vecchio slogan "pace e amore" viene contrapposto "guerra e odio"; alla Chiesa Cattolica e a tutte le religioni di matrice giudaico/cristiana (colpevolizzate di schiavizzare e di pervertire l'umanità con modelli di comportamento deboli) viene contrapposta l'adorazione a Satana; alla scienza e alla razionalità vengono contrapposti l'occulto e l'istinto.
A metà degli anni '90 questa confusa visione del "male a tutti i costi" verrà soppiantata o da un'adesione più o meno convinta alle idee di gruppi politici di estrema destra oppure da una più matura contestazione al cristianesimo e al sistema, abbandonando la lotta immotivata a favore di una civile giustificazione delle proprie idee ed azioni. L'unica peculiarità che il black metal più ortodosso ha cercato di mantenere invariata è il rifiuto di scendere a compromessi con le regole del mercato. Si può quindi considerare questo genere come una delle più genuine e spontanee espressioni musicali in ambito metal insieme al grindcore.
Se nel passato il black metal si differenziava dagli altri generi esclusivamente per l'immaginario satanico che evocava, nel corso degli anni '90 esso si è differenziato anche da un punto di vista stilistico, in particolare dopo l'inattesa esposizione di band scandinave al di fuori dei limitati confini patri. Anche in questo caso si può parlare di contrapposizioni: le intricate strutture death ed i riff tecnici vengono soppiantati da strutture basilari caratterizzate da batterie ultraveloci e da riff ossessivi e ripetitivi allo spasimo; alla capacità tecnica del musicista si preferisce di gran lunga la grinta e la violenza nell'esecuzione.
Come immagine, le black metal band utilizzano frequentemente un make-up cadaverico e spesso l'artista cela la sua identità dietro uno pseudonimo: questo atteggiamento è finalizzato all'annullamento della persona a favore di un'immagine inquietante e demoniaca, simbolo del suo distacco dall'umanità debole e involuta. E' importante comunque sottolineare che molti gruppi si sono dimostrati restii ad esibirsi in concerti, preferendo non esporsi e lasciando che la loro musica si diffondesse unicamente tramite vinile, cassetta o CD.
LE ORIGINI
Cercando di individuare le radici del black metal moderno non si può evitare di parlare dei Venom. Questa band inglese, dalle scarse capacità tecniche ma forte di una grande grinta e di un'efficace iconografia satanica, lascerà un segno indelebile nelle decadi successive soprattutto grazie a due grandi album: "Welcome To Hell" (1981) e "Black Metal" (1982), dei quali il secondo (com'è facilmente intuibile) ha dato il nome a un'intera scena metallica. La bassa qualità di registrazione e l'impronta caotica di molte composizioni non ha fatto altro che aumentare il senso di malvagità presente tra i solchi dei loro dischi. Nonostante queste prerogative inquietanti il black metal del trio di Newcastle potrebbe apparire puerile all'orecchio più smaliziato degli ascoltatori di oggi. Il satanismo dei Venom era all'acqua di rose, non c'era una vera convinzione all'interno dei membri della band: l'idea era semplicemente quella di sembrare i più cattivi possibile e di vivere la propria vita liberamente, divertendosi tra donne, musica e birra. Ciò nonostante all'epoca le copertine dei loro album (con tanto di pentacoli e caproni, le loro lodi a Satana e i riferimenti negromantici) fecero scandalo e, come sempre succede, questo non fece altro che attirare tanti metal kids.
Ben diverso fu l'approccio al lato oscuro dei danesi Mercyful Fate che nel 1983 pubblicarono il loro album d'esordio intitolato "Melissa". Questo capolavoro è una pietra miliare dell'heavy metal classico, ma i testi impregnati di stregoneria e di congreghe dedite a sacrifici umani lasciano ormai da parte il senso di ribellione che sottintendeva le blasfemie dei Venom a favore di un'esposizione più teatrale e rituale della presenza del maligno. King Diamond, l'istrionico cantante della band, volle aumentare l'aura di malignità adottando un trucco pallido e spaventevole, con spettacoli di fuoco, pentacoli e croci rovesciate durante i suoi concerti.
Il 1984 vide l'esordio di due band destinate ad influenzare pesantemente la scena metal estrema non solo black: gli svedesi Bathory con l'album omonimo e gli svizzeri Celtic Frost con due EP, "Morbid Tales" ed "Emperor's Return". I primi, praticamente una one-man-band, suonavano un thrash estremamente accelerato con vocals gutturali, ma non godettero di una buona distribuzione nel mercato sino agli album successivi. Certamente era una band originale: nessuno sapeva chi fosse nascosto dietro allo pseudonimo di Quorthon, il cantante e compositore. Naturalmente nacquero leggende del tipo più disparato con gran messe di voci assurde, ma l'alone di mistero era sicuramente affascinante.
Nel 1985 i Bathory pubblicarono un altro album intitolato "The Return", ma la vera svolta si avrà con "Under The Sign Of The Black Mark" del 1987. Questo lavoro influenzerà più di ogni altro le sonorità e le caratteristiche compositive delle band black metal degli anni '90: le chitarre con la classica distorsione a "zanzara", i pattern di grancassa e i riff ossessionanti ci sono già tutti.
I Celtic Frost, risorti dalle ceneri di una band seminale quale gli Hellhammer, erano cantastorie di perversioni e di oscurità, e la loro produzione discografica sarà un bacino inesauribile di ispirazione per le band death e black future. Il punto di forza di questa band elvetica era il coraggio di sperimentare. Alle sonorità fangose dei primi album essi aggiunsero parti orchestrate e voci operistiche creando inedite atmosfere plumbee dalle velleità spudoratamente avanguardistiche. I primi vagiti di questo cambiamento saranno presenti in "To Mega Therion" (1985) per rivelarsi in maniera definitiva nel grandissimo "Into The Pandemonium" (1987), album bizzarro e ambizioso anticipatore di un certo black sinfonico.
Il black metal degli anni '80 rimarrà comunque un fenomeno underground ed i suoi confini con gli altri generi saranno molto labili e confusi (da citare comunque le influenze sul genere di band thrash tedesche come Sodom e Destruction, dei brasiliani Sarcofago, e, in Italia, le gesta malvagie dei Death SS e dei Mortuary Drape). Il death metal stava ormai prendendo il sopravvento con le sue tematiche altrettanto oscure e il black parve venire inglobato da questo genere nascente. Gli stessi Bathory e Celtic Frost abbandonarono il loro stile originario cercando nuove soluzioni.
Se non che, nel 1987, uscì un EP intitolato "Deathcrush" di una giovane band norvegese: i Mayhem. Sebbene questa band non avesse particolari qualità musicali, essa risulterà fondamentale per il metal dagli anni '90 in poi: attorno a loro ruoteranno tutte quelle vicende che porteranno alla nascita e alla diffusione del black metal moderno.
IL TERRORISMO SATANICO IN NORVEGIA
Il mondo incominciò ad interessarsi dell'underground metal norvegese più per gli spaventosi fatti di cronaca che per motivi strettamente musicali. Alcune delle riviste di settore più famose scrissero parecchi articoli sui frequenti roghi di chiese e gli atti vandalici che stavano mettendo in allarme le forze dell'ordine del paese scandinavo. Questi articoli accusarono un supposto "Inner Circle" (circolo interno) di "neo fascisti adoratori del diavolo" di compiere azioni di vero e proprio terrorismo. Si ipotizzò che alcuni dei maggiori esponenti della scena black norvegese ne facessero parte (l'anno in cui questi articoli uscirono Varg Vikernes dei Burzum era detenuto per incendio doloso) e che, a capo di tutto, ci fosse un tale Euronymous (alias Oystein Aarseth), leader della band Mayhem. Già in precedenza i Mayhem furono al centro di un'inchiesta che gli permise di balzare agli onori della cronaca: il loro cantante fu trovato morto suicida in circostanze molto sospette. Euronymous stesso, individuo egocentrico abile a sfruttare qualunque occasione per crearsi attorno un efficace alone di malvagità, non fece mai nulla per sminuire l'accaduto ma cercò sempre di mantenere la sua posizione ambigua alimentando più di una leggenda con spreco di particolari sanguinolenti. Facendo leva sul fanatismo di alcuni suoi amici più intimi arrivò a teorizzare l'avvento dell'era di Satana attraverso atti destabilizzanti nei confronti del governo ma soprattutto nei confronti della cristianità, il "vero male" che sta alla radice della debolezza degli uomini. La visione politica e filosofica di Euronymous era quanto di più superficiale e confuso, ma il suo forte carisma gli permise di mettere in pratica queste teorie e, al tempo stesso, favorì lo sviluppo di una nuova scena musicale. Infatti uno dei capisaldi della prassi musicale del leader dei Mayhem e della sua etichetta discografica Deathlike Silence fu il rifiuto totale di adeguarsi alle mode musicali del periodo, anche nei confronti della musica estrema (emblematico sarà il caso dei Darkthrone, quando da promettente band death metal decise di abbandonare i tecnicismi e la produzione cristallina a favore di uno stile semplice e asciutto e di una registrazione a quattro piste). Più di una volta ci furono violente critiche nei confronti di Scott Burns e del death metal floridiano reo di essersi svenduto, per non parlare poi delle sassaiole che rovinarono il tour norvegese dei Paradise Lost o il tentativo di incendio della casa del leader dei Therion, ambedue incolpati.
Il 9 agosto del 1993 Varg Vikernes accoltellò a morte Euronymous a causa di dissapori che erano andati accumulandosi nel corso degli anni, e ancora adesso sta scontando i 21 anni di carcere che gli furono affibbiati. Questo avvenimento, se da un lato ha coinciso con la distruzione di una piccola rete di terrorismo religioso, dall'altro lato non ha fatto altro che aumentare a dismisura l'esposizione internazionale della scena black norvegese, la quale ormai ha assunto dei connotati autoctoni che la differenziano dal resto del panorama metal mondiale.
IL BLACK METAL MODERNO
Ormai non più limitato ai confini nazionali il black metal ha avuto modo di imporsi e di evolversi nel resto del mondo. Nel corso degli anni '90 diventerà persino una moda, quando centinaia di band nasceranno e scompariranno in un batter d'occhio; quando individui senza pretese e senza soldi infesteranno i negozi con i loro dischi mal prodotti in nome del black più classico; quando vampiri britannici riusciranno a firmare per una major e a distribuire video, magliette e persino veri e propri horror movies. Ma procediamo con calma e metodicamente, cercando di fare un po' di luce sulle varie differenziazioni assunte da questo genere.
I Mayhem del classico "De Mysteriis Dom. Sathanas" e i DarkThrone possono esssere considerati i portabandiera del metal più ortodosso e meno evoluto. Tutti i classici clichés del genere sono presenti nelle tracce dei loro album, dall'ossessiva violenza ritmica dei primi all'implacabile ripetitività melodica dei secondi. "De Mysteriis Dom. Sathanas² (1994) è il testamento spirituale di una band chiave nella storia del genere, una sorta di testimone da consegnare ai futuri cantori di satana con soluzioni ritmiche e sonore che hanno avuto grande diffusione. La Svezia in particolare ha dato i natali a band quali Marduk e Dark Funeral che alla musica dei Mayhem devono praticamente tutto.
Dal canto loro, i DarkThrone hanno definito la poetica musicale del black metal come genere, prendendo l'insegnamento degli Hellhammer/Celtic Frost e riproponendolo sotto un'estetica completamente rinnovata. Il loro non è soltanto un modo di suonare il black, ma anche di produrlo e di viverlo: non c'è coinvolgimento emotivo tra band e ascoltatore, solo freddezza e distacco. Il suono asciutto non lascia spazio a divagazioni e nella composizione vige una regola di rigoroso minimalismo.
Lo stesso minimalismo ha ispirato le composizioni dei finlandesi Impaled Nazarene, i quali nel corso della loro carriera hanno trattato con ironia una scena che si è sempre presa troppo seriamente, ed i tenebrosi norvegesi Carpathian Forest.
Di filosofia completamente opposta, gli Emperor hanno provato ad inserire delle tastiere nel loro suono perfezionando così il filone forse più fortunato del black, quello cosiddetto sinfonico. Le tastiere danno la possibilità di produrre un suono più sofisticato e atmosfere altrimenti impossibili da creare: questa ricchezza espressiva fa sì che il genere risulti decisamente più accostabile. Alla base delle sperimentazioni degli Emperor sono innegabili le suggestioni dei cechi Master's Hammer ma la reinterpretazione di quelle idee da parte del gruppo norvegese ha avuto senz'altro una diffusione migliore nonché esiti artistici di maggior valore. Tra gli epigoni più famosi non si possono non citare i Dimmu Borgir e gli Ancient del secondo corso della loro carriera, per non parlare degli inglesi Cradle Of Filth ai quali va il merito di aver fiutato, più di ogni altro, il potenziale economico di questo genere. Sebbene i loro meriti artistici siano indubbiamente discutibili, hanno portato il black metal da genere di nicchia a fenomeno di largo consumo.
Un tipo diverso di ispirazione ha mosso invece tutti quegli artisti che hanno abbandonato le tematiche sataniche a favore di una rivalutazione del proprio orgoglio nazionale e della tradizione.
I Burzum hanno rinnegato il satanismo in quanto residuo di cristianità. Nella visione di Varg Vikernes, il mastermind della band, solo una riscoperta della mitologia nordica e una politica di ultranazionalismo possono essere la risposta alle esigenze della Norvegia e di tutta la Scandinavia. Secondo lui, tutto questo potrebbe diventare possibile grazie a un'azione politica di impostazione dittatoriale e violenta.
Gli Immortal invece si sono fatti cantori esclusivamente di un mondo nordico di vento e neve, terra di demoni e di battaglie, chiamato Blashyrkh. Il loro look e la loro impostazione musicale sono fortemente black sebbene non si siano mai sentiti parte della scena e si siano sempre tenuti in disparte dalle attività del famoso "Inner Circle".
I primi Ulver puntavano molto sulla commistione tra il black e il folklore popolare della loro terra, così come i Satyricon di "The Shadowthrone" (anche se quest'ultima grande band si inserisce trasversalmente in più tipologie di black differenti). La riproposizione quindi della tradizione nordica da un punto di vista tematico e visuale (copertine dei dischi, look degli artisti) e, in un secondo tempo, anche musicale ha fatto sì che si sviluppasse un'ulteriore genere autonomo che verrà definito volgarmente "viking metal", con risultati più o meno interessanti. Nella genesi di questo stile rivestono un ruolo di primo piano band quali Enslaved ed Einherjer.
EVOLUZIONE DEL GENERE
Se la Svizzera ha dato un contributo fondamentale per la nascita del black metal con i Celtic Frost, ha anche permesso allo stesso genere di evolversi grazie alle sperimentazioni dei Samael. Questa band elvetica ha sempre proposto uno strano tipo di musica, rituale e cadenzata, per stravolgere in seguito completamente ogni esperienza sino a quel momento compiuta con una bizzarra commistione tra il black metal e l'elettronica. Con l'EP "Rebellion" (1995) e l'album "Passage" (1996) i Samael aprirono nuovi orizzonti ad una scena musicale che già incominciava ad essere accusata di riciclare le proprie idee. Stranamente questo ibrido sembrava funzionare. La strada che essi tracciarono venne presto percorsa da altre band di indubbio valore, tra cui Dødheimsgard (dal '96/'97 in poi) ed i Kovenant.
Un'altra evoluzione dello stile è data dalla mescolanza di elementi ambient con la violenza primitiva del black, qualora invece non si tratti di vera e propria black-ambient. All'origine di questo stanno le sperimentazioni sonore degli svedesi Abruptum oppure le lunghe e meditative composizioni per tastiera degli ultimi Burzum o di Mortiis.
I norvegesi Arcturus e gli ultimi Ulver tendono invece alla ricerca di nuove formule espressive, cercando di sperimentare più generi e di sintetizzarne dei nuovi, rendendo perciò difficile una catalogazione di questi gruppi nelle precedenti categorie. Certamente la psichedelia gioca un ruolo fondamentale nella proposta musicale dei primi, mentre i secondi preferiscono giocare con l'universo elettronico e le ritmiche drum'n'bass.
Dalla Svezia i Dissection hanno proposto un death/black con forti influenze maideniane, modello per parecchie band successive di valore non sempre notevole. Pur non rinunciando alla brutalità insita nel genere, questi svedesi hanno sempre messo la melodia in primo piano, coerentemente con la rivoluzione melodica in corso a metà degli anni '90 nel paese scandinavo.
IL RESTO DEL MONDO
A parte la penisola scandinava, vero crogiuolo di valide band, il black metal si è diffuso un po' ovunque dando vita a volte a realtà di valore alterno. Negli Stati Uniti tutt'ora il black è influenzato se non addirittura confuso col death metal: gli Absu ne sono il classico esempio. Fa specie il fatto che i Deicide siano spesso stato inseriti dai giornali americani nel calderone black quando in realtà hanno sempre suonato una brutale forma di death metal. In realtà, il black a stelle e strisce non ha dato alla luce molte band particolarmente significative.
La Grecia ha dato il suo buon contributo al genere con gli interessanti Rotting Christ e i Varathron, ma come non ricordare almeno ottime band come i polacchi Behemoth, i belgi Ancient Rites, gli inglesi Hecate Enthroned, gli ungheresi Tormentor (il cui cantante Attila Csihar ha cantato con i Mayhem nell'album "De Mysteriis Dom. Sathanas"), gli austriaci Summoning e Abigor, gli australiani Abyssic Hate o i giapponesi Sigh... e chi più ne ha, più ne metta! Se si dovesse fare una lista di tutte le realtà interessanti non si finirebbe più di elencare, visto l'incredibile proliferare nel globo di black metal band negli anni '90 (anche i portoghesi Moonspell hanno radici black nonostante la band diventerà fondamentale in un ambito completamente diverso).
Per quanto riguarda l'Italia occorre citare interessantissimi gruppi quali gli "storici" Opera IX, i Necromass, i già citati Mortuary Drape e gli Evol. E' importante sottolineare come anche le nuove leve, tra le quali spicca senz'altro il nome degli Aborym, stiano portando lustro alla scena tricolore.
DISCOGRAFIA ESSENZIALE
Abruptum - "Obscuritatem Advoco Amplectere Me"
Ancient - "Svartalvheim"
Arcturus - "La Masquerade Infernale"
Bathory - "Bathory", "The Return", "Under The Sign Of The Black Mark"
Borknagar - "Borknagar"
Burzum - "Burzum", "Det Som En Gang Var", "Hvis Lyset Tar Oss"
Celtic Frost - "Morbid Tales", "To Mega Therion", "Into The Pandemonium"
DarkThrone - "A Blaze In The Northern Sky", "Under A Funeral Moon", "Transylvanian Hunger", "Panzerfaust"
Dimmu Borgir - "Stormblast"
Dissection - "Storm Of The Light's Bane"
Dødheimsgard - "Kronet Til Konge", "666 International"
Einherjer - "Aurora Borealis", "Dragons Of The North"
Emperor - "In The Nightside Eclipse"
Enslaved - "Vikingligr Veldi", "Frost"
Immortal - "Diabolical Fullmoon Mysticism", "Pure Holocaust", "Battles In The North"
Mayhem - "Deathcrush", "De Mysteriis Dom. Sathanas", "Live In Leipzig"
Samael - "Passage", "Eternal"
Satyricon - "The Shadowthrone", "Nemesis Divina"
Ulver - "Bergtatt", "Kveldsfanger", "Nattens Madrigal", "Perdition City"
Venom - "Welcome To Hell", "Black Metal", "At War With Satan"
ASCOLTI CONSIGLIATI
Abyssic Hate - "Suicidal Emotions"
Aeternus - "Dark Sorcery"
Aghast - "Hexerei Im Zwielicht Der Fensternis"
Burzum - "Filosofem", "Hlidskjalf"
Carpathian Forest - "Bloodlust And Perversion", "Black Shining Leather"
Cradle Of Filth - "The Principle Of Evil Made Flesh"
Dimmu Borgir - "Enthrone Darkness Triumphant"
Dark Funeral - "Diabolis Interium"
Gehenna - "First Spell"
Gorgoroth - "Antichrist", "Pentagram", "Under The Sign Of Hell"
Impaled Nazarene - "Tol Cormpt Norz Norz Norz"
In The Woods... - "Heart Of The Ages", "Omnio"
Marduk - "Opus Nocturne", "Nightwing"
Master's Hammer - "The Jilemnice Occultist"
Mortiis - "Fodt Til A Herske", "Crypt Of The Wizard"
Moonspell - "Wolfheart"
Mysticum - "In The Streams Of Inferno"
Ophthalamia - "Via Dolorosa"
Rotting Christ - "Thy Mighty Contract"
Samael - "Ceremony Of The Opposites"
Sarcofago - "Inri"
Sigh - "Scorn Defeat"
Storm - "Nordavind"
Summoning - "Stronghold"
Thorns - "Thorns"
Zyklon-B - "Blood Must Be Shed"